38

634 16 0
                                    

E' passato esattamente un mese da quando lei se n'è andata, ad essere sincero avrei preferito andare con lei. Qui mi odiano tutti, dal primo all'ultimo. Wendy e Dante sembrano felici, hannosembre quell'irritante sorriso sulle labbra, non li sopporto. 
"che hai?" mi domanda la bionda al mio fianco. 
La gallina al mio fianco, che ho scoperto chiamarsi Lia, mi da' il tormento, peggio di una sanguisuga, sempre attaccata, non si scolla più. 
"nulla, te l'ho già detto, non devi parlarmi" mi rivolto ascoltando la lezione del professore di psicologia. 
"a me sembra tu abbia qualcosa" appoggia la testa sulla mano e mi guarda. 
"smettila" ringhio. 
"eddai" 
"sei irritante" ringhio ancora. 
Se ci fosse stata Lilith non sarebbe andata così. 
"oggi andiamo a bere un caffè insieme" mi bacia la guancia, poi torna a seguire la lezione. Filmente aggiungerei. 
"anche no" sussurro. 
"ti obbligo, così ci conosciamo" mi accarezza uun braccio. 
Alzo gli occhi al cielo, ma finalmente mi lascia stare. 

Raggiungo il bar dove l'oca in calore mi ha dato appuntamento, mi siedo al tavolo e l'aspetto. 
Osservo la porta a vetri, ma da essa non entra solol'oca, ma anche Morgana. 
"ciao" si siede al tavolo "come va?" mi domanda. 
"cosa voi?" alzo gli occhi al cielo. 
"ti trovo messo male" mi dice lei ridacchiando. 
"ripeto: cosa vuoi?" 
"ma nulla di che, volevo sapere come sta Lilith" si sistema sulla sedia. 
"sai cosa? Io non ho sentimenti, a me non interessa di nessuno, Morgana, se è morta è meglio" ringhio "sono il Dio della guerra e quindi amo quando una persona soffre o muore" 
"oh andiamo, non mentire, Dio da quattro soldi" ride lei. 
"perché dovrei mentire?" rido io a mia volta. 
"me l'ha detto come fissi le lezioni a sguardo perso" 
"ti sbagli, io sono il Dio della guerra, non potrei avere sentimenti, altrimenti le guerre come le farei?" ridacchio "Non cercarmi più" ringhio a poco dal viso della bionda.
E fin qui il discorso ha pure senso, ma pensandoci lo ero, ero così. 
Ero senza sentimenti, il più temuto, il più odiato. Mi amava solo Afrodite, Dea della bellezza, ma non per questo non avevo tutto quello che volevo. Potevo avere tutto, anche una famiglia. 
Ho ucciso Eris. 
Ho ucciso la dea che era sempre al mio fianco, per questo sono stato cacciato dall'Olimpo, nessuno mi amava come lei, nessuno. Neanche Afrodite. 
E forse ricambiavo, ricambiavo quell'amore contorto, fino all'arrivo di Lilith. 
Avevo paura di stare al suo fianco, avevo paura succedesse la stessa cosa che successe con Eris. 
Odio questo sentimento, odio amare. 
Mi alzo di scatto ed esco quasi correndo dal bar, raggiungo un parco, mi sermbra di essere a pezzi, sono distrutto e più ci penso più sto male. odio tutti, odio tutto. 
Le mie gambe tremano. 
Mi sentoosservato, la mia pelle brucia sotto questo sguardo. 
Eppure se mi guardo attorno non vedo nessuno. 
Eris e Lilith erano così simili tra di loro. Anche Eris aveva dei capelli lunghi e ricci, anche lei non aveva paura di me. 
Ruoto su me stesso alla ricerca di quello sguardo, ma nulla.
Poi vedo un ammasso di capelli ricci. 
Corro verso quella direzione, le macchine frenano di scatto mentre attraverso la strada in fretta e furia, corro, corro come non ho mai corso in vita mia. 
Le gambe tremano mentre raggiungo quel punto, ma quando giro l'angolo il vicolo è vuoto, non c'è nessuno. 
"cazzo" urlo cadendo a terra in un pianto. 
Sono diventato un rammollito o mi sono semplicemente innamorato? 

Ora me la immagino anche, mi immagino il suo profumo, i suoi capelli. 
Mi sono innamorato, ecco cosa succede ad Ares, iln Dio della guerra dopo esser caduto dall'Olimpo. 

FINE.


ARES - quando un Dio cade dall'OlimpoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora