10

562 23 0
                                    

Qualcuno mi stringe tra le sue braccia, sento Dante urlare, Wendy è impaurita. 
"lasciami, idiota!" urlo dimenandomi. 
"l'ho presa"urla girandomi verso il gruppo. 
Gli occhi di Ares diventano neri come la pece, le sue mani emanano scintille, si avvicina e quando uno di loro prova a fermarlo una fiamma potente esce dalla sua mano colpendo questo e spedendolo lontano da noi inerme a terra. Schiocco le dita e lancio la palla verso un vampiro che arrivava alle spalle di Ares, anche lui viene spedito lontano. Mentre il vampiro che mi tiene stretta a se trema dalla paura. Ares si avvicina, afferra un mio braccio e mi tira verso di lui senza mai staccare lo sguardo dal vampiro, un altro si avvicina, ma fa la fine di quello prima. 
"arrivederci" Ares si allontana portando anche me ed a ruota i miei amici. 
"idioti" borbotta Wendy. 
Saliamo in macchina di Ares, verremo dopo a prendere la macchina di Dante. 
"dovete stare attenti" dallo specchietto retrovisore guarda me, Dante e Wendy che siamo seduti nei sedili posteriori.
"io non credevo ci stessero seguendo" interviene Dante.
"ormai è passato, ma state attenti" questa volta a parare a Rilan. 
"Ares" sussurro io "Ade vuole parlarti"
"cosa?" urla Wendy "anch'io voglio parlare ad Ade, sai che figo!" esclama lei "e cosa vuole dirgli? dai diccelo! ti prego!" 
Scoppio a ridere e poi scuto la testa "se tu dovessi entrare nel sottomondo il tuo corpo si squaglierebbe riducendosi il una poltiglia" le spiego.
"che schifo! Potevi risparmiarti i dettagli" 
"l'hai voluto tu" alzo gli occhi al cielo.
"ci verrò a parlare sta sera" m risponde Ares, poi si parcheggia davanti al fast food. 
Scendiamo dalla macchina, ma la mano di Ares mi blocca prima che possa continuare a camminare ed entrare nel locale. 
"cosa vuole quel coglione?" mi domanda incrociando le braccia al petto. 
"non lo so, Ares" alzo le spalle con fare indifferente.

Entriamo nel locale e prendiamo posto ad un tavolo, ordiniamo da mangiare che ci viene portato dopo alcuni minuti. 
"dove ti lascio, Rilan?" domanda Ares mentre saliamo in macchina. 
"accompagna Wendy ed io scendo lì, creo un portale e torno a casa" risponde lui. 
"vengo con voi, così posso parlare con questo fantomatico Ade" mi dice poi. 
Lascia Wendy davanti la sua villa, Rilan scende dopo averci salutato. 
"devo andare a prendere la macchina davanti la scuola" gli ricorda Dante mentre io passo sul sedile del passeggero. 
Ares annuisce soltanto, lasciamo così Dante ed inizio ad andare verso l'inferno. 
"oh andiamo!" esclama lui quando scendiamo dalla macchina e davanti a noi si presenta la piccola casetta. 
"doveva pur nascondersi, non credo passi inosservato" alzo le spalle. 
"andiamo" sospira, apre la porta e l'enorme gradinata si presenta davanti a noi. 
"forza! scendi!" lo incito. Inizia a scendere i gradini, fino al corridoio con la seconda porta, quella dell'inferno. Apre la porta e davanti gli si presenta il mio mondo. 
"benvenuto nella mia casa" sospiro "Ade" lo chiamo camminando verso l'enorme castello dove vive. 
"stai bene?" domando ad Ares. 
"sì, la mia aurea angelica ne soffre, ma poco" alza le spalle "ormai è quasi inesistente" 
Entriamo nell'enorme castello ed Ade è davanti a noi. 

"Nipote!" esclama. Aspetta, cosa? "Lilith, Ares è mio nipote" si avvicina a me, figlio di Zeus, mio fratello. Zeus cacciò anche me dall'Olimpo, caro nipotino, quindi capisco come ti senti ora. I tre cacciati dall'Olimpo finalmente sono riuniti!" esclama, poi ci abbraccia, ma sia io che Ares ci allontaniamo subito. 
"cosa sta a significare?" domanda Ares corrugando la fronte. 
"Lilith te l'ha detto che è stata cacciata dall'Olimpo, giusto?" Ares annuisce allo zio. 
"perché non mostri la tua fiamma, Ares?" domanda di nuovo Ade verso il Dio. 
Ares si solleva la maglietta, sul fianco, sopra l'inizio dei pantaloni ha una fiamma, uguale alla mia. 
"ti presentp la tua metà d'anima, Lilith" Ade mi cinge le spalle con un braccio "l'hai trovata" 
"perché non me l'avete detto" urlo ad entrambi, perché me lo avete nascosto" una lacrima scivola sulla mia guancia mentre la mia fiamma si colora come la sua, ma mi allontano, indietreggio, fino a toccare con le spalle la porta d'uscita. Inizio a correre. 

Ogni demone è perso se non trova la sua metà d'anima, ogni demone non ha senso e modo di vivere senza ad essa. Io per ben tre settimane ce l'avevo accanto, ma ho creduto fosse un'altra persona e nessuno me l'ha detto, nessuno ha detto a me che la mia metà d'anima è un Dio. 
Un Dio arrogante, presuntuoso e antipatico, lo stupido Dio della guerra. 
"Lilith" mi chiama Ares seguendomi "fermati, non ti inseguirò te lo dico eh" mi urla dietro. 
"tu lo sapevi, l'hai vista la mia fiamma, lo sapevi" urlo piangendo. 
"ho giurato di non avere una metà d'anima, io sono innamorato di Afrodite, non posso avere una metà d'anima" urla alle mie spalle "e tantomeno non poso avere una demone come metà d'anima!" 
"sei un'idiota, ti odio" urlo allontanandomi, "non mi cercare mai più, torna dalla tua stupida Dea da quattro soldi"
"non parlare così di lei" mi scaglia cpntro una fiamma, che questa volta non schivo, mi prende dal collo e mi solleva attaccandomi al muro del castello "Afrodite è migliore di te, e tu non hai il diritto di parlarle così" la fiamma nei suoi occhi si fa viva, ora prende quasi tutto l'occhio ed io tremo dalla paura mentre mi manca il fiato. Mi sbatte contro il muro e poi mi lascia facendomi crollare a terra in un pianto disperato. 
"dovevo farti uccidere adesso che ne avevo l'occasione e non poi dovermi sporcare io le mani." ringhia a poco dal mio viso. 
Schiocco le dita ed una mia palla di fuoco lo colpisce in pieno, facendolo allontanare da me. 
"Lilith" Dante corre verso di me "stai bene?" mi domanda. Annuisco appena non avendo forze per poterlo fare. 
"andiamo a casa" mi solleva, di Ares non c'è più neanche l'ombra. 
"cosa ti ha fatto?" mi domanda il mio migliore amico aiutandomi a sdraiarmi sul letto. 
"non ne voglio parlare" sussurro. 
"buonanotte, piccola Lilith" mi bacia la testa e se ne va lasciandomi fissare la mia fiamma ora colorata con colori vivi. 

Cosa ti ho fatto di male?

ARES - quando un Dio cade dall'OlimpoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora