un pranzo per ventuno

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<Shoto!> esclamai riconoscendo il ragazzo <mi aspettavo qualcosa di più accogliente> osservò con il pugnale ancora nella sua direzione, lo riposai sul tavolo e mi alzai da terra. <Che ci fai qui? Sono le tre del mattino! Poi, perché dal balcone?!> iniziai una serie di domande <volevo vedere come stavi, non rispondevi né alle chiamate né ai messaggi, tanto meno quando bussammo alla porta> spiegò il ragazzo. Presi il telefono <è possibile che lo abbia lasciato in modalità aereo> osservai <e che avessi le cuffie con la musica...abbastanza alta> aggiunsi con un sorriso innocente. <Quindi, come stai?> chiese sedendosi sul letto <non lo so> risposi mettendomi accanto al ragazzo, poggiai la schiena contro il muro e portando le ginocchia al petto <mi hanno ridato i ricordi della mia infanzia> lo informai. Shoto mi guardò con uno sguardo sorpreso e confuso allo stesso tempo. <Dopo la morte di mio fratello, i miei genitori hanno deciso di farmi "cancellare" la memoria in modo che non potessi ricordare le persone con i quirk come me, ma a quanto pare hanno deciso di riapparire di punto in bianco e mettermi a soqquadro la vita> aggiunsi <cos'hai visto?> chiese il ragazzo poggiando anche lui la schiena sulla parete, <la prima volta che il mio potere si manifestò, l'ultima volta che parlai con mio fratello...> dissi abbassando lo sguardo, il ragazzo mise un braccio intorno alle mia spalle <in compenso ho ricordato questo> dissi mostrandogli il braccialetto legato al mio polso, il ragazzo sorrise alla vista del piccolo oggetto. <Credevo lo avessi perso> affermò <lo indossavo sempre, solo che quando era nella nuova casa si ruppe, da allora lo porto sempre con me come segnalibro> spiegai <speravo te ne ricordassi> aggiunse Shoto.

Rimanemmo per un po' a chiacchierare, gli raccontai anche della visione, ebbe una reazione diversa da come me l'aspettavo, si limitò a guardarmi e disse che qualsiasi cosa sarebbe successa avrei potuto contare su di lui e su tutti gli altri.

Guardai la sveglia, segnava le tre e cinquantadue <credo che dovresti andare in camera a riposare, altrimenti domani non ci sveglieremo per andare a lezione> dissi con uno sbadiglio <si, altri cinque minuti e vado> rispose Shoto <va bene> aggiunsi.

Chiusi gli occhi per quelli che credevo fossero stati tre secondi, ma quando li riaprii la luce della stanza mi accecò.

Mi guardai attorno, ero sdraiata nel letto, ancora assonnata, cercai di fare mente locale di cosa era successo, mi voltai e vidi Shoto che stava dormendo

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Mi guardai attorno, ero sdraiata nel letto, ancora assonnata, cercai di fare mente locale di cosa era successo, mi voltai e vidi Shoto che stava dormendo.

Mi alzai di scatto, vidi l'orologio che segnava le otto e trentacinque, iniziai a correre la stanza imprecando contro qualsiasi cosa.

Lanciai un cuscino contro il ragazzo per svegliarlo e nel frattempo entrai in bagno per cambiarmi. Uscii poco dopo con la divisa indossata abbastanza caso, <devo andare a vestirmi anche io> disse il ragazzo uscendo, lo seguii e raggiungemmo la sua stanza e lo aspettai fuori. Dopo pochi minuti eravamo già per le scale diretti verso la classe. <Non hai sentito la sveglia?!> chiese mentre correvamo <tu l'hai sentita?!> ribattei.

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