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Un lampo squarcia il cielo, un tuono lo segue. Le mie mani tremano: paura allo stato puro.
Sono una demone, non dovrei avere paura di nulla, ma il mio sangue angelico si é risvegliato ed ha paura. La pelle si riempie di brividi. 
"É proprio incazzato, fratello" Ride Dante. 
Tremo sul posto dopo un altro tuono troppo potente. 
"Ci sono io, okay" Ares mi cinge le spalle con un braccio, percepisce la mia paura "vedi che non ti toccherà" Mi nasconde dietro la sua schiena quando una luce accecante si proietta davanti a noi. 
"Cazzo! I miei occhi" Piagnucola Dante. "Te la stai facendo sotto eh" Ride di Ares che stringe i pugni. 
"Ares" Una luce troppo forte mi fa chiudere gli occhi "cosa hai fatto" 
"Padre" Ares si beffeggia di lui. 
"Si può sapere cosa ti é saltato in mente" Urla Zeus, poi scaglia una saetta vicino a noi "cos'hai in quella testa" 
"Tu mi hai cacciato dall'Olimpo" Sussurra ringhiando Ares "un Dio cacciato dal suo regno" 
"Hai scatenato una nuova guerra! Te ne rendi conto?" Urla ancora "sei solo un ragazzino! Oramai non posso fare nulla soprattutto con il tuo fare idiota e dopo che ti sei fatto cancellare l'aurea" Si dispera, cammina avanti ed indietro, dalle sue mani escono scintille. 
"Da uno stregone, da un fottuto stregone" Urla ancora Zeus "non ci voglio credere." cammina avanti ed indietro.
"Quanto la fai tragica, Zeus" Rilan é seduto sul muretto dietro di noi. Quando mi vede mi ammicca appena. 
"Rilan? Sul serio?" Zeus in tutta la sua ira lancia saette ovunque rischiando di colpirci, ma di sicuro non gli interesserebbe. Ares indietreggia portando anche me. Dante si nasconde dietro un albero.
"Idiota" Borbotta Rilan. 
Dante segue la discussione, osservando le mani di Zeus mentre emettono scintille, poi passa allo sguardo di Ares, lo sento da qui che é furioso ed infine a Rilan il quale sbadiglia dalla noia. "Te la farò pagare, Rilan Montgomery" Urla Zeus, la sua barba bianca contorna la bocca sottile, gli occhi sono celesti ed incantano per questo ha avuto molte donne: non é brutto. 
"Aspetterò con ansia" Lo sfida Rilan. 
Una luce accecante ci investe, poi torna il cielo limpido. 
Mi sposto da dietro la schiena di Ares, dove sono rimasta fino ad adesso. 
"Parliamo di cose serie" Rilan scende dal muretto. "Morgana non é quello che credete" 
"Non dite cazzate! Siete gelosi perché ho trovato un'amica. Smettetela" Mi allontano da loro tornando verso il mondo degli inferi. 
"Lilith! Dai aspetta" Dante mi insegue. "Dovresti solo fare attenzione a quella ragazza" 
"Lasciami stare, Dante, non seguirmi okay? Ho solo bisogno di stare sola" cammino velocemente e gli lancio una palla di fuoco la quale schiva prontaneamente. 
"ma cosa ti fumi" urla continuando a seguirmi. Rimane ermo così mi allontano, finisco nel bosco poco distante dalla piccola casa nel bosco che fa accedere al mondo degli inferi. 
"bene bene bene" una voce roca mi fa rabbrividire "guarda chi abbiamo qui" 
Cerco la voce, la cerco dietro gli alberi, dietro i cespugli. Poi lo vedo: un lupo mannaro poco distante da me. 
"cosa vuoi?" domando indietreggiando impaurita. 
"cosa ci fai qui  tutta sola, piccola Lilith?" Domanda. 
"non sono affari tuoi, idiota" dico, ma in realtà ho detto una parola di troppo. Si scaglia contro di me, la mia schiena sbatte contro l'albero, emetto un gemito di dolore, la sua zampa colpisce la mia spalla squarciando la pelle. Altri squarci si aprono sul mio corpo. Non riesco a muovermi. 

"Kile" urla una voce poco distante da noi "lasciala, ora" Rilan è a braccia conserte, gli occhi sono quasi rossi. 
Una fiamma ci fiora, il lupo ulula e mi lascia cadere al suolo. Dante corre verso di me, mi abbraccia tenendomi stretta al suo petto mentre tremo dalla paura. 
"sparisci idiota" la voce rauca di Ares fa pietrificare chiunque sia qui, incute timore. Il lupo scappa veloce come una saetta nel bosco, Dante si allontana e due braccia sollevano il mio corpo ormai distrutto. 
"Andiamo via, tranquilla" Ares mi copre con la sua giacca nera e mi tiene tra le sue braccia. 
Rilan agita le mani, apre un portale, entriamo in questo ritrovandoci nel suo appartamento. Un piccolo appartamento, solo un salone ed un bagno. Ares mi stende sul divano, Rilan traffica con le pentole procurando un rumore fastidioso. 
"Non posso fare molto" Constata dopo aver appoggiato una mano sulla mia spalla ed avermi provocato un forte dolore. 
"Aspetta" Apre un altro portale ed entra in questo.

"Stupidi lupi mannari" Dante cammina avanti ed indietro passandosi la mano tra i capelli. 
"Sta tranquillo" Tento di tranquillizzarlo dal mio posto suo divano "va tutto bene" Un sorriso amaro attraversa il mio volto. 
Si siede al mio fianco cosí appoggio la testa sulla sua spalla. 
"Eccola" Rilan esce dal portale seguito da un uomo con un camice bianco. La leggera barba, gli occhi azzurri, un fisico possente. 
Ares é seduto sulla poltrona vicino il divano, le braccia appoggiate sulle ginocchia, le mani sorreggono il mento e la schiena é ricurva in avanti. Osserva il dottore mentre si avvicina a me. 
"Lui é Chris Fire, é un dottore, ma conosce il nostro mondo, ti aiuterà" Parla Rilan. 
"Bene, dovresti toglierti la maglia" Indica la mia maglietta. 
Annuisco sfilandola, i tre si girano ed ora solo gli occhi del dottore passano in rassegna sul mio corpo. 
"Devo metterti dei punti, non muoverti" Si avvicina, dalla sua valiggetta tira fuori l'occorrente. Appena inizia a cucire la parte lacerata urlo dal dolore. 
"Dovete tenerla ferma" Urla il dottore davanti a me.

Le mani di Ares e quelle di Rilan immobbilizzano le mie spalle, urla di dolore squarciano il silenzio dell'appartamento mentre del sangue rosso scuro bagna la mia pelle. Le mani si infuocano e tento di avvicinarle ai due per lasciarmi andare, ma Dante le blocca in tempo, cosí inizio a piangere cadendo sconfitta a quel dolore. 
I demoni hanno un sangue nero come la pece che scorre nelle loro vene, gli angeli invece di un rosso scarlatto, il sangue che scorre nelle mie vene, invece, é rosso scuro. Un misto tra i due. Zeus cacciò i miei dall'Olimpo, ma io non persi quella parte di angelo, sono una delle creature piú rare nel sottomondo, nessuno riesce a spiegarsi perché non ho del tutto perso il sangue angelico. 
"Fatto" Tutte le mani che avevo attorno si allontanano.
"Dovrai tenere la spalla fasciata, le altre ferite sono lievi, disinfetta e metti questa crema" Mi passa un tubetto. 
"Grazie" Sorrido appena. 
"Ci si vede!" Ammicca e se ne va con un altro portale di Rilan. 
"Bene, infila il tutore" Mi incita Dante. 
"scusate, ma non voglio parlarvi" indosso il tutore e la maglietta poi me ne vado dall'appartamento infastidita dalle loro parole di prima, sono solo invidiosi. 

Idioti. 


Buonasera! Buonanotte! Buongiorno per chi lo legge la mattina!
Come state? Come state affrontando la quarantena?
Spero stiate tutti bene.

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Insomma, commentate!!

ARES - quando un Dio cade dall'OlimpoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora