Capitolo 37

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Canzone: "In the air tonight", Natalie Taylor

Oggi è il compleanno di Molly, la segretaria del college. Io e April abbiamo pensato di regalarle un buono per comprarsi un paio di nuovi occhiali da vista, dato che quelli che ha sono tutti sciupati e poco moderni.

Mi alzo un po' prima del solito per prepararle anche degli waffles, cercando di seguire la ricetta e i consigli di mia madre. Dalla foga con la quale li mangia April capisco che forse non sono così male.

Ne ho cucinati sei e dio solo sa come abbia fatto a non bruciare la cucina: quattro per me e la mia amica e due per la festeggiata.

Prendo una candelina che abbiamo comprato ieri al supermercato e la infilo in un sacchettino. Mi do una sistemata, indosso dei jeans chiari e un maglioncino nero.

Raccolgo gli stivali alti da terra e lo zaino, ponendoci gli waffles sperando che non si spargano ovunque.
«Ti vuoi muovere?» incito April a darsi una mossa, o arriveremo in ritardo alle lezioni senza passare dalla segreteria.

«Arrivo, arrivo» dice con respiro affannoso mentre si infila saltellando una scarpa da ginnastica bianca. Scoppio a ridere e mi porto una mano alla bocca.

«Sono così divertente?» sbuffa lei inarcando un sopracciglio e indossa il giubbotto.
«Sì, sei decisamente molto buffa» sorrido e lei ricambia scrollando le spalle.

Percorriamo il solito vialetto, una svolta a destra e ancora a dritto. Cinque minuti di numero a passo svelto ed eccoci di fronte al cancello del college.

Scrutiamo attentamente la postazione della segreteria, per cercare di capire se la festeggiata sia arrivata oppure no.

Non notando alcun movimento sospetto ci intrufoliamo dentro ancora prima che le lezioni inizino e ci nascondiamo aspettandola.

«Tanti auguri Molly!» strilliamo in coro io e April facendola sobbalzare.
«Ma siete impazzite?!» ci sgrida portandosi una mano al petto, tentando di riprendere fiato appoggiandosi allo stipite della porta.

Le sorridiamo porgendole gli waffles con la candelina e mi sbrigo ad accenderla. Iniziamo a intonare la classica canzoncina capace di mettere in imbarazzo qualsiasi persona esistente al mondo, dalla più timida alla più spavalda.

«Ragazze, non dovevate» dice sfoggiando un sorriso sincero.
«Su su, spegnile» esclamo battendo le mani.
«Ma prima esprimi un desiderio» afferma April convinta che i desideri espressi prima di soffiare sopra delle candeline si avverino.

Non ci ho mai creduto e mai ci crederò. La vita te la crei, con la tua forza e le tue mani, non aspettando che si avveri un desiderio.

Le porgiamo il regalino e i suoi occhi diventano improvvisamente lucidi. Mi si stringe il cuore a vederla così felice e certo non mi aspettavo, credo neanche lei, di stringere un'amicizia.

«Vi voglio bene ragazze, grazie ancora!» ci abbraccia forte e noi ricambiamo contente.
«Anche noi Molly e ancora auguri!» le rispondiamo in coro.

«Adesso dobbiamo andare o ci perderemo l'entrata in scena del professor Williams» ridacchiamo e lei cerca di trattenersi.

L'ingresso in aula del signor Williams è sempre la parte migliore della giornata: puntualmente inciampa sullo stesso scalino e chiama sua mamma per avvisarla di essere arrivato.

A volte mi fa tenerezza quell'uomo, ma è così divertente che anche per una come me è impossibile non ridere.

«Sh ragazze, andate forza!» si porta l'indice davanti alla bocca per farci segno di abbassare la voce, ma mi accorgo subito del suo sorrisetto sotto i baffi.

Vivimi senza pauraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora