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Sono scappata nel piccolo bagno con una scusa, il mio corpo è scosso da singhiozzi. Mi sono innamorata di Ares ed ammetterlo a me stessa è più dura di quanto pensassi. Lui sarà felice con Afrodite, più felice di quanto potrebbe esserlo con me. Io invece mi rassegnerò al fatto di non avere una metà d'anima, né ora, né mai. Ma nessuno mi hai voluto. Nela vita sono stata la seconda scelta di tutti, ormai lo so che è così.   
"Lilith" Ermes è dietro la porta, la apro appena, poco dopo sono tra le sue braccia, stretta mentre singhiozzo. 
"va tutto bene" sussurra lui accarezzandomi la schiena "sta tranquilla" 
Quando usciamo nella stanza non ci sono neanche le sue cose, è vuota. 
"ho bisogno di tornare a casa, Ermes" lo guardo pregandolo. 
"ti accompagno" mi sorride appena. 
"prima devo andare da Zeus" esco chiudendomi la porta alle spalle. 
Quando raggiungo Zeus lui mi sorride, mi avvicino fermandomi a poco "non ho intenzione di essere legata ad Ares, puoi anche procedere" una lacrima bagna la mia guancia. 
"che succede?" mi domanda lui alzandosi. 
"si sposerà con Afrodite, questa volta sarà per sempre, tornerà a vivere qui, i nell'Inferno, dov'è la mia casa" 
"Lilith" sospira. 
"non mi sento di farcela Zeus, fino a quattro mesi fa non sapevo dell'esistenza di Ares, Dio temuto e della guerra. Quando lo vidi la prima volta eravamo in quel bar, da subito ho pensato che lui fosse uno strafottente ed un arrogante. Mi hai lasciato la mia metà di Sangue Angelico, ma il vero problema è che molto probabilmente quello prevale su quello demoniaco e quindi trovo del buono in tutti. Sono rimasta accanto ad Ares dopo che mi ha trattato male quando io l'ho aiutato, dopo che mi ha presa in giro e non si è fatto vedere per due settimane. Sono rimasta al suo fianco dopo aver scoperto di essere la sua metà d'anima e dopo che lui ha quasi cercato di uccidermi. Sono rimasta al suo fianco dopo che è sparito per due mesi, dopo che  tornato e mi ha detto che sarebbe meglio la mia morte. Sono rimasta al suo fianco nonostante tutto, nonostante i miei pianti. Io non ho mai avuto paura di lui" indico un punto indistinto mentre alcune lacrime bagnano le mie guance "ora sono stanca, sono dimagrita, la mia anima è a pezzi, sto soffrendo e pensare anche al fatto che lui si sposerà con colei che continua a minacciarmi perché lo vuole tutto suo non ce la faccio" 
"sei sicura?" 
"mai stata più sicura" annuisco soltanto. 
"bene" alza la sua mano "ti ibero dal tuo legame d'anima" sussurra. 
Il mio corpo viene scosso da un sussulto seguito da brividi. Il mio cuore sembra quasi leggero, sembra non esserci. "come stai?" mi sussurra Ermes che noto solo ora. Le ginocchia cedono e cado a terra un singhiozzo lascia le mie labbra. 
"vieni, andiamo" mi aiuta ad alzarmi ed esattamente come una persona senza anima lo seguo verso la mia camera, prendo le mie cose ed insieme a lui torno sulla terra. 
"vado da Wendy, grazie per tutto. Ermes" lo abbraccio "sei il miglior amico che tutte vorrebbero" sussurro al suo orecchio "ti voglio bene" 
Poco dopo sono a casa di Wendy, le spiego quello che è appena successo mentre mi lascio andare in un pianto liberatorio. 

Ares' pov 

com'è andata a finire? Semplice: non ho una metà d'anima e non credevo fosse così brutto, il giorno del matrimonio ho trovato Afrodite baciarsi con un altro ed ora è passato un mese da quando Lilith se n'è andata per sempre dalla mia vita, e poco più di tre settimane da quando ho scoperto Afrodite con un altro. Saranno giorni interi che non esco dalla mia stanza, non incontro nessuno o parlo con qualcuno. Ho avuto solo l'onore di parlare con Ermes che per una volta non mi ha insultato, anzi. 

Era il giorno dopo della scoperta del tradimento di Afrodite: ero nella mia camera già dal giorno prima, circondato da cose rotte, cose a pezzi. Ermes ha aperto di poco la porta, ha asciato entrare solo la sua testa bionda e mi ha sorriso prima di chiedermi come stessi. La mia risposta quella volta è stata decisa e secca, a differenza delle altre volte dove anche se sto male mi diverte fare battute o comunque essere ironico. Questa volta ho risposto con un solo male. 
Ermes si è venuto a sedere al mio fianco e siamo rimasti per più di venti minuti in silenzio "mi manca" ha poi annunciato prima di uscire. E so bene a chi si riferisse dato che manca anche a me, manca come ad un bambino manca il suo peluche preferito. Lì mi sono accorto di quando sono diventato un pappamolle che pensa alla stessa ragazza, ma da quando ho sentito la scossa e diversi brividi riempiermi i corpo ed annunciarmi della divisione con la mia metà d'anima, mi sono accordo di quanto io, effettivamente, fossi imbecille. 
Ho sempre creduto che nella vita ti bastasse una sola persona: ovvero te stesso. Non hai bisogno di altri legami, è per questo che ho creato l'odio, perché, secondo me, non esiste solo l'amore, che l'odio è meglio, è più realistico e fa provare emozioni più diverse. Poi ho capito che l'odio fa dividere le persone. Se avessi saputo prima cosa si provasse ad essere allontanati per odio dalla persona a cui vuoi bene, forse non avrei mai lasciato che l'odio fosse una mia scarica di rabbia verso gli umani. Se solo avessi saputo che Lilith Bane sarebbe entrata a far arte della mia vita avrei aspettato a prendere molto decisioni, se solo avessi saputo che Lilith Bane è la persona che riesce a tenermi testa e riesce a calmarmi in qualsiasi caso, se solo avessi saputo. Mi dispiace Lilith, mi dispiace. 

ARES - quando un Dio cade dall'OlimpoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora