𝐂𝐡𝐚𝐩𝐭𝐞𝐫 40

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Una nuova giornata era iniziata dopo quella notte di fuoco.
Stamattina invece è iniziata la seconda settimana di permanenza qui sull'isola.

Io e Roger appena svegliati, abbiamo deciso di farci una giornata alla spa del resort.
Decido di indossare un bikini rosso molto semplice e sopra un prendisole bianco di lino, mentre Roger, sotto il suo completo sempre bianco di lino indossa un costume dello stesso colore del mio.

Ci avviamo verso la spa e ci ritroviamo nello stretto marciapiede che abbiamo percorso la sera della cena, lo percorriamo mano nella mano ma in silenzio, un po' pensierosi.
Roger capisce sempre come sto solo standomi accanto, riesce a decifrare i miei sguardi, i miei respiri. Oltre a lui e ai miei genitori ci riesce solo Brian, il mio migliore amico, con cui c'è sempre stato un rapporto molto profondo perché Bri è un ragazzo molto attento alle emozioni altrui.
Sento Roger fermarsi e voltarsi a guardarmi, prendendomi il viso tra le mani.

R: "Amore, ti prego, dimmi cosa succede. A me non la riesci a raccontare, stiamo insieme da ormai due anni e mezzo, io e te abbiamo vissuto da subito insieme e ormai ti conosco. Cosa c'è che non va? Sono io il tuo problema?"

Io: "No, tesoro, no. Io con te sto benissimo ma stavo pensando..."

R: "A cosa?"

Io: "Penso di essere pronta ad avere un altro bambino..."

R: "Ma amore sei sicura?"

Io: "Sì, quello che abbiamo perso rimarrà comunque nei miei pensieri e nel mio cuore ma io desidero un bambino, lo voglio... poi è da un po' che ci conosciamo, e mi sento di volerlo"

R: "Io ci stavo pensando ieri notte mentre dormivi stretta a me... anche io lo vorrei solo che ho paura che poi non riuscirò ad essere presente per il bimbo e non voglio essere un padre di merda"

Io: "Rog, non sarai mai un padre di merda e nemmeno un papà troppo assente. Certo, ci sono i tour, ma forse che dici, riusciremo a cercare di seguirti in alcune tappe... Al prossimo tour ci verrò con te e forse un fagiolino nella mia pancia!" Dico ridendo
"... Sei un uomo Rog, un uomo fantastico. Un fidanzato e marito meraviglioso, non mi hai fatto mancare nulla, sai cosa intendo. L'amore che mi hai dato. Non sei mai stato assente, hai dimostrato di esserti sempre preso cura di me anche se eri lontano e io so benissimo che se dovessi avere un mini-Rog o una mini-Brit tu ci sarai, perché gli vorrai ancora più bene. Non preoccuparti, se vuoi pensarci fallo, ognuno ha i suoi tempi, ma finalmente sono riuscita a dirti ciò che penso... era da due giorni che il pensiero mi balenava per la mente."

R: "Certo, puoi venire ai tour con i bambini, il problema sono la scuola, gli amici... se stanno troppo attaccati a noi va a finire che dimenticano le cose <<normali>> della vita, quelle che noi abbiamo vissuto..."

Io: "Hai ragione, ma a questo ci penseremo piú tardi, quando avremo tra le mani la dimostrazione concreta del nostro amore"

Roger si mette a ridere e mi abbraccia sollevandomi e baciandomi.
Poi mi sussurra qualcosa nell'orecchio, e capisco che è imbarazzato, una delle prime volte che lo vedo così.

R: "Stasera, se vuoi..."

Io: "Si che voglio Roggie"

Stacco l'abbraccio e prendo la sua mano. Ci ricomponiamo e arriviamo davanti all'ingresso della spa, dove una signora sulla cinquantina ci aspetta al bancone che fa da reception.

R: "Buongiorno, ho prenotato una sauna a nome Taylor e altre cose... una sorpresa ecco."

SR: "Buongiorno, certo. Ecco qui le chiavi della sauna privata e per le altre cose basta che sia il suo nominativo ai ragazzi dei trattamenti-sorpresa"

R: "Grazie mille signora, a rivederla"

Lo guardo palesemente sorpresa, non sapevo nulla della sorpresa.
Qualche minuto dopo, ci siamo trovati in una sauna di legno, tutta per noi.

R: "Ecco a te principessa"

Io: "Grazie mio galantissimo principe"

Ci sediamo sulle piccole panchine anch'esse di legno e vedo Roger abbassare la temperatura a 60 gradi. In poco tempo ci troviamo subito nudi, gli asciugamani ormai sono finiti sulle panchine e noi siamo in piedi alla stanza. Ci guardiamo negli occhi, ogni volta come fosse la prima e inizia il nostro viaggio, entrambi sudati, siamo appiccicati l'uno all'altro e ci stiamo dando un bacio passionale. Sento l'intimità di Roger farsi sempre più importante e quasi premere su di me.
Roger si siede e ho capito le sue intenzioni.

Io: "Rog non abbiamo i preservativi"

R: "Non eravamo noi che volevamo un bimbo?"

Sorrido e annuisco, sento Roger dentro di me, mi bacia il collo, la nuca, facendomi gemere, si muove sempre più e il ritmo diventa incalzante.
Le sue mani ora dai miei fianchi sono passate ai miei lunghi capelli, e le mie sono sulla sua schiena.
Siamo una cosa sola fino a quando sento lui venire dentro di me.
Una vampata di calore inonda i nostri corpi e finalmente, ho trovato la pace dei sensi.

R: "Piccola, sei fantastica"

Io: "Anche tu, tesoro mio"

Sfinita non solo dal caldo della sauna gli do un bacio e poi mi rimetto il costume giallo e piego l'asciugamano, che metto sulla spalla.
Usciamo insieme dalla sauna e la «sorpresa» ci aspetta subito fuori la porticina: un ragazzo che lavora nella spa sorregge un cartello con la scritta <<Brittany e Roger Taylor>>. Quest'ultimo prende la mia mano, facendo in modo che io vada vicino al ragazzo.

R: "Vedrai, amore mio ti sorprenderà"

Il ragazzo ci sorride e cordialmente ci dice di seguirlo.
Ci accompagna in una sala profumata di rose: c'è un lettino per i massaggi con dei petali di rosa rossa sparsi a forma di cuore su esso, un insieme di oli profumati. La stanza è perlopiù bianca, rallegrata dalle fiammelle delle candele che sono appoggiate intorno al lettino.

Ragazzo: "Verrò a chiamarvi al termine del tempo stabilito e busserò alla porta cosicché possiate rivestirvi. Buon massaggio, signori."

Il ragazzo chiude la porta lasciandoci soli, mio marito la chiude ancor meglio con la chiave.
Roger mi fa stendere sul letto, slacciandomi i lacci del bikini, e servendosi di un po' di olio, che profuma di cocco come piace a me, inizia a regalarmi dei massaggi rilassantissimi. Ad ogni suo tocco susseguono dei brividi, riesce a trasmettere sensualità in ogni cosa. Chiudo gli occhi concentrandomi di più sui profumi. Nella stanza si sentono dei profumi vari e particolari, ma uno, oltre al mio, è conosciuto.
L'acqua di colonia di Roggie. Il suo profumo è buonissimo, sa di uomo, di un uomo, di Roger, seducente e meraviglioso.
Non ha mai cambiato profumo tant'è che usa lo stesso fin da quando mi sono innamorata di lui, anche se questa è una frase impropria, io sono costantemente innamorata di lui, ogni giorno il mio amore, il nostro amore aumenta. M'inebrio delle note olfattive della colonia, fino a quando la sua voce mi fa sussultare.

R: "Facciamo cambio?"

Io: "Ma certo. Allacciami il costume tesoro"

R: "E se non volessi farlo?"

My place
Buonasera darlings
Perdonatemi se non ho scritto. Questo capitolo doveva uscire ieri ma mi sono accorta solo ora che non l'avevo pubblicato
Sono un po' smemorina
Forse stasera escono nuovi capitoli
FORSE
Com'è il coronavirus da voi?
Asia🥰🤍

You're my killer queen | Roger TaylorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora