CAPITOLO 40

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<Edo..hai iniziato a fumare erba?> chiedo come prima domanda, ne ho molte e voglio chiarire subito la situazione <s-si..> risponde guardando a terra <ti droghi?> chiedo come seconda domanda <si..> risponde sempre lui <quanto bevi?> chiedo per terzo <ehm..sono finito in coma etilico due volte..> risponde guardando sempre per terra, lo guardo sconvolta <ti obbligano a fare delle cose?> domando nuovamente <si.> risponde <del tipo?> ora che lo guardo bene noto che indossa più anelli e collane e che..aspetta, ma quello lì è un..tatuaggio?!
<ti sei fatto un tatuaggio?!> dico avvicinandomi a lui per vederlo meglio, ma lui si allontana <n-no.> dice mostrandomi meglio la parte finale del collo e la spalla destra, oddio!
<te lo hanno fatto loro?!> dico ancora più sconvolta di prima, lo hanno picchiato, gli hanno lasciato dei lividi e non solo, anche dei tagli e sembrano profondi.
<come mai Cynthia è la tua ragazza?> chiedo sedendomi con lui su un piccolo divanetto, nel mentre James è in piedi da un po' che si limita ad ascoltare <in realtà mi hanno obbligato..mi hanno detto che dovevi farmela e illuderla per poi mollarla, altrimenti mi avrebbero picchiato di nuovo così.> risponde, noto un po' di vergogna dentro di sè, non ne va fiero.
<James, tu sapevi tutto questo e non me lo hai detto!> dico arrabbiandomi con lui adesso <ehm..> dice indietreggiando mentre io mi avvicinavo ancora di più <ti sei inventato la scusa di Londra. Perchè non mi hai detto niente cazzo!> dico alzando un po' la voce, lui si allontana ancora <calmati.> dice impaurito <calmarmi?! Sei pazzo? In una situazione del genere.> dico <Roxanne ferma. Non è colpa sua, è colpa mia.> dice Edoardo avvicinandosi a me <lo so, lo so che è colpa tua.> dico uscendo da quella stanza delusa.

Torno da Quinton che mi stava cercando <ei. Che succede?> mi chiede accarezzandomi la guancia, <nulla. Andiamo dagli altri?> chiedo cercando di cambiare argomento.
Raggiungiamo tutti gli altri che si erano seduti ad un tavolo a cerchio <eccovi.> dicono vedendoci arrivare.
Ho parlato un po' con loro, mi sono divertita e ho cercato di pensare il meno possibile ad Edoardo e James che non mi hanno più cercata.

29 settembre

Ho pensato che in questi giorni dovrò sopportare la presenta dei due fratelli, Edoardo e James, a scuola.

10:40 am

Sono al mio armadietto con Avani, stiamo chiacchierando delle prossime lezioni che abbiamo, quando arriva James ad interromperci <Roxy.> mi chiama, non rispondo <volevo solo dirti di non arrabbiarti con Edoardo, sta passando un momento difficile e brutto, tu sei la sua migliore amica e lui non vorrebbe mai che tu fossi contro di lui, quindi per favore aiutalo.> dice andandosene, Avani mi guarda stranita perchè non sa nulla della situazione, io invece rimango in silenzio, poi suona la campanella e dobbiamo tornare in classe.

Non so che cosa fare con Edoardo, ma di sicuro devo parlargli, devo convincerlo ad uscire da quel gruppo di pazzi.

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