CAPITOLO 11

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(NELLA FOTO SELIM KOCOVALI E AZER KURTULUS)

Il vento accarezza dolcemente i miei capelli e pian piano apro gli occhi trovandomi in una panchina,mi sono sicuramente addormentata ,i raggi del sole splendono segno che un nuovo giorno è arrivato e nessuno dei miei si è ancora reso conto della mia scomparsa,cosa mi aspettavo?

" Ohhhh buongiorno , dormito bene? ". Evito di rispondere alle sue stupide battute e mi alzo poggiando le i gomiti sulle ginocchia ,porto le mani in faccia .

Si avvicina appoggiando sul tavolino un piatto con all'interno un panino .

''prendilo sarai affamata'' alzo la faccia di scatto

''non voglio''

''come vuoi ,se lo vuoi mangialo altrimenti arrangiati'' e mi volta le spalle osservando davanti a se

'' il tempo è finito! "

'' perchè nessuno è venuto Karaca?"

" Ho rapito la nipote dei Kocovali e nessuno si è fatto vivo nemmeno tuo zio Yamac o forse non lo sa o forse avrà qualcosa di più importante della nipote '' fa una pausa nella quale mi da sempre le spalle

'' Tralasciamo lui ma tua madre, tuo padre ,tuo fratello non si preoccupano di te non è che forse a loro non frega niente ?che non ti amano ? '' si gira osservandomi attentamente mentre io ora guardo ovunque tranne che lui.Anche uno sconosciuto si è reso conto che nessuno mi ama,che nessuno tiene a me. Non verso lacrime ,ne ho versate tante di quelle volte e farlo ancora non cambierebbe niente se non dimostrarsi deboli di fronte al tuo nemico. Il suo telefono prende a squillare attirando l'attenzione di entrambi.

''ah ecco stranamente qualcuno che chiama''

''mi dica Akin fratello mio ,stai per caso cercando tua sorella'' chiede sarcastico

"..." ad un tratto vedo la confusione nei suoi occhi ma si riprende subito indossando la solita maschera che ogni mafioso indossa ma che a lui riesce più degli altri:la freddezza. Non parla semplicemente ascolta osservandomi attentamente e attacca mettendo successivamente il telefono in tasca.Lo guardo attendendo una risposta che non arriva.

Passa un'ora e nessuno è ancora venuto, mi sta venendo la nausea a forza di vedere Kurtulus andare avanti e indietro,fin quando non si stufa e si avvicina .

''ora mi sono stufato ,dove diamine sono questi '' mi giro a osservarlo

''non lo so'' e volto lo sguardo ignorandolo nuovamente

''lo sai ,lo sai ,tu sei un diavolo.Pensi che io sia cosí scemo da non capire che quella testolina sta escogitando un piano '' dice muovendo la pistola

" Che diamine staranno facendo?! Sicuramente stanno organizzando un esercito a Cukur per venirti a prendere" Mi alzo in piedi scocciata

''sentiamo cosa faresti tu se prenderebbero tua figlia in ostaggio '' chiedo alterata

''innanzitutto verrei cosi '' avanza verso di me fermandosi a pochi centimetri

''Da solo ,darei anche la vita se necessario ma verrei da solo!L'uomo in queste situazioni non pensa alla sua incolumità ma si sa sono i tuoi...''

''cosa?cosa sono i miei?!'' lo interrompo

''Non sono veri uomini,sanno solo nascondersi dietro gli altri!Scommetti che tuo padre sempre se viene ,si presenta con almeno trecento uomini ,sempre se viene lui e non manda i suoi scagnozzi... '' resto in silenzio guardandolo con odio . I miei occhi vengono catturati da mio padre il quale arriva alle sue spalle.

''Oppure da degno Kocovali quale è si presenta da solo davanti a te'' concludo la sua frase ,cercando di coprire i passi di papà con la mia voce.Ma lui fa un movimento inaspettato ,si gira di scatto e punta la pistola alla tempia di papá

''Seriamente pensavi che non ti avessi sentito? Ormai conosco a memoria ogni mossa dei Kocovali ,sopratutto quella di pugnalarti alle spalle   '' dice cattivo coprendomi con le sue spalle enormi impedendo a papà di vedermi

''papà '' mi esce involontariamente

''o spara o levati di mezzo'' dice papà

''prima dimmi dove si trova la droga''

''non ti dirò niente se non mi dai prima Karaca,quindi o spara o levati di mezzo'' sospira e si sposta facendo spazio a papà che si avvicina e mi butto tra le sue braccia facendo cadere la coperta che Kurtulus mi aveva messo sulle mie spalle ieri .

''beh avete trovato il momento per gli abbracci lunghi mai dati adesso?'' papà sospira scocciato staccandosi leggermente da me

''stai bene?'' mi chiede

''si'' tira fuori il cellulare chiamando Damla

''Damla dimmi il luogo dove avete nascosto la droga''

"..." dopo aver sentito la risposta attacca e si volta nella mia direzione

''Karaca tu vai ,aspettami in macchina '' tira fuori le chiavi lasciandomele malamente in mano, faccio una smorfia e mi incammino lanciando uno sguardo d'odio a Kurtulus il quale ricambia allo stesso modo contraendo la mascella,segno che mi vuole se potesse uccidere all'istante.

''Karaca tu vai ,aspettami in macchina '' tira fuori le chiavi lasciandomele malamente in mano, faccio una smorfia e mi incammino lanciando uno sguardo d'odio a Kurtulus il quale ricambia allo stesso modo contraendo la mascella,segno che mi vuole ...

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LA PROSSIMA VOLTA:

"so quello che hai fatto Karaca,dopo ne parliamo'' il suo sguardo non promette nulla di buono.

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