11

534 21 0
                                    

Apro gli occhi di scatto, sono le otto del mattino. 
"E' tardi" urlo alzandomi dal mio letto. Mi vesto velocemente con un jeans nero, una maglietta bianca ed una felpa nera. Indosso le solite all star ed esco dalla stanza mentre tento di legarmi i capelli in una crocchia. 
"Dante" urlo dietro la sua porta bussando "ti prego dammi un passaggio, è tardissimo" urlo ancora. 
"cosa urli?" domanda, è alle mie spalli "ti accompagno, muoviti" 
Prendo lo zaino e corriamo fuori, saliamo nella sua macchina, pochi minuti dopo mi lascia davanti la mia scuola, corro verso la classe, ma il professore non c'è, sospiro sedendomi al banco che occupo di solito in questa lezione, appoggio la testa e torno nel mondo dei sogni. 

La campanella suona provocando un rumore assordante, mi dirigo verso la mensa, ma qualcuno mi viene addosso facendomi sbattere contro il muro. 
"cazzo" mi lamento toccandomi la spalla:
"non si dicono le parolacce, bambina" un ragazzo è al mio fianco, non è alto come Ares, forse mi supera di appena alcuni centimetri. 
"bambina lo dici a tua sorella, coglione" lo spingo allontanandolo.
"oh andiamo! Sono sicuro lo sia anche tu un po' bambina. Bei capelli" tocca una ciocca uscita dalla crocchia. 
"Daniel! Non darle fastidio" la voce di una ragazza lo fa sbuffare.
"ma che vuoi? Vai da quel coglione" sospira lui allontanandosi.
"cos'è sei pure geloso? Lasciala stare" alza gli occhi al cielo lei. 
"stronza, 'fanculo" si allontana lui. 
"ciao, piacere Jade, scusa il mio amico" indica il ragazzo che si sta allontanando "non si trasforma da un po'" ridacchia.
"trasforma?" domando. 
"le ho notate le tue scintille, cos sei tu? Noi siamo licantropi" 
"io sono una demone" le tendo la mano "Lilith" me la stringe sorridendo. 
"stavi andando in mensa? siamo nuovi qui, quindi posso unirmi a te?" domanda. 
Annuisco facendole strada mentre mi racconta del suo branco. 
"loro sono i miei amici" indico i ragazzi seduti l tavolo, compreso Ares. 
"no, aspetta, tu sei Ares?" domanda indicando il Dio. 
"il solo e l'imitabile" sorride lui "ho l'onore di parlare con?" 
Sbuffo infastidita dalla sua presenza mentre mi siedo accanto a Wendy che mi domanda con lo sguardo se va tutto bene. Scuoto la testa, ma capisce subito di non approfondire l'argomento.
"Sono Jade" lei gli tende la mano "il mio branco mi ha parlato molto di te, non ti stiamo cercando, tranquillo" sorride lei. 
"Jade" il ragazzo di prima è al suo fianco "chi sono?" domanda indicandoci poi mi sorride e quindi mi sussurra all'orecchio "hai fatto colpo!" 
"io mi siedo qui, se vuoi rimanere con me chiedi a loro" Jade si gira verso di lui.
"oh andiamo, siediti!" esclama Rilan. 
Tutti i giorni, a pranzo, si infiltra nella nostra scuola portandosi il suo strano pasto. Non sa cucinare, ammettiamolo. 
"come ti chiami?" domanda Wendy.
"Daniel" dice lui sedendosi. 

Mangiamo, ma non presto attenzione a nessuno, Jade racconta le loro avventure facendo ridere i miei amici, io quando finisco mi alzo e me ne vado dalla mensa della scuola, esco dall'edificio ed inizio a camminare verso la casetta nel bosco. 
"Lilith" una voce femminile mi chiama nel bosco, alzo lo sguardo trovando Afrodite seduta su un ramo di un albero. "ciao tesoro!" scende da esso. 
Tesoro? Cosa diavolo si fuma questa donna?
"cercavi qualcosa, Afrodite?" domando continuando a camminare, lei mi segue. 
"sì, devo cancellarti la tua fiamma" mi dice, mi giro di scatto verso di lei sbarrando gli occhi. "ucciderai Ares, lo sai?" incrocio le braccia al petto.
"lui è immortale non dire cazzate" 
"un Dio cacciato dall'Olimpo perde la sua immortalità, lamentati con il tuo papino, ora devo andare" la saluto con la mano.
"Ares è mio, solo mio!" urla isterica "nessuno può rubarmelo" 
"mi dispiace, Afrodite, mi dispiace se hai pensato che io voglia rubartelo, ma non è affatto così, puoi tenertelo stretto" alzo le spalle "è tutto tuo" 
"ti conviene lasciarlo stare, inutile demone"
"sì, ora ciao eh" me ne vado lasciandola sola lì nel bosco. 

...

"cosa ti è saltato in mente?" urla Dante camminando avanti ed indietro nella mia stanza. 
"la stai facendo troppo tragica, Dante" 
"hai discusso con Afrodite ed io sarei tragico? Dopo che hai scoperto di avere metà anima legata ad un fottuto Dio, tra l'altro il Dio della guerra. Tutto questo dopo che Ade, nonché zio di questo fottuto Dio, ti ha affidato il compito di cercarlo e dopo che l'hai trovato hai scoperto che lo stanno cercando anche i vampiri e i lupi mannari e questi ti vogliono mort, e dopo che una stregona si è finta tua metà d'anima" urla il tutto disperato "ah sì, sono io quello tragico" si lancia sulla sedia ed sbuffa quasi urlando. 
"cosa ho appena sentito" mamma è sulla porta, passa in rassegna lo sguardo tra me e Dante. 
"cazzo, io me ne vado" Dante si alza.
"no! Brutto stronzo ora tu ti metti seduto e stai zitto" mi alzo e lo fermo con una palla di fuoco la quale schiva prontaneamente. 
"cosa sono queste parole! E non usare il potere!" urla mia madre. 
"Sono arrabbiata con voi che mi avete nascosto tutto, e Ade!" urla l'ultimo nome. 
Ade si presenta davanti a noi, in veste diversa come sempre. 
"dimmi Euridice" sbuffa lui "e tu fammi spazio" mi scansa sedendosi poi sul mio letto. 
"quale compito avresti affidato a mia figlia?" urla mia madre "lei deve studiare, non ha tempo per fare la caccia al tesoro di uno stupido Dio, specialmente se si tratta di Ares!" 
"oh andiamo! gliel'hai detto?" sospira Ade "è tutto finito" alza gli occhi al cielo.
"li hai legati per sempre" urla mia madre.
"non ho scelto io il loro legame, questa volta è stato mio fratello Zeus, ha detto che sono troppo simili per lasciarli divisi, tra l'altro io ho scelto il potere di Lilith e quindi il fuoco e Zeus aveva Ares con già questo potere. Quindi è stato lui a legarli, tra l'altro non ci parliamo da secoli se non millenni, quindi Euridice, mia cara Euridice, non prendertela con me, okay?" si alza in piedi, pi sparisce. 
"non ci voglio credere" ringhia mia madre, anche lei esce dalla stanza urlando il nome di Morfeo. 
"esci con me?" mi domanda Dante. "Wendy ha chiesto se andiamo al cinema" 
"scusa, ma questa volta passo, sono stanca ed ho bisogno di riposare" mi sdraio sul mio letto.
"okay, ci vediamo domani mattina" mi bacia la testa e se ne va anche lui lasciandomi in completo silenzio. 

Stupido Dio porta guai. 



fatemi sapere cosa ne pensate qui sotto nei commenti oppure in privato :)







ARES - quando un Dio cade dall'OlimpoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora