ovviamente scherzavo
L'aria attorno a noi si fa pesante, Lilith è stesa a terra inerme, quasi pietrificata, Wendy sta piangendo, Dante continua ad accarezzarle i capelli, mentre io continuo a camminare passandomi una mano tra i capelli.
"cosa ho fatto" sussurro, quasi disperato, non ci voglio credere.
"Ares" tuona una voce dietro di me, mi blocco sul posto, quasi spaventato a girarmi.
Forse non lo farò mai, se dovessi scappare? Magari posso scappare, sì okay scappo.
Faccio un passo avanti, ma il suo ringhio mi fa immobilizzare di nuovo.
"Ares" urla.
Quando mi giro lui è davanti a me, le sue dimensioni si sono triplicate, le fiamme lo circondano.
"Zio" quasi sussurro.
Sono il Dio della guerra, non dovrei avere paura.
"che cos'hai fatto?" urla lui, le fiamme mi circondano.
"zio, non volevo" metto le mani davanti a me, quasi cercando di proteggermi "davvero"
"dovrei crederti? E' quello che aspettavi, tu volevi ucciderla sin dall'inizio" urla lui.
"te lo giuro, te lo giuro" urlo io, le mie mani si infuocano.
"Ares" ora compare anche mio padre, il cielo è nero come la pece, saette vengono scagliate, Ermes ripara Wendy portandola sotto il piccolo porticato della casa, Dante osserva la scena quasi compiaciuto, d'altronde qualsiasi cosa mi faranno lui sarà compiaciuto: ho ucciso la sua migliore amica.
"padre" lo osservo avvicinarsi.
"cos'hai fatto?" la sua voce è roca, quasi spaventosa.
"non ho fatto nulla" mi difendo.
"come hai il coraggio di dire che non hai fatto nulla" urla Dante passandosi le mani tra i capelli.
"stai zitto" urlo verso di lui, il mio sguardo cade oltre di lui, su Lilith.
E' ferma a terra, mi tremano le gambe a guardarla.
"Ares" mi chiama mio padre "l'hai uccisa" sussurra. A quel punto è come se il tempo si fosse fermato. Mi manca l'aria, un dolore lancinante arriva al petto, le gambe tremano, cerco come un appoggio, ma cado in ginocchio.
"la porto con me" Ade si avvicina a Lilith dopo esser tornato nelle dimensioni umane.
"no" urlo.
"Ares" Zeus schiocca le dita, vengo portato sull'Olimpo, la stanza del trono è piena di persone, ma un urlo di mio padre fa scappare tutti.
"ora mi spieghi cos'è successo" si va a sedere sul suo trono, incrocia l braccia al petto ed aspetta sia io a parlare. Inizio a camminare per la stanza non credendo ancora a quello che è successo, quasi fossi un'estraneo, il mio cuore è più leggero.
"non lo so, non so cosa sia successo" mi passo una mano tra i capelli.
"Ares, credo tu non abbia capito la gravità della situazione" si fa avanti.
"Lilith è morta, l'hai uccisa, hai ucciso un essere del sottomondo con metà sangue angelico, probabilmente una persona rara, di cuore, d'aspetto, di tutto" mi dice in modo calmo "tutto" urla, un tuono fa tremare tutto all'interno della sala, se non l'Olimpo intero.
"noi" inizio, mi passo un mano tra i capelli. Noi? Quale noi? Non è mai esistito un noi, è sempre stato un te e me, un lei e me, un Lilith e Ares, mai un noi.
"io e lei" inizio di nuovo "abbiamo discusso, ma nulla di che, abbiamo discusso anche altre volte" alzo le spalle "solo che mi ha fatto arrabbiare, ha detto che non siamo metà d'anima anche se le nostre fiamme erano colorate" mi agito "così dopo che lei ha quasi avuto paura di me" Sospiro "ha avuto paura di me! ti rendi conto?!" urlo "Lilith non ha mai avuto paura di me"
"dimmi cos'è successo, Ares"
"lei mi ha detto di andarmene, io lei ho detto di non cercarmi più" sussurro.
"ecco, bene" si alza "Ho sempre saputo, fin dalla nascita, che tu non saresti stato capace di avere una metà d'anima, ma ho cercato di auto convincermi che non fosse così. Tu sei sempre stato irresponsabile, sempre" urla l'ultima parola "e non venirmi a dire che sei il Dio della guerra e quelle stronzate lì. Lilith era pronta ad accoglierti nella sua vita, Ares! Ma tu, come sempre, hai rovinato tutto!"
"io..." inizio, ma in realtà non so neanche cosa dire.
"tu niente!" urla lui "tu sei un'irresponsabile ecco cosa! Sai quante persone soffriranno? Lo sai?"
"a me fa solo bene, è ovvio che per me non sia un problema" incrocio le braccia al petto. La sua mano colpisce la mia guancia.
"hai prima rubato la ragazza a tu fratello, hai lasciato Afrodite, hai fatto soffrire Lilith, l'hai abbandonata, l'hai uccisa. L'hai uccisa. Io non ne andrei fiero Ares, io mi sentirei malissimo" ringhia vicino al mio volto.
"voi non avete capito, nessuno ha capito" ringhio a mia volta "io, io" batto la mano sul mio petto "sono il Dio della guerra, dell'odio e della sete di sangue. Che tu lo voglia o meno, sono così"
"non puoi andarne fiero" scuote la testa.
"invece sì, come tu vai fiero dei tuoi poteri e del tradire la mamma, tu ne vai fiero"
"smettila" urla "sparisci" urla ancora.
"lo vedi? Risolvi sempre e solo in questo modo, cacciami, tanto non t'interessa nulla di me"
"Ares" sussurra, cammina avanti ed indietro "se a me non fosse interessato nulla di te, non ti avrei messo accanto Lilith. Lilith era la persona perfetta per te, sorrideva sempre e riusciva a farti sorridere anche a te, lo vedevo. Non aveva paura di te e riusciva a teneri testa, come nessuno a mai fatto. Lo vedevo, vi seguivo sempre, ho visto il suo guardo cambiare verso di te d ho visto la prima volta che vi siete visti come ti ha guardato, ho visto lo sguardo disprezzante verso di te cambiare, fino a diventare quasi lo sguardo di una persona innamorata, ho visto crescerle il sorriso quando tu la guardavi con un po' più d'interesse e l'ho vista preoccupata per te quando ti facevi del male o ti arrabbiavi. Ho visto come riusciva a farti cambiare umore anche con solo uno sguardo., o quando ti dedicava un momento della sua giornata Ho visto quanto fosse una ragazza buona anche se una demone e mi pento per averli cacciati dall'Olimpo. Hai sbagliato Ares ma non dire che non m'interessa nulla di te, altrimenti non ti avrei legato a lei. Ora va via. Non cercare più Ade, altrimenti se ti uccide ha ragione"
Esce dalla stanza del trono e se ne va per il corridoio mentre la sua mano tortura i suoi capelli.
Ed io rimango fermo.
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ARES - quando un Dio cade dall'Olimpo
ChickLitAres nella mitologia Greca era il Dio della guerra, della distruzzione e dell'odio. Era affascinante, ma odiato da tutti, l'unica persona che gli era a cuore era Afrodite, Dea della bellezza. Ares viene considerato l'artefice dello sterminio delle...