IX chapter
Nel frattempo, all'interno del veicolo Todoroki e Kirishima stavano riordinando degli scatoloni <come mai ci avete messo così tanto?> chiese il primo facendo riferimento al tempo in cui io e il roscio eravamo da soli <tranquillo, abbiamo solo parlato> rispose con un mezzo sorriso verso il ragazzo <perché dici questo?> chiese Shoto <so che la vedi in un altro modo> <che intendi> chiese confuso < appena vi siete visti ho notato lo sguardo che vi siete scambiati, non era un'occhiata casuale> il ragazzo sembrò confuso dall'affermazione dell'amico <inoltre quando quel tipo l'ha ipnotizzata, i comandi non hanno fatto effetto quando doveva fare del male a te, e nel momento in cui le hai preso la mano è tornata normale e infine, sei l'unico che l'ha riconosciuta quando Toga ha preso le sue sembianze> spiegò <amico, c'è un legame tra voi, che tu lo voglia o no> chiarì Kirishima, Todoroki rifletté sulle sue parole, cercando, inutilmente, di trarne una soluzione razionale agli eventi accaduti. Non appena finimmo di caricare le cose, insieme a Bakugo ci dirigemmo dagli altri ragazzi, quando entrammo notai che la stanza era più grande rispetto a dove eravamo prima, mi guardai intorno e notai due letti a castello. Dopo pochi secondi entrò l'uomo di prima e guardando nella mia direzione si presentò <sono il professor Aizawa, insegnante di questi ragazzi e quando arriveremo alla scuola anche il tuo> <Hideko Aiko, piacere mio> risposi <bene, adesso riposatevi mancano circa otto ore all'arrivo, usatele per rilassarvi, dovremmo essere all' istituto per la cena> aggiunse, <finalmente una buona notizia!> esclamò Kirishima, il professore uscì dalla cabina chiudendo la porta alle sue spalle. <Io mi metto sopra!> disse di punto in bianco il roscio e si lanciò sul letto, ma fu trascinato via da Bakugo <e se mi ci volessi mettere io!> controbatté <troppo tardi!> puntualizzò Kirishima <ma non siete troppo stanchi per discutere?> chiesi affranta, l'unica cosa che volevo fare era dormire, il più possibile. <Se vuoi puoi dormire di sopra> mi disse Todoroki <sei sicuro?> chiesi <si, non mi cambia più di tanto> <grazie> risposi, salii sul letto e non appena poggiai la testa sul cuscino caddi in un profondo sonno. Arrivammo all'aeroporto e ci dirigemmo verso la scuola attraversando l città, conoscevo bene quelle vie, ci sono cresciuta correndo per queste strade, le riconosco solo perché ci passavo molto tempo con mio fratello, non so se c'erano altri bambini. Ero in fondo al gruppo, stavamo passando di fronte ad un vicolo quando <Hideko> sentii chiamarmi da quella buia stradina, conoscevo quella voce, ma non poteva essere. Continuai ad andare avanti, ma la fui chiamata di nuovo, decisi di andare a vedere, distinsi una figura in fondo e lo riconobbi. <H-Hiroshita> lo chiamai, lui mi rivolse un sorriso <sei qui? Sei veramente tu?> mi avvicinai. Ad un certo punto vidi uscire dal suo addome la parte finale di una katana e si accasciò a terra in preda al dolore. <No!> gridai con le lacrime agli occhi e le mani sulla ferita, <ti prego...ti prego non andartene di nuovo, ho bisogno di te> dissi ormai in un bagno di lacrime e sangue <credo in te> rispose prima di chiudere gli occhi <no...no...ti prego...> ripetei come un disco rotto tra un singhiozzo e l'altro, alzai la testa e vidi una figura nera dinanzi a me con in mano l'arma insanguinata <tu...ancora tu...> mi alzai e mi gettai addosso all'uomo cercando di colpirlo con tutta la forza che avevo, ma questo mi lanciò addosso al muro. <Non...ti avvicinare> dissi a denti stretti, cercai di togliergli la catana, ma il mio quirk non funzionava, <che diamin-> non finii la frase che l'uomo mi colpì sul volto spostandomi, mi rialzai ma questo mi piantò l'arma al centro dello stomaco, avvertii una fitta e caddi in un bagno di sangue <non mi scappi> disse per poi andarsene. Sentii in lontananza le voci di Todoroki, Kirishima e Bakugo <Hideko!> <Hideko per favore> <Hideko, svegliati!>.
Aprii gli occhi e vidi i volti dei ragazzi attorno a me, mi misi seduta sul letto <stavo sognando?> chiesi confusa <era solo un incubo> rispose Todoroki poggiandomi una mano sulla spalla <era così reale...> affermai. Mi toccai la guancia e la sentii umida, stavo piangendo. <Cosa è successo?> chiese Kirishima <ho visto mio fratello...e l'uomo che l'ha ucciso, cioè la sua figura> i ragazzi si guardarono, d'un tratto entrò il professore <che cosa sta succedendo?> chiese, lo guardai negli occhi <sta venendo a prendermi, non è vero?>, il professore rimase in silenzio, sapeva più di quanto diceva <preparatevi, siamo quasi arrivati> disse per poi uscire dalla stanza.
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koi no yokan
Teen FictionHideko Aiko è una quindicenne che vive ai margini della Gran Bretagna, abita in una casa di campagna con i suoi genitori, ma non è mai uscita al di fuori di quelle mura. Perché? Nasconde un segreto che la differenzia dalle altre persone o forse è qu...