XXIII chapter
Sentii la mia sveglia suonare e la spensi colpendola ripetutamente. Mi alzai svogliatamente dal materasso, andai in bagno e mi guardai allo specchio. Avevo un aspetto terribile, si notava a chilometri di distanza che non dormivo da giorni. Mi diedi una sistemata, misi la divisa e uscii dalla camera. Bussai alla porta di Kyoka ed entrai senza aspettare una sua effettiva riposta, la vidi correre a destra e sinistra per cercare la cravatta che notai sopra un tamburello. <Cercavi questa?> chiesi con l'accessorio in mano, <sei la mia salvezza> rispose la ragazza dopo averlo preso e legato al collo. Ci recammo al bar vicino la scuola, presi la mia solita colazione e rimanemmo sedute a chiacchierare <quindi oggi abbiamo due ore di arte, una di giapponese e l'ultima di matematica?> chiesi guardando l'orario <già> rispose Kyoka <almeno non saremo sottoposte alla voce di Hizashi> scherzai <di lunedì mattina sarebbe stata una punizione> affermò la ragazza. Uscimmo dal chiosco per recarci a scuola. Davanti l'entrata notammo i ragazzi, cercai di non farmi notare, ma ovviamente con scarsi risultati. <Buongiorno!> esclamò un Kirishima sorridente sventolando la mano nella nostra direzione, <vorrei tanto sapere come fa a sorridere il lunedì mattina> chiesi sarcasticamente alla ragazza al mio fianco, per mia gioia notai tra loro la figura di Shoto, ma non lo guardai nemmeno negli occhi ed entrai nella struttura alle loro spalle. Ovviamente i posti non potevano essere cambiati quindi mi ritrovai tra Todoroki e Kirishima, vidi entrare dalla porta il professor Yamada <oggi la professoressa Kayama ha dovuto accompagnare la sua classe per fare una prova> annunciò con la sua voce acuta <per questo, la sostituirò io!> esclamò con energia. Sbattei la testa sul banco...il destino si stava palesemente prendendo gioco di me. Le ore sembravano non finire, eppure quella campanella suonò, ci recammo a pranzo anche se mangiai poco e controvoglia. Quello fu solo l'inizio, anche i giorni successivi non andarono meglio. La notte continuavo a dormire poche ore, i rapporti con Shoto non migliorarono, anzi non ci rivolgevamo neanche la parola, decisi quindi di concentrarmi sullo studio. Quella settimana ebbi un test d'ingresso per ogni materia, li superai tutti con ottimi risultati, almeno qualche soddisfazione l'avevo ottenuta. Un pomeriggio mi recai a uno dei laboratori di supporto che mi aveva indicato Kirishima. Bussai alla porta e sentii un'esplosione provenire dall'interno e dalla stanza uscì una ragazza con dei capelli rosa che le arrivavano più o meno sopra le spalle, era alta sì e no quanto me, indossava degli occhiali da laboratorio. <Scusami! Qualcosa non ha funzionato a dovere> disse scherzando e rientrando nella stanza <Mei Hatsume> si presentò allungando una mano <Hideko Aiko> risposi sorridendo. <Allora, cosa ti porta da queste parti> chiese la ragazza riordinando uno scaffale dal quale caddero diversi oggetti <io...ehm...avrei bisogno di un costume per-> non finii neanche la frase che la ragazza mi trascinò oltre una porta. In quella stanza vidi un uomo chino su un tavolino, aveva i capelli grigi, un camice bianco e anche lui indossava degli occhiali da laboratorio. <Professore! Le serve un costume, posso occuparmene io?! La prego!> la ragazza sembrava più emozionata che mai, l'uomo alzò gli occhi al cielo e tirò quello che sembrava un sospiro di esasperazione. <Va bene, ma non esagerare> rispose per poi riconcentrarsi sul suo lavoro. Tornammo nella stanza di prima e iniziò a prendere le misure per il vestito. <Su cosa si basa il tuo quirk?> chiese finendo di appuntarsi le varie dimensioni <beh, principalmente telecinesi> spiegai <deve essere fortissimo!> esclamò Mei <abbastanza> risposi imbarazzata. <bene, passa domani e sarà pronto> affermò <grazie> dissi sorridendo e uscendo dalla stanza.
Era giovedì mattina, la sveglia emise quel suono insopportabile come sempre, ormai era diventata una routine. Uscii dalla camera e una volta incontrata con Kyoka ci recammo in classe. Entrò il professor Aizawa e dopo aver fatto l'appello annunciò <oggi ci recheremo in palestra per fare un allenamento assieme alla prima B>, inutile sottolineare gli sbuffi da parte del resto della classe, a quanto pare non c'era molto feeling tra le due sezioni. < Devo passare a prendere il costume> dissi a Kyoka <ti accompagno, raggiungeremo gli altri più tardi>, annuii e ci recammo al laboratorio. Bussai alla porta e sentii qualcuno dall'altra parte rispondere <avanti>, entrammo e vidi Mei assemblare quello che sembrava un piccolo razzo. <Hatsume!> la chiamai, la ragazza si girò e mi riconobbe <Hideko! Vieni ti ho preparato il costume> disse porgendomi una valigetta d'acciaio grigia con incise una H e una A d'oro <le istruzioni sono al suo interno, se ti serve qualcosa mi trovi qui!> aggiunse sorridendo, la ringraziai e uscii dalla stanza. Ci incamminammo verso la palestra chiusa, l'avevo vista una volta sola, era uno spazio molto grande, questa volta al chiuso. <Sai già com'è?> chiese Kyoka indicando la valigetta contenente il costume <non ne ho la minima idea> risposi ridendo. Entrammo nello spogliatoio e le altre si stavano già cambiando, Mina si avvicinò sorridendo <quello è il tuo costume?!> chiese entusiasta indicando il contenitore nelle mie mani <si, me l'hanno costruito giusto ieri> spiegai leggermente imbarazzata, la ragazza era vestita con un body in camoscio viola e turchese, degli stivali marroni e una mascherina bianca. Aprii la scatola e vidi il contenuto. Era un costume a due pezzi, la parte superiore era un top con uno scollo a V decorato da due strisce dorate, e il resto era tutto nero con delle macchie dorate semi-trasparenti, anche i calzoncini erano dello stesso colore con una specie di medaglia d'oro come cintura e infine degli stivali neri fin sotto le ginocchia con le stesse decorazioni del top. Ero inoltre munita di due polsiere, due fasce che si indossavano su un unico braccio e un piccolo porta armi con all'interno un kunai.
Lo indossai e dovetti ammettere che la misura era perfetta, anche se forse avrei preferito essere leggermente più coperta.
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koi no yokan
Teen FictionHideko Aiko è una quindicenne che vive ai margini della Gran Bretagna, abita in una casa di campagna con i suoi genitori, ma non è mai uscita al di fuori di quelle mura. Perché? Nasconde un segreto che la differenzia dalle altre persone o forse è qu...