𝐂𝐡𝐚𝐩𝐭𝐞𝐫 35

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Suona la sveglia, sono le quattro di mattina.

R: "Mh, buongiorno" mi sussurra nell'orecchio "andiamo piccola"

Mi afferra la mano e mi posa qualche bacio sulle labbra, poi scendiamo dal letto e ci vestiamo e prepariamo per andare verso l'aeroporto. Ci mettiamo dei vestiti comodi per il viaggio e siamo pronti.

Io: "Ora che sono più presentabile, buongiorno amore"

R: "Buongiorno principessa"

Sistemo le ultime cose nella valigia, spazzolini, dentifricio e la mia spazzola fedele, una piastra e dei cottonfioc.

Io: "Abbiamo tutto...si parte!"

Roger prende le valige, io invece le chiavi di casa e chiudo la porta dopo aver preso le chiavi dell'auto rossa del biondo, che sistema i bagagli nel cofano.
Saliamo in auto e mi dà dolcemente la mano mentre andiamo verso l'aeroporto di Londra-Heathrow, accendendo la radio e notando che c'è la sua band preferita 'The Jimi Hendrix Experience'. La canzone è <<Remember>>.

R: "Adoro questa canzone... a te piace, piccola?"

Io: "Sì, mi ricorda un sacco mio padre, la ama, come ama anche questo disco d'altronde"

R: "Ho notato... Davo un occhiata alla libreria e ho intravisto alcuni dischi di Jimi..."

Io: "Già. Li ha tutti... è pure la sua band preferita"

Continuiamo a parlare di musica quando ci accorgiamo che siamo arrivati.
Roger parcheggia e ci ritroviamo catapultati tra nastri trasportatori e schermi strani.

R: "Amore, andiamo, facciamo il check-in e poi facciamo colazione anche se quando finiremo saranno le sei, se va bene"

Io: "Va bene cuoricino"

Fatto il check-in andiamo al bar dell'aeroporto. Prendiamo una brioche al cioccolato e un cappuccino a testa, mangiamo e poi siamo pronti.
Andiamo a sederci sulle poltroncine e attendiamo. Si sono fatte le sei e mezza e il volo è tra mezz'ora. Una hostess sorridente si avvicina a noi.

H: "Signori Taylor, è stato tutto molto veloce in quanto voi viaggerete con un jet privato come sapete già. Il signor May ha voluto evitare i viaggi di linea perché sarebbero stati sicuramente più tardi e vuole che vi godiate la privacy pure in viaggio. Se volete, ci imbarchiamo e possiamo partire. Il pilota ha già avuto modo di trovare una pista libera."

Io e Roger ci diamo la mano e seguiamo la gentilissima hostess che ci ha prelevato da quelle poltroncine noiose che danno alla pista di atterraggio dei velivoli.
Saliamo sull'aereo, si parte: dodici ore di volo ci aspettano, quasi impazienti.
Mio marito, ormai sa che ho paura di volare, allora mi stringe la mano forte quando iniziamo a prendere quota.
Subito dopo qualche bacio, una mezz'oretta dopo ci addormentiamo, l'uno accanto all'altro, per poi svegliarci non molto tempo dopo per colpa di una turbolenza.

R: "Amore?"

Io: "Dimmi"

R: "Stai bene?"

Io: "Sí, solo che ho paura..."

R: "Ci sono io...tutto per te"

Io: "Questo era ovvio amore"

Si mette a ridere e mi guarda negli occhi. Io mi perdo nei suoi in quanto azzurri come l' oceano che stiamo attraversando.

Io: "Ho un certo languorino..."

R: "Anch'io tesoro..."

Arriva mezzogiorno e io e Roger veniamo subito accontentati con un pranzo a bordo dell'aereo. Due hostess con un carrello ci portano l'antipasto: una caprese all'italiana; il piatto unico, ovvero dei ravioli al tartufo e per ultimo il tiramisù.

R: "BUONO!"

Io: "Giá, è davvero buono, il che è strano perché di solito con le percezioni alterate è difficile apprezzare questi cibi..."

R: "Vero!"

Finito il pranzo mi dedico alla lettura mentre Roger scrive sul suo diario giornaliero.
Sto leggendo 'L'intelligenza emotiva' di Goleman, un libro di psicologia che mi ha consigliato mia madre.

R: "Svegliati tesoro, siamo arrivati!"

Mi sveglio con un bacio sulle labbra.

My place
Buonanotte darlings
Ce l'ho fatta
Da noi si sta a casa ancora una settimana dato il coronavirus!
Enjoy this chapter :)
Love you
Asia🥰🤍

Ps. sono andata a cercare sul sito di Lufthansa i menù sull'aereo perché non ne avevo idea ahahah

You're my killer queen | Roger TaylorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora