Capitolo 30

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Canzone: "Just you and I", Tom Walker

Mentre Aron è stato lontano da Buffalo per quattro giorni per lavorare in una discoteca con un nuovo contratto, io ho dato due esami e li ho passati entrambi nel migliore dei modi.

Ho anche deciso di far leggere i primi capitoli della mia storia al professor Blake, che ne è fortunatamente rimasto molto affascinato e sorpreso.

Mi ha riempita di belle parole come: "hai un grande talento" e "questa è la tua strada".

Data la grande considerazione che io ho di lui, sia come insegnante che come persona, non ho saputo contenermi dalla felicità e quando ho chiamato i miei genitori per comunicarglielo, i loro occhi e i loro sorrisi mi hanno dimostrato ancora una volta quanto siano fieri di me.

Oggi è venerdì e, dopo aver passato l'intera settimana immersa tra i libri, posso finalmente rilassarmi sul mio adorato divano.

Anche se sono solo le quattro di pomeriggio, prendo un bicchiere dalla credenza e lo riempio di vino bianco.

Raggiungo April seduta sul sofà e schiaccio play sul telecomando per far iniziare il film "Ocean's 8". I film romantici non mi sono mai piaciuti e preferisco di gran lunga quelli di avventura, di azione o fantasy.

Per fortuna la mia coinquilina concorda con me sotto questo aspetto, anche se non riesce ad evitare quelli drammatici.

"Fa bene piangere, a volte", si è giustificata dopo che l'ho guardata con perplessità. Cosa ci troverà di bello nel vedere film strappalacrime lo sa solo lei.

Ad un tratto sento il campanello suonare e mi alzo per andare ad aprire.

«Aron!» esclamo felice «Non ti aspettavo oggi». Lo abbraccio senza neanche dargli il tempo di rispondere.

Il cuore ha iniziato a battermi forte e... dio è così bello. Mi mancavano questi occhi quasi grigi, questi capelli arruffati, il suo profumo.

«Sorpresa» sorride dandomi un bacio dolce sulla guancia. April si alza in piedi di getto per poter venire a conoscere Aron.

Ha sempre voluto farlo, ma non c'è mai stata occasione. Mi diceva di essere curiosa di farci quale parola e adesso potrebbe riuscirci.

«Ciao, io sono April» si presenta porgendogli la mano sfoderando uno dei suoi sorrisi migliori.

Lo guardo come a chiedergli di sforzarsi a essere gentile ma, dopo aver capito quanto lei sia importante per me, si dimostra cortese senza neanche che io lo preghi: «Piacere April, sono Aron» tende la mano per stringere la sua «Ma forse questo già lo sai» ridacchia.

Forse ne è valsa davvero la pena sperare in un ragazzo diverso dal solito arrogante. Ho compreso che se qualcosa ti interessa davvero, è bene saper andare oltre l'apparenza.

E ringrazio il mio istinto per aver seguito la mia testardaggine nel voler scoprire che tipo di persona avevo davanti. Se non avessi avuto l'istinto con me probabilmente ora non saremmo qui.

«Luce vuoi farlo entrare o vuoi rimanere imbambolata a guardarlo per tutto il tempo?!». Certo, grazie April, questa battuta mi serviva.

Arrossisco di colpo e le lancio un'occhiataccia, mentre Aron sorride divertito della scena.
«Ti ringrazio» dice chiudendosi la porta alle spalle.

Mi fa così strano vederlo girare per il mio appartamento, conversare con la mia coinquilina e sedersi al tavolo in cucina.

E, ovviamente, non potevano mancare i biscotti cucinati all'istante dalla mia amica. Ogni volta che una persona varca la soglia del nostro alloggio, lei deve offrirgli qualcosa da mangiare.

Vivimi senza pauraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora