spirito combattivo

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XIV chapter

<Bella mossa> si complimentò dopo aver ripreso leggermente le forze <grazie> risposi con un sorriso. <Seconda prova passata> sentii la voce di Aizawa <Tetsutetsu, vai in infermeria per un controllo> aggiunse, il ragazzo si alzò, ruppe le manette e se ne andò salutandomi con un cenno della mano. Mi sedetti a terra, ero esausta, non so per quanto avrei potuto continuare, il fiato si era dimezzato e pensare che tra meno di cinque minuti avrei dovuto affrontare un altro avversario. Presi un respiro profondo, "un ultimo sforzo" pensai, il boss finale, una volta sconfitto lui sarei passata, mi sono salvata per il rotto della cuffia contro Tetsutetsu, devo stare più attenta. <È finita la pausa, facciamo entrare adesso il terzo sfidante> sentii la voce di Aizawa da una delle casse nell'area. Vidi le porte aprirsi e un ragazzo varcare la soglia, era alto più o meno quanto Kirishima, aveva i capelli neri raccolti in una treccia e gli occhi del medesimo colore. <Non credere che io sia come Neito, non mi farò troppi problemi a colpirti> disse avvicinandosi <non credere che l'unica cosa che sappia fare sia un pugno in faccia> risposi colpendolo con un sassolino in testa, giusto per innervosirlo quanto bastava per farmi vedere il suo quirk. Le sue braccia si ricoprirono di squame e ne scagliò una nella mia direzione che riuscii a schivare a malapena, dovevo tenermi a distanza, non ci avrebbe messo molto a colpirmi, scappare voltando le spalle sarebbe stato da pazzi sconsiderati. Avrei dovuto tenerlo costantemente sott'occhio, per vincere dovevo immobilizzarlo. Estirpai un cartellone e lo usai come scudo, mi allontanai il più veloce possibile e correndo notai che il ragazzo non era molto veloce, dovevo elaborare un piano, rilascia le sue scaglie dal corpo, avranno comunque un limite, ogni quirk ha anche le sue debolezze. Devo fargli raggiungere il numero massimo di colpi, sentivo le scaglie colpire il cartello e poi il silenzio, nessun altro colpo. Credevo di averlo seminato quando sentii un bruciore alla caviglia e sentii il sangue colare lentamente. Non aveva mirato a caso, aveva deciso di colpirmi senza danni eccessivi. Dovevo stare più attenta, girai dietro un angolo e volai all'interno di un edificio passando da una finestra sul muro. Una volta dentro mi affaccia verso la strada e una volta avvistato il ragazzo cercai di attirare la sua attenzione. Dovevo stancarlo, una volta fatto sarebbe stato più semplice. Appena mi vide lanciò una scaglia nella mia direzione, ma riuscii ad abbassarmi, ne vidi altre entrare dalla finestra e poi di nuovo il nulla...era entrato. Uscii dalla finestra ed entrai nell'edificio di fronte, adesso avevo un piano, entrai in tutte le stanze e presi tutti i specchi che trovai. Li portai nella camera più spaziosa e una volta fatto uscii cercando il ragazzo. Lo vidi a pochi metri di distanza da me e con un fischio attirai la sua attenzione. Mi lanciò una delle sue armi prendendomi la manica e conficcandosi nel muro, non ci pensai due volte e strappai la stoffa correndo all'interno del palazzo, la stanza era al piano terra quindi la raggiunsi in fretta. Una volta entrato, il mio avversario si trovò circondato da specchi, mi affacciai e lui colpì quello che era il mio riflesso, avrebbe dovuto usare molte scaglie prima di rompere tutti gli specchi, dovevo solo avere pazienza. <Cos'è questo? Stai temporeggiando?> chiese, sapevo che cercava di farmi rispondere, ma rimasi in silenzio. <Non funziona questo trucchetto con me> disse rompendo uno specchio con un calcio, non ci avevo pensato, era così scontato, non avrebbe usato sempre le scaglie per romperli. <Mi aspettavo di meglio da un Aiko>, sussultai a quelle parole, ma non dovevo farmi sopraffare dalle emozioni. Mi spostai e sentii il ragazzo colpire altri specchi <a quanto pare non hai preso da tuo fratello, non avrebbe perso tempo in questo modo> adesso mantenere la calma era più difficile <lo conoscevo bene, non avete lo stesso spirito comba-> non finì la frase che lo scagliai contro la parete che andò in mille pezzi e facendo ritrovare il ragazzo steso al centro della strada. Ormai non avevo più il controllo, il ragazzo tentò di spedirmi una serie di scaglie contro, ma le fermai tutte a mezz'aria, cambiarono direzione e le lanciai al loro creatore, tentò di proteggersi, ma riscontrò delle ferite. Si accasciò a terra, mi avvicinai e prendendolo per il colletto della tuta gli dissi <non ti azzardare a fare il suo nome ancora una volta> per poi mettergli le manette e andarmene. Non mi interessava dell'esame, la prossima persona che nomina mio fratello la uccido. Non controllavo più la rabbia e diedi un pugno al muro più vicino frantumandolo, la mano iniziò a sanguinare, ma non mi importava, dovevo calmarmi. <Hideko, la prima parte dell'esame è terminata, dopo la pausa pranzo affronterai l'ultima prova> a quelle parole uscii dal padiglione. Dopo pochi secondi, apparve la figura di Todoroki <ehi come va la caviglia?> chiese non appena mi vide, dopo tutto quello che mi era successo, il taglio mi era completamente passato di mente. <Niente di preoccupante> risposi neanche dando un'occhiata <dovresti andare in infermeria, ti accompagno> si offrì il ragazzo <va bene, ma prima vorrei cambiarmi> dissi notando la manica mozzata e diversi graffi per tutta la divisa. <D'accordo, ti aspetto qui> rispose e mi diressi verso gli spogliatogli. Notai un'altra classe lì, probabilmente la prima B che era venuta a vedere i propri compagni. <Ehi tu sei Hideko vero?> mi fermò un ragazzo del gruppo, annui alla sua domanda < Awase Yosetsu, piacere> si presentò allungando una mano nella mia direzione che strinsi sorridendo <piacere> aggiunsi <ti ho vista combattere, ne hai di fegato> disse il ragazzo <grazie> risposi con un sorriso leggermente imbarazzato. <Il tuo quirk è davvero forte> aggiunse <non credo sia nulla di che, il tuo invece cos'è?> chiesi <riesco solo ad unire due superfici a livello atomico, abbastanza noioso ad essere sincero> ammise <io invece credo che sia fico> dissi <grazie> rispose il ragazzo con una leggera risata <ti andrebbe di andare a pranzo insieme?> chiese <oh, io beh> mi guardai in torno e notai la figura di Shoto in lontananza. <Oggi non posso> risposi <non ti preoccupare, ci vediamo Hideko> disse andandosene <a presto> affermai. Una volta cambiata raggiunsi Todoroki <dove sono gli altri?> chiesi <loro dovevano tornare in classe, Aizawa ha detto che dovevo rimanere per assicurarmi che stessi bene> spiegò <capisco, adesso andiamo in infermeria, prima dell'esame vorrei riuscire a riposarmi> affermai e mi incamminai seguita dal ragazzo. Dopo qualche minuto di silenzio Shoto è il primo a rompere il ghiaccio <bel destro prima> disse alludendo al pugno dato a Neito <era un idiota> risposi ridendo <non era neanche l'unico> aggiunse <già> <comunque> disse fermandosi <sai combattere meglio di molti altri> disse, sorrisi a quell'affermazione <detto da uno del tuo livello devo pensare sia un complimento?> chiesi guardandolo <beh, forse> rispose riprendendo a camminare. Arrivammo davanti l'infermeria e sopra la porta vi era un cartello con su scritto "recovery girl", bussammo alla porta e sentimmo una voce femminile invitarci all'interno della stanza.

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