Un incontro imprevisto

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II chapter

Il mattino seguente iniziai la mia routine quotidiana, ma avevo una strana sensazione, decisi che per oggi sarei rimasta a casa, quindi salii sul piccolo terrazzo con un buon libro a portata di mano. Ero immersa nella lettura quando d'un tratto sentii un rumore provenire da oltre la porta, mi alzai lentamente ma non appena feci un passo, essa si spalancò rumorosamente battendo contro il muro, mi cadde il testo dalle mani per lo spavento, davanti a me c'erano due ragazzi più o meno della mia età, uno dei due era leggermente più alto, aveva i capelli biondo cenere sparati a destra e manca, i lineamenti del volto ben marcati, l'altro aveva i capelli rossi verso l'alto, entrambi avevano gli occhi scarlatti.

 <Ti avevo detto di entrare usando le buone maniere, una volta tanto> esclamò esausto il roscio <faccio quello che voglio!> <erano stati chiari, non dovevamo recare danni a luoghi o persone> <mi sembra che lei non si sia fatta niente >, si stava p...

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<Ti avevo detto di entrare usando le buone maniere, una volta tanto> esclamò esausto il roscio <faccio quello che voglio!> <erano stati chiari, non dovevamo recare danni a luoghi o persone> <mi sembra che lei non si sia fatta niente >, si stava per girare nella mia direzione quando gli lanciai il libro in faccia usando la telecinesi <tu piccola str-> <uscite da casa mia, ora> dissi con tono deciso, <non siamo qui per farti del male, devi sol-> il roscio fu interrotto da una piccola esplosione proveniente dalla mano dell'amico <ci risiamo...> esclamò esasperato <Bakugo, non puoi usare il tuo quirk> <è lei che ha iniziato!> controbatté il biondo <la stordisco solo un po'> aggiunse. Stava per scagliare un'esplosione nella mia direzione, ma io fui pronta <non credo proprio> affermai e gli afferrai la mano con la psicocinesi e con un gesto delle braccia lo scaraventai addosso al muro. <Va bene, cerchiamo di ragionare > cercò di parlare il roscio <tu mi hai stufato> disse il biondo avvicinandosi, ma lo rispedii nell'angolo dove era poco prima, adesso leggermente stordito. Non so cosa volessero, ma di certo non sarei rimasta li a guardare, quindi volai verso il giardino sul retro. Dopo pochi secondi, mi raggiunse il roscio <devi ascoltarmi> <mh, non credo lo farò> risposi, lo sollevai in aria, per poi riportarlo a terra con una forza maggiore, ma accadde qualcosa di strano. Irrigidì il suo corpo e una volta entrato a contatto con il suolo creò una fossa, e ne uscì senza neanche un graffio <che cosa sei?!> chiesi spaventata, lui mi ignorò totalmente e avvicinando l'orologio che teneva al polso disse <Todoroki, abbiamo bisogno di te>, sollevai un masso e lo lanciai verso di lui che, con tutta tranquillità, pose un braccio davanti la roccia frantumandola in mille pezzi. Nel frattempo, arrivò un altro ragazzo, doveva essere quel Todoroki, aveva i capelli per metà bianchi e metà rossi, gli occhi uno tendente al grigio e l'altro azzurro circondato da una macchia, probabilmente una cicatrice o una voglia pensai. Nel momento in cui incrociai il suo sguardo sentii le mie iridi brillare, non so perché, ma fu un breve istante, ma cercai di non dargli troppa importanza.

<Kirishima, dov'è Bakugo?> chiese <che tu ci creda o no, l'ha messo fuori gioco> rispose, il ragazzo rimase turbato a quella notizia e come risposta feci un sorriso compiaciuto, a quanto pare non se l'aspettava. <Facciamola breve, ci stanno aspettando> disse, dopo di che fece un passo col piede destro nella mia direzione e il terreno sotto si ghiaccio fino a me, i miei piedi furono intrappolati in una lastra ghiacciata, dovevo fare qualcosa...cercai di concentrare la mia forza per dividerlo e una volta riuscita mi spostai sull'erba. Il ragazzo sembrò sorpreso, ma non si fece sopraffare e subito tentò di colpirmi con una leggera fiamma dalla sua mano sinistra, ma deviai la traiettoria indirizzandola verso Kirishima. Per mia sfortuna vidi arrivare una figura bionda, era Bakugo e direi anche sufficientemente furibondo, grazie alle esplosioni che fuoriuscivano dalle sue mani arrivò a me in pochi secondi, <adesso tu vieni con noi> disse <neanche morta> risposi <staremo a vedere> alzò una mano, ma io ebbi la prontezza di schivare il colpo e afferrarlo per le gambe lanciandolo contro Todoroki. Adesso ero circondata da quei ragazzi <tre contro una, oltretutto sono una ragazza, molto coraggioso devo dire> <non vogliamo attaccarti o farti del male> disse Kirishima <a me non sembra> risposi dando un'occhiata a Bakugo <lui è...come dire, irascibile> disse il roscio <ho notato> <devi venire con noi> <dove?> chiesi <a Tokyo> disse Todoroki <i-io non voglio venire> balbettai, ho cambiato vita ormai, non sarei tornata in quel posto. <Sappiamo di tuo fratello>disse il ragazzo <Todoroki!> lo riprese Kirishima <no, non ti preoccupare, è successo molti anni fa> feci finta di niente, ma aveva centrato un tasto dolente <devi fidarti di noi, Hideko> disse il roscio, sapevano il mio nome... <dovrei fidarmi di tre completi sconosciuti che sono irrotti in casa mia e hanno cercato di uccidermi? Sì chissà perché non ci ho pensato prima> risposi in modo sarcastico <prima di tutto, solo Bakugo ti ha attaccato, inoltre è per il tuo bene> disse Kirishima, alzai gli occhi al cielo <capite che non posso andarmene senza dire niente ai miei genitori> risposi <ne sono già al corrente> affermò Todoroki <strano che non mi hanno avvertita, non lo fanno mai> commentai con il mio solito livello di sarcasmo <tu non sai quello che ti aspetta a Tokyo vero?> chiese Kirishima <che cosa intendi?> <vieni e lo vedrai da sola no?> disse in tono seccato Bakugo <lui deve venire con noi?> chiesi rivolgendomi agli altri e due ragazzi <ci farai l'abitudine> mi rispose Todoroki <che cosa vorresti dire bastardo a metà?!> rispose in modo alterato <muoviti e taci> disse Kirishima dando una schiaffo dietro la testa del biondo che barbottò qualcosa di incomprensibile, ma che sicuramente era un insulto. Mi fidai di loro, se avrebbero voluto uccidermi l'avrebbero già fatto e inoltre, avrei fatto di tutto per fermare la monotonia di quel luogo.

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