Hideko Aiko è una quindicenne che vive ai margini della Gran Bretagna, abita in una casa di campagna con i suoi genitori, ma non è mai uscita al di fuori di quelle mura. Perché? Nasconde un segreto che la differenzia dalle altre persone o forse è qu...
Il mattino seguente il professor Aizawa ci fece recare nella nostra classe.
<Ho ascoltato la vostra proposta per modificare il ballo> disse <in genere non faccio questo tipo di accordi con gli studenti, ma forse per questa volta potrei chiudere un occhio> ci informò. Eravamo tutti entusiasti a quelle parole. <A patto che> ci interruppe l'insegnate <questa mattina vi occupiate voi degli stand e il pomeriggio allestiate la sala> aggiunse sorridendo e lasciando dei fogli sulla cattedra.
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<Qui potrete trovare i vari stand, ognuno di essi deve essere sotto il controllo di almeno due persone> disse uscendo dalla classe. Subito Iida li distribuì a tutta la classe, in quel momento mi voltai verso Kyoka <che ne pensi se prendessimo lo stand della musica?> chiesi, ma non ebbe neanche il tempo di rispondere che Kaminari si intromise. <In realtà pensavo che potessimo prenderlo noi, il mio quirk potrebbe alimentare la batteria delle casse> disse guardando la ragazza.
Era la scusa più insensata che avessi mai sentito, ma mi sentii in dovere di reggergli il gioco. <Certo, è un'ottima idea, io ne cercherò un altro> aggiunsi puntando gli occhi sui fogli <sei la migliore> sussurrò Kyoka.
Arrivammo al giardino esterno dove notammo i chioschi già allestiti, alcuni ragazzi invece si occupavano di fare da guida per i genitori che avrebbero voluto segnare i propri figli allo Yuei, altri erano stati assegnati per prendersi cura dei bambini più piccoli, li intrattenevano con giochi e trucchi di magia, come degli animatori.
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Kyoka e Kaminari si occuparono quindi della musica, crearono una postazione montando un bancone con una console affiancata da due grandi casse, inoltre facevano provare ai ragazzi alcuni strumenti che il padre della ragazza ci aveva prestato.
Accanto Kirishima e Bakugo si occupavano dello stand dello zucchero filato, anche se non so quanto il biondo possa avere la pazienza di fare una cosa del genere e stare così a contatto con dei bambini. Invece io e Shoto eravamo di fronte, allo stand delle granite, perché, beh...è per metà ghiaccio.
<Tu sei il figlio di Endeavor!> esclamò un ragazzino avvicinandosi al nostro bancone <si> rispose Shoto inespressivo <è vero che è il secondo eroe più forte del mondo?> chiese il bambino eccitato <si>.
