Parte 31

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Io:la dentro c'è carter con i suoi amici
Alex:motivo in più per entrare
Mi prende per mano e mi trascina dentro verso i grandi tablet per poter ordinare, mi giro lentamente verso il tavolo dove poco prima c'erano gli amici di carter e lui e stanno tutti guardando nella nostra direzione.
Alex:non guardarli
Dice a denti stretti
Alex:allora...prendi le stesse porcherie dell'altra volta?
Io:te le ricordi anche?
Dico ridendo lui mi guarda serio poi si mette a ridere
Alex:ovvio...scherzavo no non mi ricordo nulla
Io:immaginavo
Rido e lo sposto di lato per poter ordinare io, ritiro il bigliettino e andiamo alla cassa per pagare.
Andiamo al tavolo aspettando che ci portino i vassoi e i ragazzi al tavolo seguono ogni nostro movimento, comincio a non sopportarli più.
Alex:respira, fai un respiro profondo e calmati
Faccio come dice e cerco di calmarmi un minimo.
Ma la mia calma duró poco dato che carter viene a sedersi al tavolo con noi mettendomi un braccio sulle spalle.
Carter:amore come stai?
Mi allontano da lui togliendogli il braccio da sopra le mie spalle
Io:bene
Dico fredda e distaccata, guardò il ragazzo di fronte a me che fulmina il fratello con lo sguardo ma non dice nulla. "Me ne occuperò io" disse " era un problema mio" mentiva. Non sta facendo assolutamente nulla.
Alex:allora fratello che ci fai da queste parti?
Carter:mini vacanza
Alex:mini vacanza o devi tener sotto controllo lei in modo che alla prima mossa sbagliata le fai del male?
Dice fissandolo negli occhi con uno sguardo che non riesco a percepire.
Carter:che hai fratellino sei forse geloso?
Alex:dovrei?
Carter:certo mi sono preso di nuovo la ragazza con cui ti trovavi meglio
Alex subito scatta e tira un pugno al tavolo per non tirarlo al fratello
Carter:è così vero
Alex:non sono geloso di come ti sei procurato una ragazza sopratutto se questa ti odia invece di amarti come dovrebbe.
Carter:si sei geloso anche perché non sai quello che dici Loren mi ama e tu non vuoi accettarlo
Alex si gira verso di me alzando un sopracciglio, e io cosa dovrei fare? Carter mi torna a mettere un braccio sulle spalle e come prima glielo tolgo, lui si avvicina e mi mette una mano sulla coscia. Mi sto iniziando a scocciare gli tolgo la mano e lo guardò male
Carter:su Loren dillo anche tu che mi ami
Io:io non ti...
Mi tira una gomitata sul fianco, che mi provoca una smorfia di dolore. Lo guardò seria e non mi interessa cosa possa farmi
Io:non ti amo
Mi guarda con un ghigno mi tira una gomitata più forte
Carter:sicura?
Io:mai stata più sicura di così. Ora se permetti vorrei mangiare in pace
Dico vedendo i nostri vassoi arrivare, si alza e se ne va sbattendo i piedi, mi guardò il fianco ed è leggermente violaceo.
Ma come sarà mai possibile che sono sempre io quella in mezzo si casini.
Carter si riavvicina al tavolo a passo svelto, appoggia le mani sul tavolo guarda me poi alex
Carter:fratello lo sai il segreto della tua cara amica
Gli tirò un occhiataccia, non so di che cosa stia parlando.
Carter fa un cenno ai ragazzi di venire qui dal nostro tavolo.
Uno dei ragazzi mi guarda con un sorriso da ebete e si siede accanto a me
X:allora Loren parker cosa ci racconti come stanno i tuoi genitori?
Alex mi guarda male ma io mi giro verso il ragazzo che mi guarda sorridendo.
Io:t-tu
X:mi vuoi chiedere come lo so?
Io:no, tu eri lì brutto pezzo di merda eri lì quando sono morti.
Dico tirandogli un pugno in faccia, okay no basta devo mantenere il segreto
Io:cioè davvero. Loren parker era mia amica e io ti ho visto lì quando i suoi genitori sono morti e non hai fatto nulla per aiutarli. Io non sono una parker, vorrei, ma sono una Wilson
X:sicura parker?
Io:pensi che io non sappia quale sia il mio cognome o la mia famiglia? Ripeto vorrei essere una parker li invidio tanto ma non è così. Non sarei qui adesso.
Carter:tu non la racconti giusta
Io:se mai sei tu che non me la racconti giusta, io ti avevo avvertito so più cose di te di quanto immagini, ad esempio che mi dici dei serpents, gang ottima?
Lui mi guarda serio e i suoi amici lo guardano male, molto male
X3:avevi detto che eri uscito da quella gang per questo ti abbiamo riammesso qui
Lui esce dal mc correndo e se ne va, colpito e affondato, anche i ragazzi se ne vanno e alex mi guarda male.
Alex:oltre carter sai chi ne fa parte?
Io:no
Mento, ma devo farlo.
Io:come sempre è riuscito a rovinare la giornata
Dico sbuffando, prendo una nuggets e me la mangio
Alex:abbiamo ancora tutta la serata davanti, divertiamoci no?
Annuisco poco convinta, so che non si fermerà non è da carter arrendersi.
Finiamo di mangiare e prima di andare in qualche pub facciamo un giro a Central park.
Verso mezzanotte saliamo in macchina e andiamo in questo famoso pub lontano dall'hotel, non so come faremo a tornare indietro perché io voglio ubriacarmi, lui non so ma io si.
Alex:io non posso bere tanto devo guidare
Annuisco ed entriamo prendendoci un tavolo, mi piace questo pub, ha un area con di tavolo per poter prendere da bere poi c'è una porta in cui dietro c'è una pista da ballo abbastanza grande con musica e piccoli divanetti ai lati per potersi riposare.
Prendiamo qualche shot poi lo trasporto in pista, anche se non voleva, adesso capisco perché non vuole mai ballare, non lo sa fare.
Infatti dura poco in pista che si va a sedere e subito un ragazzo mi si avvicina da dietro, beh amico mio hai fatto bene ad andare a sedere.
Poco tempo dopo alex interrompe me e quel bel ragazzone per poter tornare in hotel
Io:quando eri con quella ragazza in discoteca non ti ho interrotto perché tu devo interrompere me?
Alex:sono stanco
Sbuffo prendiamo le giacche appoggiate all'attaccapanni appena siamo entrati, usciamo e subito si mette a guidare per tornare in hotel.
Io:c'è altro sotto, come mai?
Alex:carter era lì.
Io:potevi dirmelo almeno lasciavo il numero a quel manzo.
Alex alza gli occhi al cielo.
Arriviamo all'hotel e mi aiuta a salire in camera dato che detto da lui "avevo bevuto troppo". Ma cosa ci posso fare non è colpa mia.
Mi stendo sul letto e poco dopo mi addormento.

