CAPITOLO 20

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''salta su Karaca''   mi invita Melek rimettendo velocemente la valigia dentro e offrendomi un casco il quale lo infilo velocemente salendo poi sul motorino e seguendo il cafone. Riusciamo a raggiungerlo e affiancarlo facendo attenzione .

''FERMATI''  urlo con la speranza che si fermi ,in risposta chiude il finestrino che aveva precedentemente lasciato aperto.

''Melek accelera ''   Dopo cinque minuti di inseguimento Melek riesce a superarlo e bloccargli la strada .

''Grazie Melek a presto''   la ringrazio mentre scendo dal motorino e prendendo la borsa con i vestiti.Apro lo sportello e lo richiudo sbattendolo con tutte le forze che ho in corpo,cavolo però devo riconoscere che pesa un po .Mi assicuro che Melek riparte e  mi giro verso di lui guardandolo male

''lo hai fatto veramente?''

''te lo dico con le buone e non te ne vai con le cattive tanto meno, mi stai facendo impazzire''  osservo ogni dettaglio del suo viso da alterato studiandolo.

''ho capito ti piace giocare,ma  contro di me non vincerai mai,puoi provare a battermi anche nella dama e nemmeno li riuscirai a battermi''   concludo fiera di me sorridendo 

''chi ti ha insegnato tutte queste cose?''

''mio nonno''

Il silenzio comincia ad essere pesante cosi dico la prima cosa che mi passa per la mente ''beh cosa aspetti muoviti'' 

''ma guarda tu questa !''  e si volta accedendo l'auto e sgommando.Arriviamo a casa poco prima di cena,parcheggia la macchina in mal modo e esce velocemente lanciando le chiavi alla guardia 

''parcheggiala''   sospiro e scendo lentamente,sono passati solo due giorni e sto già diventando pazza.Trovo la porta del ingresso aperta,almeno questa si è degnato di lasciarla aperta.Entro vedendo il salotto vuoto cosi salgo le scale.

" l'ho lasciata scendere dalla macchina e poi me ne sono andato quando ad un certo punto mi ha tagliato la strada con il motorino " mi avvicino alla porta socchiusa dalla quale riesco a scorgere Azer e Ylmaz

''Chi ? Karaca? "

'' Ovvio che Karaca ,chi altro poteva essere  Ylmaz!''

''e che ne posso sapere io chi ti ha tagliato la strada fratello? Sembra un film d'azione...lei  che ti ha taglia la strada con il motorino ... però ne ha di coraggio ''

" Ahh smettila, che  razza di coraggio è  il suo?" lo interrompe Azer

" È venuta qui e non è altro che un problema per noi... mi ha legato le mani ! Cosa pensa di fare? Sta giocando! "

"E come se non bastasse ha anche il coraggio di prendermi in giro ,a me ...Azer Kurtulus! " Ylmaz sta in silenzio e ascolta il suo sfogo attentamente

"  ' non ti liberai facilmente di me...non mi puoi battere ,nemmeno nella dama saresti in grado di battermi' " dice mentre cambia la voce imitandomi

" guarda te questa " conclude

''davvero?! Non ci posso credere ''  dice  Ylmaz sghignazzando 

" Non riesce a stare al suo posto! Parla tanto ma non collega quello che dice al cervello " all'ultima frase ci rimango molto male e decido di non ascoltare ulteriormente  l'idiota  e mi volto andandomene silenziosamente in camera. Non scendo per cena ,non ho proprio voglia di vedere la sua faccia ,temo che di potergli lanciare un piatto in faccia.Mi siedo sul letto prendendo il cellulare e andando sulla galleria cliccando la foto con mio nonno,ah nonno perché mi hai lasciata se solo tu fossi ancora vivo tutto questo non sarebbe successo.Continuo a guardare le foto e i vari video fino a quando non mi accorgo che sono le 23;00 ,mi stiracchio e scosto la finestra trovando quel cafone seduto su una sedia mentre osserva davanti a se ,lui non riesce a vedermi ma io si.Ora ti faccio vedere io chi parla senza collegare caro Kurtulus!

Scendo in salotto alla ricerca di una scacchiera da dama  la quale riesco a trovarla in un angolo del salotto.Prendo velocemente la giacca rossa in contrasto con la mia personalità e esco.Scendo le scale che portano alla piscina dove lui si trova,le scendo con testa alta e sicurezza .

''Mamma te l'ho già detto che non ho fame vai  dormire''  dice senza voltarsi ,scuoto cosi la scacchiera della dama la quale produce rumore attirando la sua attenzione ,gli passo davanti prendendo una sedia e trascinandola  vicino al tavolino di vetro posto al suo fianco e mettendomi seduta e in tutto questo non mi ha ancora  staccato gli occhi di dosso .

''cosa vuoi?''

''una partita''  rispondo aprendo la scacchiera  e sistemandola

''non voglio giocare a dama con te''

''e allora cosa ne dici se facciamo cosi,se vinci tu  prendo la borsa e me ne vado oggi stesso a casa se vinco io invece rimango e non mi scocci più''  gira  il volto verso di me inclinandolo

''se perdi non piangere''

''va bene''  si alza girando la sedia verso il tavolino 

''comincia te''

''non voglio aiuti ,vai tu prima''  cominciamo il gioco e devo dire che è davvero bravo ma io sono la nipote di Idris Kocovali e conosco ogni tecnica possibile  e infatti vinco

''hai barato  ''   mi accusa

''allora facciamo un'altra partita''  gli propongo

''non voglio''  dice brusco chiudendo la tavola bruscamente facendomi sussultare

''bene come vuoi tu,lo hai capito ora?''

'' l'ho capito !non te ne vai''  sospiro 

''non questo,mi hai detto che parlo senza collegare la bocca al cervello ma lo faccio benissimo''

''e non alzare gli occhi al cielo''   continuo infastidita

''vuoi capirlo che questo non è un gioco?'' dico esausta

''invece è proprio un gioco,ed è un gioco dove addirittura ti permetto di giocare ''   risponde avvicinandosi 

'' questa cosa è la stessa che mi hai detto quando mi hai rapita e mi obbligavi a parlare ''  dico stanca

'' sentiamo cosa ti ho detto?''

''che se non avevo paura è perché non volevi tu che io ne avessi ''

'' quindi?''

'' quindi accetta il fatto che non mi fai paura,d'accordo anche i tuoi fratelli sono morti a causa dei miei zii,ma se solo tu sapessi quante persone ho perso io nella mia vita capiresti che questo non è un gioco per me e ora se vuoi, abbandonami pure in mezzo alla strada  o puntami quell'arma alla testa ,non mi interessa perché niente mi fa più paura quanto la paura di perdere un'altro famigliare.''  faccio una pausa mentre il suo viso per la prima volta non sembra derisorio o furioso con me.Sembra quasi una persona normale

" fin quando la mia famiglia è al sicuro ... non mi interessa quello che succede a me,basta che loro sono vivi ''   concludo appoggiandomi allo schienale seguita da lui che annuisce.

''vai a dormire ragazzina''

''vai a dormire ragazzina''

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