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Mi alzo dal letto sbadigliando e stiracchiandomi le braccia. 
Sono passate due settimane dall'incontro con Afrodite. Wendy continua a fare domande insistenti, vorrebbe sapere di piú ed io so bene che é cosí, ma non le racconterò nulla, lo faccio per il suo bene. 
Sta sera ci sarà la sua festa di compleanno, indosserò un semplice vestito verde acqua fino a metà coscia. 
"Ehi Lilith" Dante entra nella mia camera "come sto?" Indossa uno smoking nero, i capelli sono tirati indietro con il gel, i denti splendono tra le labbra sottili. 
"stai benissimo, Dante" gli sistemo la giacca sulle spalle. Poi gli bacio appena la guancia. Dante è sempre stato come un fratello per me, mia mamma lo prese sotto custodia dopo la morte dei suoi genitori, ma lui non parla di loro, mai. 
Questa sera farà da accompagnatore a Wendy, gliel'ha chiesto lei dato che sarà una festa a tema Hollywood. 
"ci vediamo lì" mi abbraccia velocemente poi scappa via. 
Mi faccio la doccia, sistemo i miei capelli appuntandoli ai lati, mi trucco appena in modo elegante, poi indosso un vestito color verde acqua fino a metà coscia. Infilo i sandali con il tacco dorati e nel borsone dove ci sono i regali di Wendy infilo anche le converse bianche., non sopporto i tacchi. 
Afferro il necessario per la serata ed esco dall'appartamento, poi salgo le enormi scale del sottomondo. "Lilith" una donna con una maschera è davanti a me "devi prestare attenzione" 
"certo, Ade, come sempre" 
"non sto scherzando, Lilith e non è neanche un'ordine questa volta, ma sono preoccupato" mi segue mentre continuo a salire le scale. 
"per cosa? Devo portarti quell'idiota di un Dio giusto?" mi giro di scatto "lo farò sta sera" indico la porta con un gesto della mano. 
"cos'è quella?" indica la fiamma. Ade si trasforma in un uomo, la barba appena pronunciata, i capelli neri come gli occhi, è senza la maschera. 
"l'hai colorata tu, dopo che ho incontrato Morgana la mia metà d'anima" guardo come lui il mio polso. 
"chi è Morgana?" domanda prendendomi la mano. 
"la mia metà d'anima, Ade, quella che hanno tutti" 
"non è lei" urla "cosa hai combinato Lilith" urla disperato. Gli inferi tremano sotto i nostri piedi, tutti urlano di dolore. "Non è lei la tua metà d'anima!" 
"Abbiamo un'infiltrata" urla girandosi, poi afferra la mia mano e chiude gli occhi, sento una scarica di energia.
"cosa stai facendo?" ritraggo la mano. 
"sto passando l'immagine di questa Morgana a tutti" si allontana "vai alla festa della tua amica, stanno andando anche i lupi mannari, sta attenta Lilith, so quello che ti hanno fatto e me la pagheranno tutti per questo, tutti" urla. 

Esco dagli inferi e corro per la strada. 
"sali in macchina, Lilith" la macchina di Dante si ferma accanto a me. Salgo e sfreccia verso la festa mentre gli spiego quello che è appena successo. 
"lo so cos'è successo, Ade ha condiviso la sua figura dichiarandola una nemica da portare a lui"
"mi dispiace non averti dato retta, Dante" sospiro. 
"lascia stare, cambia le scarpe, avremo ospiti sta sera" indica i mie sandali, sapevo di aver fatto bene a portarmi le scarpe in caso di emergenza. Guardo la fiamma sul polso la quale torna con solo i contorni neri.
"è tornata vuota" sussurra, Dante appoggia una mano sul mio ginocchio e mi sorride appena. 
"la troverai anche tu, Lilith, hai tempo" 
Scendiamo dalla macchina ed entriamo nella villa di Wendy la quale è addobbata con i colori del rosso e dell'oro. 
"amica" mi abbraccia Wendy "come stai?" sorride. 
"tanti auguri, Wendy" la stringo a me. 
"tutto bene, Lilith?" mi domanda ridacchiando. 
"sì andiamo a festeggiare" la tiro per il polso e la porto in pista a ballare. 
Uno sguardo brucia sulla mia schiena, il vestito lascia questa scoperta fino a metà schiena. 
"Buon compleanno" Ares abbraccia velocemente Wendy la quale rimane sorpresa. 
"ciao, Lilith" ammicca.

Idiota.

"principessa" urla Rilan che mi abbraccia, poi abbraccia Wendy la quale ridacchia. Ci ha sempre visto come coppia. 
"Abbiamo un'emergenza" una voce profonda sussurra al mio orecchio, mi giro sbattendo contro il petto di Ares fasciato da una camicia  bianca, i primi bottoni aperti, un sorriso malizioso sulle labbra. 
"cosa vuoi?" ringhio. 
"oh andiamo, prima mi fissi sbavando poi fai la difficile" alza gli occhi ridacchiando. Ci separano almeno venti centimetri, così è costretto ad abbassare la testa per parlarmi ed io ad alzarla. 
"vai da Afrodite, può aiutarti lei, non credi?" incrocio le braccia al petto. La scollatura del vestito è abbastanza profonda, i suoi occhi cadono sulla questa. 
"i miei occhi sono più in alto, idiota" sbuffo. 
"ci sono i lupi mannari" Dante si avvicina appoggiando una mano sulla mia spalla. 
"stammi vicino, Lilith" Ares afferra un mio polso e mi sposta dietro la sua schiena dove tremo dalla paura. 
Ho tolto il tutore ieri, la spalla alle volte mi fa male, le cicatrici sono ancora visibile e credo lo saranno per molto. 
"posso esservi utile?" domanda Wendy al gruppo capitanato da Morgana. 
"sì, spostati" ringhia uno di loro. 
"Dante" lo chiamo appena "porta via Wendy" 
"non posso lasciarvi ora" scuote la testa "Ares non ce la farebbe" 
"sono il Dio della guerra, l'hai scordato?" gonfia il petto lui. 
"bene, allora vado" si allontana, prende Wendy e si allontana. 
Passo accanto ad Ares e mi faccio avanti, verso Morgana, nel frattempo creo il legame con Ade. 

"cosa succede?" mi domanda il Dio degli inferi "l'hai trovata?" 
Gli faccio vedere dove siamo e la strada per poterci arrivare. 
"manderò qualcuno, aspettate lì"
"cosa volete?" domando a Morgana. 
"quello che ci spetta" si fa avanti incrociando le braccia al petto, uno di loro si avvicina a me. 

"questa è una bambolina, non ci credo che è una demone" ride con il suo fetido alito da cane. 
"non toccarla, ci scateniamo contro anche Zeus e Ade ti troverebbe subito" lo ferma Morgana. Le persone attorno a noi iniziano a parlottare tra di loro. 
La porta di ingresso viene aperta di scatto, alcuni demoni immobilizzano i lupi, i quali sono fermi da un'incantesimo di Rilan. Vengono portati via dai demoni mentre ululano e si dimenano, ma grazie all'incantesimo non possono trasformarsi. 
"meglio andare, prima che arrivino altri di loro" Ares mi è di nuovo accanto. Annuisco velocemente, Rilan con un gesto della mano cancella la memoria ai ragazzi attorno a noi, poi ci segue fino alla macchina di Ares. 
"e questa?" domando salendo nei sedili posteriori. 
"devo comportarmi da umano, no?" ridacchia " mi hanno anche preso nella squadra di football" 
"e come sapresti giocarci?" lo guardo attraverso lo specchietto retrovisore mentre lui guida. 
"l'olimpo non è tanto diverso dalla terra, anche noi giochiamo a football, basket e tutte quelle stronzate, è come la terra, ma al posto degli umani ci sono gli angeli" spiega mentre guida.               
"e la patente?" domanda Rilan "hai quella divina? no perché se ti fermano mi viene d ridere eh, io mi metto a ridere, poi vorrei vedere cosa gli dici" guarda Ares il quale ridacchia "io non riderei fossi in te" scuote la testa lo stregone "sono Ares il Dio della guerra! Dovete farmi passare!" lo scimmiotta. 
"senti stregone dei miei stivali" 
"dai dillo, sono il Dio della guerra e bla bla bla" agita la mano prendendolo in giro. 
Scoppio a ridere osservando come Ares stringere il volante. 
"secondo me sull'Olimpo nessuno lo prende in giro" dico "i tuoi amici non ti prendono mai in giro?" 
"io non ho amici" accosta e scende dalla macchina sbattendo lo sportello. 

Cosa diavolo è appena successo. 


Come sempre non so cosa scrivere dato che è quasi l'1 e 30, comunque ci tengo a ringraziarvi per essere arrivati già a questo punto della storia e volevo scrivere due parole: 
Il genere della storia, quindi un fantasy misto ad un romantico, è la prima volta che lo tratto, ho sempre preferito rimanere fissa sui miei ideali di romanticismo sulla terra e non dell'altro mondo, ma dato che mi sono appassionata ad Ares, appunto il Dio della guerra, ho deciso di scrivere qualcosa su di lui per rendergli omaggio. Per chi mi conosce sa che amo andare fuori dal comune e che non amo rimanere nella norma, quindi questa volta ho affrontato un tema che quasi nessuno ha mai trattato: Ares è il Dio della guerra nella mitologia Greca, non sentiamo mai parlare di lui se non in qualità di antagonista e persona spregevole. Ares è come se fosse stato la pecora nera della famiglia, quello sempre incazzato con tutti, che non sa sfogare la sua rabbia, ci hanno sempre parlato della mitologia Greca già a partire dalle elementari, siamo passati dalla vita di Zeus per quella di Afrodite fino a quella di Efesto o quella di Ade, ma mai nessuno ha parlato di Ares, esistono anche poche cose su di lui su internet, si parla di lui in wonder woman dove anche questa volta è l'antagonista e tutti lo odiano, ma diamine! Ma cosa vi ha fatto?! Così io con la mia mente malata e qualche ricerca ho deciso di raccontarvi di lui, di come secondo me anche la più spregevole delle persone possa cambiare in meglio. Io non so cosa ho creato, se questo "libro" vi possia piacere, vi sta piacendo o vi fa altamente cagare, ma siete qui comunque per curiosità, a prescindere da ogni cosa ci tengo a ringraziarvi perchè dedicate un po' del vostro tempo anche a me. 
E niente, m'è uscita così bene che ora l'aggiungo alla descrizione. 
Buona notte! Buona giornata! Buona vita! 
Come sempre: vi voglio bene, spero di riuscirvi a distrarre da questo periodo e a divertervi







ARES - quando un Dio cade dall'OlimpoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora