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Esco dall'edificio dopo il suono della campanella, oggi ne Wendy ne Ares erano presenti, anche se per il secondo è stato meglio così. 
Cammino come sempre verso la casa nel bosco, ma una mano mi ferma prima che possa entrare nel bosco.
"ferma" Ares mi attira a lui, tremo dalla paura a quel contatto.
"stammi lontano, idiota!" lo allontano.
"sta ferma, cazzo. Ci sono i vampiri" mi indica un gruppo di ragazzi.
"passa sempre di qua per andare a casa" parla uno di loro "la aspetteremo, sarà sola" 
"vieni" Ares si allontana, cammina accucciato, senza farsi vedere.
"dove andiamo?" domando seguendolo.
"ti porto dal mio secondo zio, ci serve una mano per farci levare il legame" arriviamo alla sua macchina.
"no aspetta" lo interrompo prima di salire "tu vuoi farti levare il legame, senza prima averne parlato con me?" 
"esattamente, me l'ha detto Afrodite di quello che le ha detto ieri" alza le spalle indifferente, "io non voglio avere nessun legame con te arrivato a questo punto" sale in macchina, ma apro il suo sportello.
"io non vengo da nessuna parte con te" incrocio le braccia al petto, "puoi anche scordartelo" 
"invece verrai con me, muoviti" 
"no, non sai cosa significa il legame d'anima per noi, quindi io non lo toglierò" 
"non hai capito, ragazzina, io e te non siamo fatti per stare insieme, non decide quel fottuto Dio di mio zio, okay? Io e te siamo totalmente diversi e assolutamente non possiamo stare a contatto. Per me esiste solo Afrodite" urla a poco dal mio viso. Gli uccelli scappano, la terra trema, le mie gambe sono gelatine.
"non l'ha scelto Ade, l'ha scelto Zeus" sussurro.
"muoviti non ho tempo da perdere" sale in macchina. Provo a scappare, ma mi blocca e mi fa sedere sul sedile del passeggero, poi parte a tutta velocità. 

"dove andiamo?" Rilan compare nei sedili posteriori, Ares frena di colpo e quasi mi schianto contro il cruscotto con tutta la cintura di sicurezza. 
"sei per caso impazzito?" gli urlo io mentre Ares tenta di calmarsi e non sfogare la sua rabbia sullo stregone.
"allora? dove andiamo?" con un gesto fa ripartire l'auto dopo che i clacson di quelle dietro strombazzano. 
"da Poseidone, non toccare la mia macchina" Ares ne riprende il controllo. 
"cosa andiamo a fare da quello scorbutico?" domanda Rilan.
"a farci togliere il legame" parla Ares, ma Rilan non sa del nostro legame.
"io ed Ares abbiamo il legame dell'anima" alzo gli occhi al cielo, "guarda, si è colorato" gli mostro il mio polso.
"e volete toglierlo?" urla "siete impazziti?" 
"no, non possiamo essere legati noi" scuote la testa Ares.
"Lilith potrebbe morire" urla Rilan "nessuno racconta mai come stanno le cose, o lei te l'ha raccontato ma tu non le hai dato retta? E' brutto idiota!" Urla Rilan dai sedili posteriori "è pericoloso, se l'anima di Lilith è già abbastanza legata alla tua subire questo distacco potrebbe ucciderla, ma tanto a te non interessa! Afrodite e te non potrete più stare insieme, lo capisci?" 
"stai dicendo cazzate! Lilith  ed io ci conosciamo a mala pena e non può essersi legata già a me." risponde Ares guidando. 
"non puoi saperlo, Ares, l'anima comanda e decide per conto suo, se ha trovato molte cose in comune con la tua potrebbe non farcela ed uccidere Lilith, al contrario la tua. Ma tu avresti meno probabilità di morte vista ancora la tua piccola parte di immortalità" 
"Afrodite ha detto di separarmi da lei, altrimenti la perderò, devo farlo" 
"allora non ci senti! Sei sordo?" urla Rilan "morirà!" 
Tremo sul sedile dalla paura. 
"io amo Afrodite devo vivere con lei!" 
"sei un'idiota ecco cosa, solo un'idiota" 
"smettila di fare il melodrammatico" sbuffa il Dio, poi prosegue per una stradina sterrata. 
"siamo arrivati, scendete" Ares scende dalla macchina. 
"ci penso io" Rilan lo segue ed ha ruota anch'io. 

"Zeus" urla Rilan ed agita le mani "Zeus! Ti invoco!" urla. 
Una nube si fa spazio sulle nostre teste e Zeus scende da essa, si spolvera i vestiti e sistema la barba bianca. 
"cosa diavolo vuoi, Rilan?" domanda Zeus incrociando le braccia al petto. 
"senti, per una volta mettiamo l'ostilità da parte, d'accordo?" Rilan incrocia le braccia al petto. 
"cosa succede di così importante?" 
"tuo figlio, vuole cancellare il legame d'anima" Ares è a poco da me, le sue mani emettono piccole fiamme e mi immagino gli occhi neri come la pece. 
"cosa diavolo vuoi fare?" urla il padre "quel legame l'ho creato io" 
"non m'interessa, non sono sotto il tuo comando, come puoi vedere" la voce roca di Ares si fa sentire.
"oh invece sì, sono tuo padre quindi lo sei. Lilith non morirà per colpa tua" incrocia le braccia al petto. "Anzi" schiocca le dita, da una parte si present aAde con una forchetta in mano e la faccia perplessa. Lo vedo per la prima volta: i capelli neri come la pece, gli occhi del medesimo colore, si assomiglia molto con Ares, è il più giovane tra i tre fratelli, ma nonostante la sua età rimane un bel l'uomo e poi sono di parte al mio Re. 
Ade mi guarda e sorride "Lilith, scusa il mio abbigliamento, non pensavo di presentarmi per la prima volta a te conciato in questo modo" sorride, poi lancia la forchetta da qualche parte e si pulisce la bocca. Sorrido a mia volta mentre osservo alla sinistra di Zeus apparire Nettuno. 
Poseidone è il più anziano, indossa una tunica celeste, il tridente tra le mani e a lunga barba bianca come i capelli.
"fratelli" sorride, milioni di goccioline scendono dal suo corpo. 
"potevi avvertirci" sbuffa Ade. 
"fate silenzio" sbuffa Zeus, "Ares vuole cancellare il suo legame d'anima" parla poi indicando il Dio al mio fianco. 
"non provarci" Ade si avvicina ed in meno di tre secondi diventa il doppio di quello che è ora. "non ucciderai Lilith" urla con voce roca. 
"sono il Dio..." inizia Ares, ma Ade lo blocca. 
"sai dire solo questo?" 
"io so cosa fare" interviene Poseidone "oh Rilan!" si accorge del mio amico "ciao! che piacere rivederti!" lo saluta con un sorriso. 
"anche per me, Poseidone!" ricambia Rilan. 
"bene, allora, legali" dice a Zeus "l'abbiamo visto che vivi in quella casetta, d'ora in poi lei vive con te" alza le spalle "facile, e se le fai del male ti affogo" incrocia le braccia al petto mostrando i muscoli.
"sul serio?" urla lui. 
Zeus muove una mano e poco dopo mi ritrovo come legata ad Ares, con un qualcosa di invisibile, ma sento che non possiamo allontanarci. 
"potete allontanarvi per un massimo di cento metri." ci comunica Zeus. 
"Ade? mi vuoi davvero bene? intervieni!" esclamo, non voglio morire, ma così è sicuro che mi ucciderò io.
"non sarà troppo?" domanda ai due fratelli.
"comandiamo noi che siamo più grandi" Poseidone lo scaccia con un mano come si fa con le mosche. 
"avverti la madre" Zeus mi indica "Euridice deve rimanerne fuori e per una volta mi ascoltasse" 
"ti odio Zeus per quello che ci hai fatto" lo indico avvicinandomi, tutto d'un tratto so che se è presente Ade, Zeus non mi farà nulla. 
"ringraziami per averti lasciato metà sangue angelico, altrimenti non avresti incontrato la tua metà d'anima mai nella vita!" 
"l'hai fatto per farmi incontrare questo demente?" indico Ares "e dovrei anche ringraziarti? Hai un figlio demente, ci hai unito facendo lo sbaglio più grande della tua vita, Zeus. Doveva essere Ade a scegliere, è lui che mi ha visto crescere, non tu" rimango senza fiato quando una sua mano si stringe attorno al mio collo. Una fiamma di Ares lo colpisce in pieno mentre Ade lo spinge via. 

"non toccarla" urla Ares "mai" ringhia avvicinandosi al padre. 
Zeus colpisce Ares con una saetta, una fitta colpisce il mio petto ed urlo dal dolore insieme ad Ares.
"non colpirlo" urla Ade mentre io mi dimeno a terra per il forte dolore. 
Ares si avvicina "tutto bene?" 
"hai visto?" urla Rilan "la sua anima è legata alla tua più di quanto pensi, se avessi deciso di spezzare il legame lei sarebbe morta. "
Ares mi guarda negli occhi, ma distolgo lo sguardo cercando di alzarmi. 
"non dovrà mai saperlo nessuno, potrebbe essere un grave problema in battaglia" Ade mi aiuta ad alzarmi "state attenti, e tu prova solo a farle del male e ti uccido. State attenti, la tua anima smetterà di sentire tutto il suo dolore tra qualche giorno, quando starete meglio voi due e vi sarete abituati al convivere" 
Annuisco, Ares a verso la macchina, io saluto Poseidone il quale sorride. 
"passa a prendere le cose dopo, Ares dovrà venire da me" parla Ade. Annuisco di nuovo, poi salgo in macchina seguita da Rilan. 

Sarà un vero problema questo. 

Eh va bene, oggi è il mio super compleanno in quarantena! Tanti auguri a me! 

ARES - quando un Dio cade dall'OlimpoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora