𝐂𝐡𝐚𝐩𝐭𝐞𝐫 36

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R: "SIAMO ALLE BAHAMAS!"

Una volta atterrati, il personale di bordo ci spiega che sono le undici di mattina qui sulle isole. Il fuso orario, caspita, mi ci vorrà un poco per abituarmi.
Roger mi dà la mano destra e la stringe forte, scendiamo gli scalini dell'aeromobile e finalmente tocchiamo terra.

R: "Che caldo tropicale. Si sta da Dio, vero, mogliettina?"

Io: "Hai proprio ragione, tutt'altra cosa della nostra Londra."

Appena scendiamo, un gruppo di hostess ci raggiunge e ci spiega dove soggiorneremo qui alle Bahamas per tre settimane e ci dà un programma, che sta a noi decidere se seguire oppure no.

Io: "Oggi non intendiamo uscire, preferiamo invece sistemare le nostre cose e fare con calma tutto ciò che ci serve, se non è un problema"

H: "Ma no, decidete voi!"

Io: "Grazie mille..."

Io e Rog ci diamo un' occhiata complice, non vedendo l'ora di arrivare alle piccole casette sul mare.
Recuperati i bagagli, saliamo su un auto nera con i vetri oscurati.
È davvero una bella macchina, super accessoriata.

Autista: "È un piacere guidare per Voi, signori Taylor" dice "Non sono abituato a persone di questo calibro."

R: "Non si preoccupi," dice confortandolo "non siamo esigenti come dicono i Tabloid"

Dopo trenta minuti di viaggio, arriviamo finalmente alla nostra casetta, casa nostra per tre settimane.
Si tratta di un resort, con piscina, ristorante e spa, ma che invece di ospitare le persone in un hotel con degli appartamenti, vanta l'opzione di poter affittare delle casette, anzi delle vere e proprie villette sul mare collegate al blocco principale con piscina, palestra, centro di bellezza e ristorante tramite dei piccoli marciapiedi.

Io: "È fantastico qui amore..."

R: "Concordo con te tesoro..."

Il mare è calmo, di un colore azzurro come viene rappresentato solo nei disegni dei bambini.
È illuminato da un sole cocente che fa scintillare le leggerissime onde che si infrangono sulla sabbia grigio-oro ormai bagnata.

Ricevute le chiavi, apriamo la nostra piccola casa, e ci ritroviamo in un piccolo ed accogliente paradiso.
Tutto è arredato in modo da garantire comodità e calore.
Decidiamo di andare a sistemare le nostre cose più importanti, e chiamiamo con il telefono che sta a nostra disposizione sul mobiletto vicino all'ingresso per ordinare il pranzo in camera.
Scegliamo dal menù e poi componiamo il numero.

R: "Buongiorno, vorrei ordinare due porzioni di Roastbeef all'inglese con le verdure e una bottiglia di vino. Casetta numero 4."

Io: "Perfetto amore, grazie"

Mentre il cibo arriva, vado in bagno, la mia vescica sta per esplodere. Sento una persona entrare in "casa nostra" e portare il pranzo.

C: "Supplemento di 5€, per il servizio in camera."

Io: "Non si preoccupi, ecco" dico io che ormai sono uscita dal bagno

R: "Grazie, a presto"

Io: "Arrivederci"

My place
Buonanotte darlings
Ho sonno
Domani sistemo e amplio.
Notte ❤️❤️❤️
Asia🥰🤍

You're my killer queen | Roger TaylorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora