una nuova compagna

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X chapter

Scendemmo dall'aereo e ci ritrovammo nell'aeroporto di Tokyo, era enorme e colmo di gente, chi andava e chi tornava. Seguimmo il professor Aizawa fino all'uscita, lì ci attendevano due taxi, in uno andarono Kirishima e Bakugo, nell'altro salimmo io, Todoroki e il nostro insegnante. Per tutto il viaggio ammirai il paesaggio, erano anni che non venivo qui, continuo a ricordare le strade, i vicoli, ogni dettaglio, era quasi spaventoso come ricordassi anche i colori dei palazzi, ma non riuscivo a riconoscere nessuno, qui feci sia l'asilo nido, la scuola materna, e parte delle elementari, ho in mente un'immagine nitida delle strutture, ma non le maestre, né tantomeno i bambini. Probabilmente penserete che una ragazzina di otto anni non si ricordi i compagni di classe, ma è possibile ricordarsi perfettamente il numero di sedie e la predisposizione dei banchi di ogni aula, ma non le persone che ne facevano parte? Si potrebbe pensare che io abbia un'ottima memoria, ma non dimenticherei cose importanti come i volti. Il mio flusso di pensieri fu interrotto dalla voce di Aizawa <siamo arrivati> si girò verso di me. <Questo è il dormitorio dello Yuei, qui alloggiano gli studenti della scuola. Ci sono tre piani per le stanze e nel piano terra c'è un area per il tempo libero, questa è la chiave della tua stanza. Puoi chiedere aiuto a Kyoka Jiro, la tua camera è accanto alla sua, al secondo piano e queste sono le tue divise scolastiche che dovrai indossare durante le lezioni. Porta le tue cose nel dormitorio e ricorda che alle 20 c'è la cena, quindi hai due ore di tempo per organizzare il tutto> aggiunse ponendomi la chiave, così tante informazione insieme mi hanno abbastanza confusa ad essere sincera. Scendemmo dall'auto e una volta insieme a Kirishima e Bakugo, ci dirigemmo verso l'ingresso. <Cavolo, come primo giorno mi presento piena di bende e graffi> sbuffai <non ti preoccupare dai! Siamo abituati a vedere la gente così> mi consolò Kirishima <o a ridurla così> aggiunse Bakugo con un mezzo sorriso. Vista da vicino la struttura era ancora più grande, voltando la testa notai anche la scuola, entrammo e mi trovai davanti una piccola area con due divani, un paio di poltrone e un tavolino al centro, grazie al cielo era vuota <qui passate il tempo libero giusto?> chiesi <si, talvolta possiamo anche fare uso della piscina, magari possiamo chiedere di andare questo sabato> rispose Kirishima <con piacere> affermai. <Io vado a dormire> esclamò Bakugo dirigendosi verso l'ascensore, <adesso andiamo anche noi, se avanza tempo prima di cena potrai conoscere gli altri, probabilmente ora sono nelle proprie stanze> disse Todoroki <ti accompagniamo, anche le nostre stanze sono al secondo piano> aggiunse <sarebbe fantastico, inoltre posso chiedervi un favore?> <certo> risposero <dovrei essere pronta tra circa mezz'ora, se ripassate qui davanti scendiamo insieme, non conosco nessuno oltre a voi...> <nessun problema, ci vediamo tra poco> disse Kirishima e andarono nella direzione opposta alla mia stanza. Aprii la porta e davanti a me c'era un letto singolo, un comò, un armadio e uno scaffale vuoto, certo avrei dovuto fare qualcosa per riempirla. Posai la valigia da una parte e mi diressi nel bagno, anche questo era una stanza molto piccola, aveva le cose essenziali. Mi tolsi le bende dal collo, certo le ferite non avevano proprio un bell'aspetto, pensai di cicatrizzarle, tentai con il quirk e il risultato fu che il gonfiore diminuì e anche il rossore, ma faceva abbastanza male provarci, quindi mi fermai quanto bastava per farle notare di meno. Entrai nella doccia e feci uscire l'acqua calda, ne avevo bisogno, rilassai tutti i muscoli e rimasi lì ferma per almeno dieci minuti.

Nel frattempo, nell'ala dei maschi, <allora?> chiese Kirishima rivolgendosi a Todoroki <cosa?> domandò il ragazzo confuso <i miei dubbi iniziano a svanire sai?> rispose il roscio facendo l'occhiolino <non so di cosa stai parlando> fece finta di niente Shoto <ah con me non funzione, ti vedo praticamente tutti i giorni e ti conosco abbastanza bene o almeno sufficientemente per capire quando una persona la guardi con occhi diversi> disse sorridendo Kirishima. <La conosco solo da un giorno>affermò <conosci l'espressione koi no yokan?> chiese Eijiro <premonizione d'amore> rispose Shoto <esatto, è quando due persone capiscono che il loro destino è congiunto, mia nonna me lo raccontava sempre> il bicolore sembrò perdersi per un momento nei suoi pensieri, che Kirishima avesse centrato il bersaglio? Ancora troppo presto a dirsi.

Tornando a me, ero appena uscita dalla doccia, presi il phon e asciugai i capelli cercando di fargli prendere una forma semi-decente. Non erano molto lunghi, arrivavano poco sopra le spalle ed erano leggermente ondulati. Andai nell'altra stanza e presi una maglietta bianca, un jeans classico e un paio di scarpe abbinate al sopra, mi vestii e tornai in bagno per darmi una sistemata. Mi guardai allo specchio, le lentiggini erano ben presenti sul mio naso e parte delle guance, gli occhi leggermente allungati marroni e le labbra rosee, speriamo di fare una buona impressione. Provai a sorridere in modo spontaneo, ma una persona che si esercita allo specchio pochi minuti prima, non potrebbe mai risultare "spontanea", rinunciai e mi buttai sul letto, presi il telefono e una volta sbloccato trovai un messaggio di mia madre, "koibito, spero che il viaggio sia andato bene, noi ti raggiungeremo presto e ti daremo tutte le spiegazione che meriti, un bacio. Mamma e Papà". Sicuramente avrebbero dovuto darmi qualche spiegazione del perché mi trovavo in un altro continente da un giorno all'altro. Sentii bussare alla porta <avanti> risposi e riconobbi subito il volto dei ragazzi <pronta?> chiese euforico Kirishima, mi alzai e mi diressi verso di loro <vado bene cosi?> chiesi, vidi le guance di Shoto leggermente più rosee, forse era solo uscito dalla doccia da poco <si> rispose il ragazzo <adesso andiamo, dobbiamo presentarti a tutti> disse Eijiro, prendendoci per i polsi e trascinandoci fino al piano terra. Vidi una ventina di ragazzi davanti a me, ero paralizzata, dentro di me speravo che nessuno mi notasse, ma a quanto pare l'euforia di Kirishima disintegrò il mio desiderio. <Ehi ragazzi, lei è Hideko Aiko, sarà la nostra nuova compagna di classe> attirando così l'attenzione di tutti che si avvicinarono incuriositi dalla novità, <c-ciao> salutai con un sorriso alquanto imbarazzato, venni subito sommersa da domande come: da dove vieni, quanti anni hai o qual è il tuo quirk, finché un ragazzo alto con gli occhiali non impose un ordine. <Presentiamoci uno per uno! Io sono Tenya Iida, capoclasse, felice di avere una nuova compagna di classe> aggiunse <a-anche per me è un piacere>, conobbi così tutti i presenti, anche Kyoka Jiro, colei che aveva la stanza accanto la mia. Era una ragazza abbastanza minuti, aveva i capelli corti viola con la frangetta, la prima cosa che notai furono i lobi a forma di spinotti jack, probabilmente avevano a che fare con il suo quirk, era molto loquace e riservata, praticamente il contrario di Kirishima. Mi avvicinai e provai a parlarci <ehi> <ciao> rispose con tono gentile <tu devi essere Kyoka, il professore ha detto che abbiamo le stanze vicino> <si, tu ti chiami Hideko, giusto?> annuì a quella domanda <strano, non ti ho mai visto da queste parti> osservò <mi sono trasferita in Gran Bretagna quando avevo cinque anni> risposi <davvero? Com'è là?> domandò <piove molto> dissi sorridendo <beh se ti può consolare qui c'è quasi sempre bel tempo e abbiamo anche la piscina> rispose ricambiando il sorriso, sono davvero tutti in fissa con questa piscina a quanto pare. Si avvicinò a noi un ragazzo con i capelli verdi <Midoriya Izuku, piacere> disse allungando una mano nella mia direzione che strinsi rispondendo <Hideko Aiko, piacere mio> sembrava simpatico, non troppo impacciato <allora, qual è il tuo quirk?> chiese <beh, si basa sulla telecinesi> risposi <davvero?! Hai tutte le tipologie?!> domandò quasi incredulo <no, non posso viaggiare né nel tempo né nello spazio e la guarigione è molto ridotta e dolorosa, quindi ne faccio uso solo in casi strettamente necessari> risposi <quei graffi sul collo? Come te li sei procurati?> a quanto pare era un tipo curioso, anche perché ero sicura che non ci avrebbe fatto caso nessuno <sempre se non è una cosa privata, n-non vorrei sembrare un impiccione> aggiunse diventando rosso e agitando le mani. <No, no, in realtà me li sono fatti oggi, mentre stavamo sull'aereo per venire qui, dei villan ci hanno attaccati> risposi <dei villan?!> esclamò <si, erano tre ragazzi e una ragazza> <Toga?> <si, come fai a saperlo> chiesi <diciamo, che non è la prima volta che la incontriamo, comunque non so se lo sai, ma la cena è alle 20 nella sala qui accanto> aggiunse <va bene, grazie>. Dopo di che tornai a Kirishima e Todoroki <allora hai già parlato con qualcuno?> chiese il roscio <si, ho conosciuto Kyoka e Midoriya, sembrano simpatici> risposi <si, qui ce ne sono di persone allegre per fortuna> disse dando una gomitata a Shoto. <Manca ancora un'ora alla cena, vuoi fare il giro della struttura> stavo per annuire quando si avvicinò una ragazza, era alta e slanciata, aveva i lineamenti delicati e un bel viso, se non sbaglio si chiamava Yaoyorozu Momo <ehi Todoroki, dobbiamo farti vedere una cosa> disse mettendosi di fronte al ragazzo <in realtà...> non finì neanche la frase che un'altra ragazza, se non sbaglio Mina Ashido , lo prese per il polso e lo portò con loro, a quanto pare era un tipo popolare, beh è comprensibile. Rimasi per un po' a guardare la figura del ragazzo allontanarsi <ehi, se vuoi possiamo fare comunque una passeggiata> disse Kirishima <certo> risposi e ci allontanammo dal resto del gruppo.

koi no yokanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora