Loren Wilson, o meglio Loren parker, ha due fratelli, Hayes e Nayall, si trasferisce a washington.
Ha 17 anni e ha superato cose troppo grandi per una ragazza ancora così piccola, immatura no ma piccola si.
Spera di poter cambiare vita così come ha...
Chiudo gli occhi per non vedere e sento uno sparo ma io sono ancora viva, o almeno penso, apro piano piano gli occhi e vedo Gioele a terra e dietro di lui Blain, gli corro in contro abbracciandolo e lasciandogli tanti baci sulla guancia e ringraziandolo. Blain:Loren ho capito, va bene che mi ami però ora staccati Io:no oddio come lo hai capito, Blain io ti amo Dico portandomi una mano al cuore con fare teatrale, e guardandolo dritto negli occhi. Lui scoppia a ridere così come gli altri qui attorno, serviva qualcosa per sdramatizzare Alex:ho già visto questa scena però con un altra persona Io:Jasper Dico mentre il mio sorriso si spegne, tengo davvero tanto a quei ragazzi a Washington e me ne sto andando Alex:ma ora che lui è morto non c'è bisogno che te ne vai Arin:in realtà uccidendolo ci siamo messi tutti nei casini, perché ora non sarà solo il capo a cercarla ma tutta la gang di quei ragazzini psicopatici Rido per il modo in cui ha definito quei coglioni, si fanno abbindolare da tutto e sarà semplice liberarmi di loro ma non sarà semplice liberarmi di quelle 8 persone dei serpents, devo impegnarmi molto se voglio arrivare a essere finalmente libera, cosa che non so se potrà capitare. Ho due possibilità, incastrarli e farli arrestare fino alla morte oppure ucciderli io. Arin:okay Loren, sei viva e vegeta e non possiamo rovinarci la serata per questo, quindi saliamo e vestiti io poi torno a casa Lancio un occhiata ai miei amici ma nessuno fa passare niente, non mi accosentono niente ma io faccio lo stesso ciò che mi passa per la testa. Io:arin, vuoi venire con noi? I ragazzi si girano tutti nella mia direzione e mi guardano male Arin:dalla reazione degli altri suppongo che non sono la benvenuta quindi evito Alex:in realtà a me è indifferente Drake:anche a me Kat:arin io ti conosco come la nostra amica a me va bene se vieni Liv:idem per me Arin sorride e mi trascina su in camera, lei va in doccia e poco dopo mi raggiunge in camera con asciugamano avvolto nel corpo e uno nei capelli. In quel momento entra Alex Alex:scusate devo prendere i vestiti. Io:posso darteli iooo Alex:se proprio devi Io:ma taci coglione Lui mi da un pungetto sulla spalla poi mi avvicino al suo armadio e tirò fuori un pantaloncino bianco di jeans con degli strappi, che gli arriva poco più su del ginocchio, alla fine dei pantaloncini ci sono dei risvolti, come maglia gliene passo una nera di Armani, con la scritta in bianco. Io:mi asciughi i capelliiii? Dico con una faccia da cucciolo, mi guarda male poi sposta lo sguardo su arin Alex:devo proprio? Io:a New York lo facevi ormai ci ho preso l'abitudine Dico ridendo, lui si sbatte una mano in fronte e alza gli occhi al cielo Alex:maledizione a me, come farai a Dublino senza di me Io:mm non lo so Alex:prima vestiti così mi vesto anche io e poi te li asciugo Gli corro in contro felice e lo abbraccio per ringraziarlo, mi scappa un bacio a stampo non ricordandomi che arin si trova ancora nella stanza Io:scusa...abitudine Mi giro per andare verso l'armadio ma lui mi prende per il polso e mi fa girare, fa unire le nostre labbra e non è un semplice bacio a stampo, va bene non è giusto nei confronti del ragazzo ma non riesco a fare a meno delle sue labbra. Esce dalla stanza con i suoi vestiti e arin inizia a farmi mille domande Arin:quindi state insieme? Io:pfff io e quello scorbutico? No assolutamente, a New York abbiamo avuto qualcosa ma nulla di serio. Quando sono tornata oltre a essermi resa conto che mi piaceva ancora drake ho capito che non posso neanche far a meno di Alex e che confusione Si siede sul letto e mi fa segno di mettermi affianco a lei, mi ricordo quando mi dava consigli su come comportarmi con i ragazzi o mi aiutava a risolvere problemi, così come facevo io con lei. Eravamo tipo miglior amiche ci aiutavamo per tutto. Arin:allora... secondo me non riesci a fare meno di Alex perché avete passato del tempo solo voi due e questo può averti scombussolato un attimo. Però se quando sei arrivata hai capito che ti piaceva drake secondo me è lui che ti piace e Alex è solo abitudine. Io:si, già, probabile, però io partirò e sappiamo entrambe che io e drake non possiamo avere una storia a distanza. Vorrei solo che andasse avanti non può perdere la sua vita dietro a me. Ed è vero, mi dispiacerebbe vederlo con un'altra mi farebbe stare male all'inizio. Ma lui merita più di tutti di essere felice non di perdere il suo prezioso tempo dietro ad una scorbutica e stronza come me. Io non merito un ragazzo così e lui merita di meglio, questo lo sa pure lui. Arin:io verró con te Io:sei sicura arin? Arin:Loren si ho conti in sospeso con Oliver e quei suoi uomini sulla trentina d'anni Io:cosa è successo? Arin:mio padre, lo hanno ucciso Io:allora saremo compagne di omicidi Dico ridendo, lei ride con me poi mi tira su e apre il mio armadio e tira fuori un pantaloncino e una maglietta a maniche corte, non scherzavo quando dicevo che qua faceva ancora parecchio caldo.
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Come scarpe metto le McQueen, Alex entra in stanza e vado in bagno con lui per asciugarmi i capelli mentre arin rimane in camera mia a rubarmi alcuni vestiti per prepararsi per uscire. Questa serata era iniziata male ma ora sta andando per il verso giusto, Alex inizia ad asciugarmi i capelli e io come mio solito faccio una storia. Inquadro lo specchio davanti a me, la foto sembra mossa a causa dell'effetto ma mi piace
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Si impegna anche, tutte vorrebbero un ragazzo che asciuga i capelli, io ho di meglio, ho un amico che me li asciuga e tra l'altro lo so che gli piace farlo, sembra scocciato quando glielo chiedi poi si vede lontano un miglio che in realtà gli piace. Appena finisce esce dal bagno e io inizio a truccarmi, poco dopo arin mi raggiunge e si inizia a truccare anche lei, pochissimo tempo dopo il bagno è invaso da noi ragazze che ci stiamo truccando. Penso sia una delle cose più belle. Tutte e quattro chiuse in bagno a truccarci. Appena siamo tutte pronte vado in camera e Alex si sta mettendo il profumo, lo guardò con una faccia da cucciolo, sbuffa poi me ne spruzza un po'. Alex:come farai a Dublino senza questo Dice scuotendo il profumo nella sua mano Io:te lo rubo Dico molto tranquillamente Io:oppure prima di andarmene faccio la scorta, non si sa mai, magari a Dublino non lo vendono Lui ride scuotendo la testa, sicuramente penserà quanto sono psicopatica, ha ragione ma ho ragione anche io, bisogna essere pronti a tutto. Io:Alex... potresti non dire agli altri che vado a Dublino, manteniamo Venezia, non voglio che mi veniate a trovare se no andare avanti per me sarà ancor più difficile di quanto già lo sia. Annuisce poi sospira girandosi a guardarmi negli occhi Alex:promettimi che tornerai Io:non posso farti promesse che non so se posso mantenere Mi prende il viso tra le sue mani e appoggia la fronte sulla mia. Alex:Loren promettimi che tornerai Una lacrima riga il suo volto ed è la prima volta che lo vedo piangere, stacco la fronte dalla sua e asciugo la lacrima che poco fa era scesa dal suo occhio, sposto lo sguardo nei suoi occhi Io:ti prometto che tornerò Lui mi abbraccia ma sappiamo entrambi che non so se riuscirò a mantenere la promessa. Sospiro mentre sono ancora fra le sue braccia Alex:so che non sai se riuscirai a mantenerla ma dovevo sentirtelo dire, loren almeno io, posso venirti a trovare? Dice staccandosi da me Io:se vieni tu vorranno venire anche gli altri, lo sai. Facciamo così, ti chiamerò, tra videochiamate e altro e ti aggiornerò su tutto e tu aggiornerai me. Ma anche questa cosa non voglio gli altri. Solo pensare che sto per lasciare Jasper, enzo e Lexi mi viene da piangere. Devo riuscire ad andare avanti e loro anche e se mi sentiranno non ci riusciranno e nemmeno io. Annuisce poi scendiamo di sotto, lui si è preso una felpa nera di Gucci che ha piegato è messo dentro la mia borsa, ovviamente. Usciamo di casa ma quello che ci aspetta non era quello che immaginavo. Ci sono...