prima prova

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XIII chapter

Raggiunsi il professore all'entrata <in questo terreno è simulata la città, uno per volta entreranno i tre ragazzi più forti della seconda B, l'altra sezione per hero, loro non conosco né te né il tuo quirk, usa questo a tuo vantaggio. Il tuo obbiettivo è quello di immobilizzarli e mettergli queste manette. Hai cinque minuti di pausa tra un avversario e l'altro che puoi usare per nasconderti o riprendere le forze. Sono tre livelli diversi di combattimento, io e i tuoi compagni siamo nella sala di controllo, ti terremo d'occhio se qualcosa andrà storto e saremo pronti ad intervenire, tutto chiaro?> annuì prendendo le manette, la teoria non era difficile, fermare tre ragazzi della mia età, il problema era la pratica, loro non conoscevano il mio potere, ma io non sapevo quale fosse il loro. <I tuoi compagni credono in te, hai le carte in regola> aggiunse prima di andarsene, era un complimento? Il professore senza anima ha detto che ce la posso fare? Non dovevo deludere nessuno. Stavo attraversando la strada principale, mi guardai intorno per carcere di non essere colta di sorpresa dal mio avversario. Notai una videocamera su un lampione, probabilmente era così che loro monitoravano i miei spostamenti. Vidi un ragazzo biondo avvicinarsi, era Neito, lo studente della prima B che ho incontrato oggi. Appena mi vide sgranò gli occhi <devo scontrarmi con lei?!> chiese guardando la telecamera <vedi qualcun altro?> rispose con sarcasmo Aizawa, la sua voce proveniva da qualche cassa messa non so dove, intanto mi avvicinai al biondo. <Sono un hero, non prendo a pugni una ragazza> affermò, <oh no> disse Kirishima guardando lo schermo <che succede?> chiese Kyoka. Nel frattempo mi avvicinai al ragazzo e gli tirai un pugno in pieno volto facendolo cadere a terra. <Io invece non ho problemi a colpirti> dissi mettendogli le manette. <Se l'è cercata> ammise Kirishima, Bakugo e Shoto stavano ancora fissando lo schermo increduli, la storia della "povera ragazzina indifesa" mi aveva stancato. <Dato che lo scontro è durato meno del previsto, facciamo entrare il secondo sfidante>. Davanti a me c'era la figura di un ragazzo con i capelli grigi, intorno agli occhi aveva una specie di maschera, era muscoloso e le sue spalle erano sì e no tre volte le mie. Non avrei potuto effettuare un attacco ravvicinato, non ci avrebbe messo molto a bloccarmi, prima però dovevo scoprire il suo quirk. Vediamo come reagisce. Estirpai una cassetta della posta dal terreno e gliela lanciai contro, vidi il suo corpo irrigidirsi e diventare completamente grigio, sembrava metallo, era simile a Kirishima, quindi si baserà molto sulla difesa. Una volta terminate le mie osservazioni scappai nella direzione opposta, dovevo elaborare una trappola...ferro...devo far in modo che torni nella sua forma normale, forse così avrei più possibilità di successo. Mi serviva un posto caldo o semplicemente un oggetto con una temperatura abbastanza elevata con il quale una volta venuto a contatto lo sbalzo termico lo faccia tornare umano. Vidi il ragazzo rincorrermi, non mi darà tempo per pensare troppo. Entrai in un palazzo, dovevo sbarazzarmi di lui, in quel momento, notai un estintore alla fine del corridoio, corsi verso esso, ma il ragazzo mi si presentò di fronte. <Potrai anche aver battuto quella mezza cartuccia, ma non hai speranze contro di me> disse <non sottovalutarmi in questo modo> risposi sorridendo, spalancai un armadio che si trovava lì vicino e tutti gli oggetti che erano al suo interno li feci cadere sul ragazzo. Approfittando della sua distrazione corsi raggiungendo l'estintore, ma anche lui fu pronto e mi prese una caviglia, persi l'equilibrio e caddi a terra, approfittando della situazione mi immobilizzò le braccia, ma riuscii a prendere l'estintore. Il lato positivo della telepatia è che riesco a raggiungere oggetti anche solo con la mente, ma ho un raggio di distanza limite, avvicinarmi all'estintore mi ha garantito la raggiunta dell'oggetto, lo lanciai verso il mio avversario che riuscì a bloccarlo prima di essere colpito <pensavi che fossi così stupido?> chiese <ci ho sperato> risposi e lasciai la presa facendo fuoriuscire il contenuto dell'estintore contro il ragazzo, riuscendo a ridurgli il campo visivo in un tempo sufficiente per fuggire dalla finestra. Quando avevo raggiunto l'estintore, poco prima che mi prese, tolsi la sicura, cercai di trattenere la sostanza al suo interno con la telecinesi e legai l'elastico per capelli attorno alla valvola, era più dura del previsto, specialmente quando caddi, per un attimo credetti di aver perso la presa. Continuai a correre ed entrai in quello che sembrava un laboratorio, era allestito proprio come una vera città, davanti a me avevo diverse sostanze infiammabili, non avevo molto tempo prima che mi trovasse. Una bomba molotov con auto innesco, pensai, non so se fosse sufficiente quel calore, ma adesso dovevo pensare a crearla, presi un pallone da laboratorio, lo riempii di alcool il più possibile e lo tappai con un straccio imbevuto della stessa sostanza. Per le quantità direi che l'esplosione dovrà pur provocargli un minimo di danni, adesso mi serviva un accendino, cercai per tutta la stanza e riuscii a trovarlo. Era uno di quelli ricaricabili che non serviva tenere premuto per lasciare la fiamma accesa, pochi secondi dopo fui scoperta dal ragazzo dalla finestra del laboratorio, corsi verso l'uscita, c'erano troppi prodotti infiammabili lì dentro. Salii sul tetto del palazzo e il ragazzo mi raggiunse, dovevo volare in un altro luogo, il tetto era troppo piccolo rischiavo di essere colpita anche io, il mio avversario si lanciò dal palazzo, cadendo creò un incavo nel cemento e iniziò ad inseguirmi. Spostarmi in quel modo richiedeva un uso di energie molto elevato, per questo non appena persi le tracce del ragazzo decisi di atterrare in una strada abbastanza ampia, ma non ebbi il tempo di poggiare entrambi i piedi a terra che il ragazzo spuntò dal nulla colpendomi. Mi spostai di un bel po' di metri fino a sbattere contro un distributore di benzina, la testa era indolenzita, ma la mano era la parte che faceva più male, infatti vidi che la bottiglia era in mille pezzi e mi causarono diversi graffi. Non ebbi molto tempo per elaborare che il ragazzo tornò all'attacco e cercò di colpirmi, ma ebbi la prontezza di spostarmi. Distrusse il distributore facendo fuoriuscire la benzina, cercai di analizzare la situazione e cercare una soluzione alla svelta. Quel liquido è comunque un combustibile, presi dalla tasca l'accendino, era ancora integro, nel frattempo però il mio avversario mi venne incontro cercando di colpirmi, riuscii a schivare qualche colpo e gli diedi un calcio che lo fece indietreggiare leggermente. Se scappassi, mi rincorrerebbe, dovevo rimanere lì vicina, ma allo stesso tempo non troppo, non dovevo venire a contatto con la benzina per nessun motivo, mi colpì allo stomaco facendomi cadere indietro e facendo scivolare l'accendino dalla mia tasca. Lui adesso si trovava con i piedi ancora nella benzina, dovevo colpirlo adesso, feci uno scatto verso il piccolo oggetto e lo lanciai verso i suoi piedi, ebbi il tempo sufficiente per allontanarmi di un passo che tutto il distributore prese fuoco. Dopo qualche secondo, vidi il ragazzo uscire, era ancora grigio, ma bastò qualche istante che si accasciò a terra con la sua forma umana. Subito corsi verso di lui e dopo essermi accertata che stava bene, gli misi le manette.

koi no yokanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora