una nuova amica

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XI chapter

Dopo la camminata ci dirigemmo verso la mensa, una volta arrivati prendemmo posto e mi sedetti tra Bakugo e Kirishima. La cena passò in fretta, per lo meno per me, mangiai solo un po' di riso, non avevo fame, probabilmente la stanchezza. Dopo il pasto tornammo al pian terreno, iniziarono a fare un qualche gioco da tavola, ma io preferii sedermi sulla poltrona e guardare. <Tu non giochi? se vuoi puoi metterti in coppia con me e ti insegno a giocare> chiese il ragazzo che se non sbaglio si chiama Minoru Mineta, facendomi l'occhiolino, era un tipo bassino, sembrava più un bambino che un liceale, specialmente messo a confronto con i suoi compagni di classe. <No, grazie, preferisco guardare> cercai di liquidarlo in modo gentile <sicura perch-> la sua insistenza fu interrotta da Denki Kaminari che gli diede una leggera scossa sulla testa, a quanto pare il suo quirk era l'elettricità, era un ragazzo alto, biondo con una ciocca di capelli neri. <Perdonalo, irrita facilmente> aggiunse <non ti preoccupare> risposi con un sorriso, mi alzai per dirigermi nella mia stanza, quando venni fermata da Kyoka <ehi stai salendo?> chiese <si, stavo andando in camera> risposi <se vuoi, puoi venire da me, potremmo farci una chiacchierata> <certo> le dissi, mentre camminammo. Ad un certo punto mi fece quella fatidica domanda <scusa, ma quindi sei la sorella di quell'Hiroshita?> <si...> <oh, mi dispiace, non volevo> sembrava dispiaciuta da quello che mi aveva chiesto <non ti preoccupare, è passato molto tempo, lui è la ragione per cui io e la mia famiglia ci siamo trasferiti> risposi con un sorriso. <Cambiando argomento, sai suonare qualche strumento?> disse cambiando argomento <i miei genitori mi avevano comprato una tastiera e una chitarra per farmi passare il tempo chiusa dentro casa> risposi <perché?> aggiunsi, eravamo ormai arrivate davanti la sua stanza e lei aprì la porta. <Wow> esclamai con entusiasmo, era colma di strumenti, qualsiasi <mio padre fa il musicista, per questo la mia camera è, beh, piena> spiegò la ragazza <li sai suonare tutti?> chiesi con stupore <praticamente si> rispose con un sorriso <prova la chitarra, prendila è li> aggiunse, la portai a me con la telecinesi <quello è il tuo quirk?!> domandò la ragazza stupita <si> annuì leggermente imbarazzata. <Quante cose puoi fare con quello?> chiese curiosa <beh, ho il controllo dell'acqua e del fuoco, posso tirare su uno o più oggetti, ovviamente non posso sollevare qualsiasi cosa, la forza del mio quirk è dieci volte la mia, per questo mi sono allenata molto, a quanto pare sono direttamente proporzionali> spiegai. Passammo non so quanto tempo a suonare e chiacchiere, della nostra vita e quello che vorremo fare, in poco tempo avevamo instaurato un bel rapporto. <Fammi indovinare, hai una cotta per Kaminari vero?> dissi ridendo, la ragazza diventò paonazza <n-non è vero> cercò di smentire <e allora perché le tue guance sono più rosse dei capelli di Kirishima?> domandai ironicamente, la ragazza affondò la faccia nel cuscino <come hai fatto a scoprirlo?> chiese <beh, diciamo che sono un'ottima osservatrice> risposi <anche tu e Todoroki...> controbatté facendo l'occhiolino <c-ci conosciamo solo da un giorno, anche se...> dissi balbettando <anche se cosa??> si incuriosì la ragazza <diciamo che la prima volta che ci siamo visti i miei occhi è come se hanno brillato> confessai <è il koi no yokan!> disse entusiasta la ragazza <koi no che?> domandai <significa premonizione d'amore, è una sensazione che si può avere al primo incontro, anche se in quel momento non provi un vero sentimento per quella persona, siete comunque destinati a stare insieme> spiegò la ragazza, riflettei a lungo sulle sue parole, erano di significato profondo e non sapevo se quello era il mio caso, solo il tempo avrebbe potuto farmelo capire. <Sono quasi le due> osserva guardando l'orologio e distraendomi dai miei pensieri <ehi vogliamo fare qualcosa di divertente?> chiesi <uno scherzo intendi?> rispose sorridendo <esatto> annuì. <Ho un idea, prima dobbiamo vedere se i ragazzi sono ancora di sotto> disse uscendo dalla stanza, fece scendere i suoi lobi e li piantò nel terreno, a quanto pare poteva catturare i suoni anche a quella distanza <sono ancora lì> rispose sorridendo. Preparammo il tutto, prendemmo due cuscini e due lenzuoli, creammo due specie di fantasmi disegnando due facce su quelle che erano le teste, ci dirigemmo nell'ala destra dell'edificio dove c'era il dormitorio dei ragazzi. <Stanno arrivando Kirishima e Kaminari> disse la ragazza <ottimo> sogghignai, ci preparammo dietro un mobile in mezzo al corridoio e attendemmo i ragazzi avvicinarsi. Non appena furono a pochi metri da noi, lanciai un piccolo sasso contro l'interruttore che fece spegnere la luce, <K-Kirishima, h-hai spento t-tu la l-luce?> chiese terrorizzato Kaminari <p-pensavo fossi s-stato tu!> rispose il roscio, feci fluttuare i due fantocci davanti a loro e non è servito neanche parlare che i ragazzi se la diedero a gambe urlando. Io e Kyoka scoppiamo dalle risate <Todoroki!! Ci sono i fantasmi!> urlarono i ragazzi all'ingresso del corridoio, a quel punto non reggemmo più e iniziammo a ridere più rumorosamente, Shoto si affacciò verso la nostra direzione <scommetto che i due fantasmi hanno un nome e un cognome> disse indicandoci, Kirishima e Kaminari vennero nella nostra direzione <voi due!> <come vi è venuto in mente!> <potevamo avere un infarto!> iniziarono a lamentarsi <s-scusate> cercammo di dire, ma le risate ce lo impedirono. 

koi no yokanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora