Capitolo 32

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Canzone: "Fire on fire", Sam Smith

«Che cosa ci fai qui?!» sbotta innervosito.
«È un luna park, Aron, non una proprietà privata» risponde lei a tono «Ma guarda chi si rivede» fa un sorrisetto canzonatorio rivolgendosi a me.

«Perché non te ne vai?» affermo stizzita mantenendomi calma, per non darle troppa soddisfazione.

«Non è poi un livido così brutto» dice prendendo il viso di Aron per controllare il punto in cui si è fatto male, come se già sapesse dove si trovasse.

Al solo vedere quel contatto mi si scatena dentro qualcosa di forte: sento le guance avvampare, la rabbia muoversi velocemente in circolo e la voglia spingerla via da lui.

E poi sopraggiunge un'altra domanda: come diavolo faceva a saperlo? Lo ha sfiorato come se non ci fossi e lo ha detto con piena tranquillità. Sento una fitta allo stomaco, un fuoco crescermi dentro.

«Che cosa significa?!» urlo contro Aron fregandomene della presenza di Christina e delle sue risatine «Vi siete visti per caso? Lei sa qualcosa che io non so?!» avrei voluto continuare a inveire con mille domande, consapevole che comunque sarebbero rimaste senza risposta.

Mi alzo di scatto e lui fa lo stesso.
«No Luce ascoltami!» grida furioso «Non ci siamo visti, non significa niente».

Nei suoi occhi leggo confusione, ma non so se siano sinceri oppure no. So solo che mi sento, come dire... messa da parte.

«Te l'ho detto, ci sbatterai la testa» esclama Christina con un sorrisetto, poi si volta e se ne va. Lasciandoci qui, immobili, a guardarci senza sapere come fare a rimettere insieme i pezzi.

Mi incammino veloce verso l'uscita del luna park e i suoi passi pesanti mi seguono.

«Riportami a casa» dico cercando di non far trasparire il groppo che mi si è formato in gola.
«Luce devi ascoltarmi» mi passa la mano lungo la guancia e tira su il mio viso poggiano il pollice sul mento.

Mi scosto leggermente e nel vedere il suo desiderio di spiegarmi cosa succede, la rabbia piano piano si attenua.

Davvero ho appena fatto una scenata di gelosia? Dio non ci posso credere. Io non sono una persona gelosa, non lo sono mai stata. E poi essere gelosi è uno dei primi passi verso l'innamorarsi.

E Aron sì, mi piace, ma non ne sono innamorata. Credo perché ancora non riesco a fidarmi di lui al cento per cento e con tutte queste intromissioni, le parole dette da Ryan o da Christina, mi tengono a distanza da lui.

Vorrei potermi fidare, lo vorrei con tutto il cuore. Ma la fiducia non si può comprare, la fiducia te la devi meritare.

Nessuno può obbligare qualcuno a fidarsi, né tantomeno posso obbligare me stessa a farlo. Fidarsi è spontaneo ed è forse più difficile che amare.

Annuisco, pronta ad ascoltare le sue parole.

«Ok senti, Christina è sempre stata innamorata di me» inizia «Ma io non l'ho mai ricambiata e per questo cerca di rovinare ogni relazione che provo ad intrattenere con una ragazza» spiega facendo dei grossi respiri. Penso che sia stufo del carattere di Christina e se davvero si comporta come dice, lo sarei anche io.

«Non ho avuto molte ragazze, anzi forse una o due ma non era niente di serio. In un certo senso credo di averle lasciate andare, senza dargli troppe spiegazioni» ammette abbassando lo sguardo, poi torna a posarlo su di me «Ma con te è diverso Luce, tu sei diversa. Non ho mai fatto delle sorprese a nessuna, né ho detto quello che provo. Davvero credi che avrei mangiato lo zucchero filato con chiunque?».

Vivimi senza pauraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora