La casa è stracolma di persone, gente che balla, che si dimena, che beve, che ride.
"non perderti" mi urla Wendy cercando di superare il volume alto della musica.
Kyle Johnson era la sua cotta, almeno fin prima di mettersi con Dante. Diverse volte mi ha trascinata alle sue feste.
"ciao" Dante ci abbraccia "tutto bene?" mi domanda. Continuo a cercare con lo sguardo Ares, il quale spero di trovare da qualche parte anche perché ho un brutto presentimento, mi sento osservata, ma so che non è il suo sguardo.
"Lilith" Wendy mi tocca un braccio facendomi risvegliare dalla trance "sei sicura di stare bene? Sei pallida"
"sì, tutto bene" sorrido appena.
"venite" Dante ci scorta fino alla cucina, ma eccolo lì, appoggiato alla parete, il bicchiere rosso tra le mani, una maglietta nera, i jeans ed il continuo sguardo da superiore, da chi ne sa più di tutti. Poi i suoi occhi blu come il mare in tempesta, si spostano su di me. Li passa in rassegna su tutto il corpo, guarda le mie game nude, poi la scollatura e poi il mi viso, ma tutt'un tratto si fa cupo e scatta in avanti. Corrugo le sopracciglia non capendo, mi urla di spostarmi, ma i miei piedi sono come bloccati, vengo afferrata da dietro, Wendy si gira quando urlo ed una mano si posa sulla mia mia bocca. Ares si fa spazio tra la folla urlando qualcosa.
Mi risulta tutto ovattato, non vedo chi mi sta tenendo, le mie mani vanno a fuoco, mi dimeno il più possibile cercando di liberarmi dalla presa troppo stretta.
"ciao bambolina" poi riconosco la voce. Lo stesso lupo mannaro che quella volta nel locale ha cercato di abusare di me. Le mie mani smettono di andare a fuoco, le lacrime scivolano lente sul mio viso, tremo tra le sue luride braccia.Mentre mi guarda e sussurra parole poco caste al mio orecchio, Ares lo colpisce in pieno sul suo viso. Lascia andare la mia presa, ma rimango ferma mentre il Dio lo colpisce ripetutamente, cade a terra e continua, continua senza sosta , riducendo il suo viso in una macchia di sangue.
"Lilith" non so come le sue mani sono sul mio viso, non riesco a smettere di piangere, senza sosta.
"Lilith" Wendy è alle spalle di Ares.
"chiamate un'ambulanza" urla qualcuno indicando il corpo del lupo mannaro, ma lui si alza lentamente.
"chiama Rilan" impartisce ordini Ares "digli di muoversi, serve che cancelli la memoria qui"
"Lilith" Wendy sussurra vedendomi tremare.
"portala via" Ares si avvicina a me "ci vediamo a casa, okay?" mi bacia appena la fronte.
Ares' pov
Scrocchio le ossa delle mani, sistemo la maglietta e i capelli. Mentre guardo Lilith allontanarsi. Poi osservo la figura del lupo mannaro alzarsi, l'ho ridotto così male che non avrebbe mai le forze per potersi trasformarsi.
"sai, non so quanto bene mi conoscete voi lupi mannari" inizio osservando il verme con alle spalle altri due dei suoi "sono l'Olimpo mi conoscono bene, specialmente per la mia rabbia" mi appoggio alla parete al mio fianco, Dante è al mio fianco, in fono lo stimo quel ragazzo.
"che cazzo parli" urla uno di loro, la musica è stata tolta le persone ci guardano.
"parlo per spiegarti quello che sto per farti" lo guardo male "non amo quando le persone toccano qualcosa che mi appartiene, specialmente se quella persona è la mia metà d'anima" Assolutamente no, non smetterò di chiamare Lilith tale, la mia fiamma non si decolorata, conosco bene mio padre: nessuno può andare contro le sue decisioni.
"mettete fine a questo teatrino" parla il lupo ridotto male, i due fanno un passo avanti, ma li fermo con una mia fiamma. Le persone intorno a noi urlano quasi spaventate.
"dov'è quello stregone da quattro soldi?" mi giro verso Dante.
"sta arrivando" annuisce come per confermare.
"insomma: dov'ero rimasto?" domando voltando verso i tre. "a sì, stavo dicendo" mi avvicino a loro "sono il Dio della guerra, il Dio più arrogante tra tutti quelli nell'Olimpo, avete mai partecipato ad una lezione a scuola, giusto?" Incrocio le braccia al petto "ed avete mai sentito nominare il mio nome? Nessuno a mai parlato di me. Ai bambini non s'insegna l'odio, si insegna l'amore, ma sapete cos'è l'amore?"
"cazzo, questo si è bevuto pure il cervello" si sente pronunciare dalla schiera di persone.
"ho un concetto diverso di amore, come ce l'ha ognuno di noi" affermo, ed è quello che penso, tanto da immaginarsi Lilith tra le persone "come dicevo sono il Dio della guerra, dell'odio e della sete di sangue, almeno lì sopra mi hanno sempre identificato così, ma non si sono mai chiesti perché mi sono comportato così, perché avessi sete di vendetta. Ogni Dio ha accanto qualcuno, io non ho mai avuto qualcuno, oltre alla fantomatica Afrodite. Adesso sono riuscito a trovare qualcuno che mi accetti realmente per quello che sono, che non ha paura di me, che sorride stando al mio fianco e che mi affronta rischiando il peggio" cammino avanti ed indietro davanti a lui. C'è silenzio, nessuno parla.
"e tu" lo indico girandomi di scatto "provi a portarmela via" le mie mani vanno a fuoco, sento il sangue ribollire nelle vene, la sete di sangue, il bisogno della morte di questo essere.
"Sono il Dio della guerra, ho creato tutto questo, ho generato io l'odio nelle persone, ho generato le guerre, ho sterminato milioni di persone, ma perché nessuno mi voleva e se io non posso essere felice, non devono esserlo neanche gli altri" le mie fiamme colpiscono i tre, urla, paura nello sguardo di tutti. Le mie urla di rabbia, le fiamme sono nere, la sete di vendetta, di sangue distrugge i lupi mannari che si sgretolano al suolo. Poi alzo lo sguardo e non vorrei mai farlo, lei è lì.
Lilith è tra la folla, le mani sulla bocca, la paura nei suoi occhi, le lacrime scorrono senza sosta.
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ARES - quando un Dio cade dall'Olimpo
ChickLitAres nella mitologia Greca era il Dio della guerra, della distruzzione e dell'odio. Era affascinante, ma odiato da tutti, l'unica persona che gli era a cuore era Afrodite, Dea della bellezza. Ares viene considerato l'artefice dello sterminio delle...