Parte 38

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Loren:sai quando ho saputo di te e arin il mondo mi è caduto addosso, quando ti ho rivisto e mi hai abbracciato il mio battito cardiaco è aumentato. È da questo che ho capito che io provo ancora qualcosa per te e capisco anche perché di tutti quelli che ho conosciuto nessuno mi piaceva non riuscivo a provare nulla, questo perché non ho mai smesso di provare qualcosa per te. E il solo pensiero di te e arin mi fa vomitare
Drake:Loren io non ho fatto nulla con lei, davvero. Puoi chiedere anche agli altri, anche loro pensavano ci fosse qualcosa ma quando gli ho fatto vedere i messaggi hanno creduto a me. Tutto grazie ad alex
Quel ragazzo riesce sempre a risolvere le cose fra gli altri ma non riesce mai a risolvere i suoi problemi. E dovrebbe usare i suoi stessi consigli per lui, non dovrebbe dirgli solo agli altri. Mi fermo di botto e lo fisso negli occhi
Io:drake io ti amo ma sappiamo entrambi che le relazioni a distanza non fanno per noi
Drake:vengo con te
Io:drake sai che non puoi, non sai quanto vorrei ma ti metterei solo in pericolo e lo sai
Drake:lo so piccola ma promettimi che quando torni tutto tornerà come prima
Io:te lo prometto però se nel frattempo dovessi trovarti un'altra non te ne faró una colpa, anzi sarò felice di sapere che sei riuscito ad andare avanti. Perché non so neanche se tornerò mai da Dublino.
Dico con tutta la sincerità che ho nel cuore, gli lascio un bacio sulla guancia ma appena mi allontano lui mi prende il viso tra le mani e mi bacia a stampo, mi ribacia e approfondisce il bacio.
Appena ci stacchiamo gli sorrido e torniamo alla realtà, continuiamo a camminare con gli altri ridendo e scherzando, ad un certo punto drake mi prende per mano e alex si gira a sorriderci.
Okay non ho detto una cosa. È stato lui ha invitarmi a parlare con lui, mi ha detto di parlargli perché non è successo nulla di ciò che penso sia successo.
Quindi ecco tutto questo è anche merito suo perché se no io e il mio egoismo avremo lasciato tutto com'era e me ne sarei andata lasciando questo capitolo aperto senza avere una conclusione.

****

Sono le 8 di sera e ci stiamo preparando per andare a mangiare nel mio ristorante preferito, mi mancava il cibo di quel posto.
Esco dalla doccia con un accappatoio avvolto intorno al corpo e uno nei capelli. Entro in stanza e vedo alex ancora sdraiato nel letto. Al momento in questa grande casa siamo solo io alex e major.
Mi butto in braccio a lui e fa una smorfia di dolore e poi mi guarda storto
Alex:ti sembra che tu debba farmi male?
Io:ti sembra che ancora non abbiamo litigato o scopato bisogna rimediare.
Mi metto a cavalcioni su di lui sospiro
Io:a te la scelta.
Alex:senti bella bionda non mi sembra giusto nei confronti del tuo grande amore, poi se proprio vuoi scopare con me abbiamo del tempo una volta tornati a Washington.
Dice capovolgendo la situazione e alzandosi, si ha ragione non è giusto nei confronti di drake dovrei essere con lui invece ci stavo provando con alex. Dio se sono ritardata. Non so nemmeno dove ho la testa ma alex è come una calamita cazzo.
Alex:vado in doccia
Annuisco e apro l'armadio cercando i vestiti, sento la porta di sotto aprirsi e major entrare in camera mia correndo.
Major:c'è arin di sotto.
È bastato questo per farmi mettere una tuta e bussare ad alex, non mi risponde e apro mentre sta uscendo dalla doccia, gli passo l'asciugamano e gli dico la notizia
Io:penso che abbiate molto di cui discutere e io invece ho molto per cui liberarmi
Dico con un sorriso maligno in volto lui subito si mette i boxer e un pantaloncino della tuta e una maglia nera a maniche corte, ha ancora i capelli bagnati, glieli scompiglio leggermente poi scendiamo, solo ora notò che c'è ancora il succhiotto sul collo di alex. Ma era abbastanza logico non scompare nel giro di due giorni.
Appena arin ci vede scendere insieme e con entrambi i capelli bagnati sgrana gli occhi.
Arin:fate anche la doccia insieme?
Io:non sarebbe la prima volta
Dico con nonchalance lei sgrana ancora di più gli occhi poi sposta lo sguardo suo alex, più precisamente sul suo succhiotto
Arin:a me non hai mai permesso di farti succhiotti e questa squaldrina si
Io:teniamo sotto controllo le parole come io sto tenendo sotto controllo le mani bambola
Arin:senti tu fatti i cazzi tuoi sono qui per lui
Io:peccato che qui ci sia anche io e ho voglia di risarcire i danni che mi hai causato in passato, a partire dalla pistola e finendo con le offese continue che mi tiri addosso in mia presenza o meno, mettendomi in cattiva luce.
Arin:levati dai coglioni
Si avvicina ad alex e lo abbraccia ma lui la respinge e la stacca subito guardandola male, non so dove vuole arrivare ma sono sicura che inventerà scuse per ciò che ha fatto mentre per tutte le corna che arin ha fatto ad alex non ci sono scuse
Alex:allora arin, prima di tutto levami le tue mani luride di dosso e stammi lontana un metro come minimo. Ora possiamo parlare
In tutto ciò drake è rimasto fisso davanti alla porta e questo mi fa incazzare perché sembra che stia dalla sua parte. Lo guardò male ma lui alza le spalle. Sospiro e scuoto la testa in senso di negazione, negazione per tutto questo.
Arin:scusa per quello che ho fatto
Alex:non hai scuse per aver fatto le corna e andarne fiera
Arin:amore lo sai che..
Alex:cazzo arin mi chiamo ALEX, ALEX non AMORE
dice alzando il tono della voce e avvicinandosi minacciosamente a lei, amo questo suo lato sembra tanto indifeso ma in questo caso, si vede il suo vero lato, fa vedere di che pasta è fatto e si fa valere.
Continuano a discutere e non mi interesso fin quando non esce fuori il mio nome
Arin:alex cazzo te ne sei andato, poi non penso ti importi ancora tanto di me dato che ora te la spassi con la tua amichetta Loren
Io:senti amore se voglio me la spasso pure con mio cugino.
Alex:me ne sono andato per ovvi motivi, e anche se non me ne fossi andato non mi sarebbe importato di te dal principio dato che mi hai sostituito con mio fratello dopo due anni di relazione in cui uno tra i due era un cornuto, chissà quante corna ho, ma considerando che ti sei fatta tutta la scuola direi tante e non voglio passare questo, io sono andato avanti. Sto così bene senza di te
È questo che volevo sentire. Lei deve vedere che ormai non è più nulla per lui, alex sta bene non l'ho mai visto giù di morale o se era giù non era di sicuro per questa puttana, il suo ricordo, scommetto, che non gli era passato neanche per l'anticamera del cervello.
Arin:è tutta colpa tua, devi morire stronza
Dice avvicinandosi minacciosamente a me e puntandomi un dito contro
Io:tranquilla non dovrai aspettare a lungo, me ne andrò quanto meno te lo aspetti.
Rimane spiazzata da questa mia affermazione così come tutte le altre persone presenti nella stanza
Arin:cosa sta succedendo Loren
Una volta io e lei eravamo amiche, strano vero? Si molto, ma lo eravamo, lei era diversa non era una puttana e non tradiva le persone.
Sinceramente mi dispiacerebbe anche lasciarla senza aver chiarito un po di cosette
Io:la gang solite cose. Ma arin non sono scesa solo per darti fastidio o riempirti di insulti come tu o io abbiamo sempre fatto. Ho già detto che potrei non avere tutto il tempo che vorrei avere. E ho anche detto a me stessa che non voglio lasciare cose in sospeso, quindi ti chiedo scusa per ciò che ti ho fatto ma ti dico anche che mi fai leggermente schifo per ciò che ti hai fatto a me, ad alex e a drake.
Arin rimane scioccata da queste mie parole e anche io mi stupisco di aver veramente detto certe cose, lei non risponde si limita ad abbracciarmi, rimangio un po' sorpresa all'inizio poi ricambio.
Arin:Loren io non ti ho mai odiata, ti invidiavo. Hai sempre ottenuto ciò che desideravi perché sei una ragazza stupenda e ti meriti tutto, mi odio per ciò che ti ho fatto passare ma non ero io a decidere
Io:cosa intendi
Arin:la gang, mi dicevano loro cosa fare e se non lo facevo io ero fuori, mi uccidevano e ora capisco perché tu stia scappando, il mio modo per guadagnarmi la libertà era quello. Il tuo è andargli in contro e uccidere i componenti del passato uno ad uno.
Io:in realtà due già li ho uccisi ma più ne faccio fuori più aumentano
Arin:quando successe quella cosa in quella gang erano 10 compreso il capo. Quindi penso che tu abbia tanto su cui lavorare e su di me puoi contare, se c'è bisogno verrò con te ovunque ma non ti permetterò di dire che morirai
Era da tanto che non vedevo questo suo lato, la abbraccio e la stringo forte, ringrazio mentalmente questa ragazza per aver mantenuto il segreto, so di che gang parlava dei serpents ma se lo avessimo detto tutto sarebbe venuto fuori ed io ero nella merda.
Kat:loren noi partiamo con te
Io:cosa?
Kat:si
Io:no kat come ho detto a drake vi metterei in mezzo in cose che non c'entrate
Arin:io c'entro eccome quindi vengo con te.
Annuisco incerta. Dicendole che abbiamo molto di cui parlare.
Arin:forza Wilson andiamo di sopra che ti devi vestire decentemente, perché se esci così io faccio finta di non conoscerti
Dice seria io incrocio le braccia al petto e la guardo male, i ragazzi intorno a noi scoppiano a ridere e dopo poco noi ci uniamo a loro.
Poco prima di salire suonano alla porta, major apre senza guardare e appena Gioele entra tutti mi fanno da barriera, ed eccolo qui il capo della gang in cui stavo. Il fatto che lui voglia uccidermi non è del tutto falso, hanno sempre detto chi se ne va senza un compromesso ne pagherà le conseguenze.
Mi faccio spazio tra i miei amici e mi mostro davanti a lui.
Sorride maligno poi guarda tutti e si sofferma su alex
Gioele:cosa ci fa qui un white membro dei serpents?
Tutti ci giriamo a guardarlo male e io faccio finta di non saperlo
Io:non sapevano fosse dei serpents, domani c'è ne andremo.
Gioele:tu non vai da nessuna parte se non in un sacco nero.
Mi punta la pistola alla testa e...

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