Ares' pov
Che cazzo ho fatto.
"complimenti davvero" Ermes applaude dalla porta della stanza, m guarda in modo gaciale. Solo due persone non hanno paura di me e continuano a sfidarmi: Ermes e Lilith. Ad una ho appena gridato che sarebbe meglio se morisse.
"ti muovi? Vai a cercarla broccolo" urla Ermes. Afferro velocemente le chiavi della macchina e corro fuori salendo su essa.
Sfreccio veloce in direzione dell'inferno e la vedo mentre corre piangendo. Accosto senza preoccuparmi di spegnere la macchina corro verso di lei. Quando sono a poco la giro di scatto e la stringo tra le mie braccia. "mi dispiace" sussurro.
"sei un coglione" singhiozza lasciandosi andare tra le mie braccia, la sorreggo e la prendo tra le braccia sollevandola. "torniamo a casa" le sussurro baciandole la testa e tornando così a casa.
"sei un coglione" mi urla lei una volta nel salone "un vero coglione" si avvicina puntandomi contro un dito.
"ti do perfettamente ragione" ride Javier seduto sull'isola della cucina.
"te l'ho detto, mi dispiace" alzo le mani quasi ridacchiando mentre la guardo avvicinarsi, ci separano almeno venti centimetri in altezza.
La sua mano si scaglia contro la mia guancia facendomi girare di scatto la testa.
Ermes scoppia a ridere, nella stanza si sente solo lui."prova ad incazzarti e questa volta m'incazzo io, se sei vivo è solo perché sono una brava persona" mi punta ancora un dito contro "ora muoviti" va in camera e ne riesce con il suo zaino poi esce dalla stanza e va verso la macchina.
Rimango allibito, fermo nella stanza.
"è stato proprio forte" ride ancora Ermes.
"'sta zitto" esco dalla casa seguito da lui, saliamo in macchina, passiamo a prendere Wendy e poi andiamo al mare. Ma lì, appoggiato ad una macchina rossa c'è Efesto.
Osservo Lilith andargli in contro, lui le afferra i fianchi e la bacia. Bene.Arriviamo in un punto che le ragazze credono fattibile dove mettere le nostre cose, così mi spoglio e senza dar conto a nessuno mi tuffo in acqua. Sento diversi occhi su di me quando esco da questa, sorrido andando verso il resto del gruppo e lì mi viene in mente la vendetta perefetta per lo scherzo che mi fece Lilith. Lei è sdraiata a prendere il sole, è davvero dimagrita molto, forse troppo. L'afferro come una sposa mentre lei ride ed urla, mi dirigo verso l'acqua.
"Ares" urla aggrappandosi al mio collo "lasciami!"
"questa è solo la vendetta ad uno dei tuoi scherzi" le sussurro, poi una volta raggiunto un posto abbastanza alto la lascio cadere in acqua.
"ritieniti morto" urla lei quando riemerge.
"che paura" rido.
"stronzo" esce dall'acqua.Lilith's pov
Osservo di nuovo il mio corpo allo specchio, siamo tornati a casa, sta sera si fermeranno tutti a mangiare qui, Dante compreso. Mentre Efesto arriverà dopo cena.
Esco dal bagno avvolta nell'asciugamano e vado in camera doe trovo Ares sdraiato sul letto.
Entro nella cabina armadio e chiudo la porta di essa, mi vesto velocemente, poi esco anche da lì.
"Mi dispiace davvero per oggi" sussurra Ares, è in piedi, davanti la porta.
"okay" alzo le spalle.
"dico davvero"
"scusa Ares, ma sto insieme ad Efesto ora" cerco di spostarlo "quindi non m'interessa del tuo pensiero"
"non t'interessa del mio pensiero?" ride lui immobilizzandomi contro la parete com'è ormai suo solito fare.
"no! Hai capito bene" gli urlo contro.
"perché stai con lui?" domanda sussurrando a poco dalle mie labbra.
"perché mi piace, Ares" le mie mani vanno a finire sul suo petto coperto dalla maglietta bianca.
"non ci credo" sposta una ciocca di capelli dietro il mio orecchio.
"smettila" sussurro.
"di fare cosa?" ridacchia.
"di andare via, smettila" appoggio la mia testa sulla sua spalla e sospiro.
"lo sai che il mio mondo non è questo, Lilith"
"sto male, Ares" mi accoccolo sul suo petto mentre lui stringe i pugni. "perché stai male?" mi domanda appoggiando di nuovo le mani sul muro.
"credo che la mia anima si sia legata troppo alla tua" stringo la sua maglietta nella mano.
"non puoi, Lilith"
"facile a dirsi" ridacchio mentre lui si stacca da me e si china per arrivare alla mia altezza.Le sue labbra si appoggiano delicatamente sul mio collo, mentre inclino questo per lasciargli più spazio e stringo la sua maglietta tra i pugni. Lo sento fermarsi più tempo su un punto ben preciso, mentre un sospiro lascia le mie labbra. Lui è chino su di me, afferra i miei fianchi e mi avvicina di più a lui.
"sei bellissima" sussurra al mio orecchio mentre il mio cuore ha un sobbalzo.
"giura di rimanere qui con me" sussurro prendendogli la testa con le mani.
"e tu giura che ti farai aiutare a rimettere su peso" mi guarda le labbra.
"lo giuro" sussurro.
"ragazzi" qualcuno bussa alla porta "tutto bene, siete vivi?"
Ares ridacchia tornando a baciarmi il collo, io annuisco "non ti vedono" ridacchia il Dio davanti a me.
"sì! Ora arriviamo" dico io.
"bene, ora vediamo cosa dice quel coglione di mio fratello" Ares sorride, ma non capisco, fino a che non vado davanti il piccolo specchio in camera. Una chiazza viola è sul mio collo,"Ares!" urlo "ma sei matto?" appena tocco la chiazza ho un sussulto.
"ti odio" punto un dito contro di lui che ridacchia.
"come no" alza gli occhi al cielo, si avvicina, ma io indietreggio.
"lasciami stare" apro la porta della stanza. Javier mi guarda e corruga la fronte.
La porta bussa, la vado ad aprire lasciando entrare Efesto "ho fatto prima" mi bacia le labbra. Ares è appoggiato con una spalla al muro del salone, il fratello lo saluta e lui ricambia con un solo gesto della testa.
Ci sediamo sul divano aspettando l'arrivo delle pizze, mentre tutti chiacchierano io lancio sguardi di fuoco ad Ares e cerco di nascondere il succhiotto che ho sul collo.
"idiota" gli mimo con le labbra dopo che lui mi ha lanciato un bacio. Scoppia a ridere mentre suona il campanello, così scappo prima che qualcuno possa fare domande. Mangiamo le nostre pizze in totale silenzio, ogni tanto Dante racconta dei suoi nuovi incarichi nel sottomondo.
"Lilith, cos'hai sul collo?" mi domanda Efesto.
"cosa? No, nulla, mi sono scottata" mento spudoratamente sperando che lui ci creda.
STAI LEGGENDO
ARES - quando un Dio cade dall'Olimpo
ChickLitAres nella mitologia Greca era il Dio della guerra, della distruzzione e dell'odio. Era affascinante, ma odiato da tutti, l'unica persona che gli era a cuore era Afrodite, Dea della bellezza. Ares viene considerato l'artefice dello sterminio delle...