CAPITOLO 6

1K 30 5
                                    

Sono ore che lo zio è sparito e la cosa che mi preoccupa è il fatto che è solo quindi o morirà lui o uno dei Kurtulus. Sfrego le mani l'una contro l'altra mentre faccio su e giù per il salotto fin quando non sentiamo la porta aprirsi e lo zio Yamac rientrare con faccia cupa ed è estremamente inquietante.

''zio'' attiro la sua attenzione

''perchè ho la sensazione che quello che dirai non sarà positivo''osservo la sua mascella contratta

''Azer Kurtulus è riuscito a far entrare la droga a Cukur e qualcuno ci sta tradendo'' porto di scatto le mani davanti la bocca e penso ad Akin se zio viene a sapere che è stato lui lo uccide.Una cosa che i Kocovali non tollerano è il tradimento.Il suo discorso viene interrotto dal suo cellulare il quale suona insistentemente .

''pronto'' risponde velocemente mentre man mano vedo il suo viso rabbuiarsi e impallidire,zio Yamac che impallidisce, davvero?

''IO LO UCCIDO'' urla alzandosi e rompendo il tavolino facendoci indietreggiare spaventati

''Avete distrutto la famiglia,smettetela vi rendete conto che ogni giorno un membro della famiglia Kocovali muore??!!!'' si alza nonna Sultan mettendosi di fronte a Yamac il quale la osserva attentamente

''non osate seguirmi,Celasun andate all'ospedale Cumali è li e in gravi condizioni' ordina prima di girarci le spalle e uscire di casa.Zio Cumali? Ma cosa sta succedendo ? non era in carcere?'' Ci dirigiamo tutti all'ospedale preoccupati.L'unica cosa che penso mentre siamo in macchina e osservo Damla piangere sulla spalla di nonna Sultan è; finirà mai questa faida? Una volta giunti all'ospedale scendiamo e in fretta raggiungiamo l'entrata ma papà ci blocca l'entrata .

''Madre,Karaca e Ayse voi tre tornate a casa'' cosa??

''padre Damla ha bisogno di noi...'' vengo fermata da nonna Sultan che appoggia una mano sulla mia spalla facendomi segno di stare zitta e obbedire.Sospiro facendo retromarcia e entrando nella macchina di Meke. Arriviamo in poco tempo a casa e tutti si dirigono rispettivamente nelle proprie camere a crogiolarsi ognuna nel suo dolore . Dopo non so quanto tempo che osservo il soffitto sento bussare alla porta .

''avanti'' rispondo alzandomi.La porta si apre rivelando Akin con lo sguardo abbassato ,mi avvicino alzandogli il mento e sussulto quando vedo la sua faccia martoriata

''Akin?''

''cosa ti è successo?'' domando ,non risponde e mi abbraccia facendomi capire che in questo momento ha solo bisogno di calore.Ogni uomo,anche il più forte e anche il più grande mafioso alla fine ha bisogno di un briciolo di amore.

''Akin sono stati i Kurtulus?''

''si Karaca''

''cosa volevano da te?''

''Karaca so che hai fatto,solo tu potevi fare un lavoro cosi pulito ma sono tuo fratello e ti conosco ,dimmi dove hai messo la droga'' Lo allontano di scatto con una spinta

''Akin uccidimi all'istante ma non saprai mai dove si trova''

''KARACA VUOI CAPIRE CHE STIAMO RISCHIANDO LA VITA DELLA FAMIGLIA''Urla

''Ci hai pensato alla famiglia quando hai portato la droga a Cukur?!'' comprendo che non avrò una risposta e sospiro dirigendomi verso il letto e sedendomi su di esso

''Esci dalla mia camera Akin''




LA PROSSIMA VOLTA:

''lei è mia nipote Karaca'' sento dire prima di abbandonare il salotto,ma come sempre la curiosità mi porta a nascondermi dietro il muro ed ascoltare

CUKURDove le storie prendono vita. Scoprilo ora