***

Mi sveglio, non ho sentito la sveglia suonare quindi guardò l'ora e sono le 14, è anche abbastanza presto dato che circa siamo arrivati a casa alle 5.
Mi alzo e vedo che ho il pigiama e non la roba di ieri, come mio solito vado in balcone a fumarmi una sigaretta.
Alex:posso?
Dice indicando la sigaretta, annuisco e gliela passo. Fa qualche tiro e me la ridà
Io:da quanto?
Alex:avevo smesso ma mi sta tornando la voglia
Io:colpa mia vero?
Alex:in parte dai.
Sorrido poi gli lascio gli ultimi tre tiri, butta la sigaretta nel pattume da buon naturalista.
Alex:ho fame
Io:per la prima volta non sono io a dirlo, molto bene.
Alex:dai andiamo a mangiare in un qualche ristorante?
Annuisco e vado a vestirmi decentemente.

Alex:dai andiamo a mangiare in un qualche ristorante?Annuisco e vado a vestirmi decentemente

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Metto McQueen bianche anche perché non ho molte paia di scarpe qui con me.
Arriviamo al ristorante e per fortuna nulla di lusso, anzi sembra un ristorante normale.
Ci sediamo e ordiniamo del buon cibo. Nel giro di pochi minuti ci portano tutto ciò che abbiamo richiesto al tavolo, anche perché era abbastanza tardi e non c'era praticamente nessuno al ristorante.
Mangiamo subito tutto quanto, essendo abbastanza affamati.
Dopo pranzo facciamo un giro lì vicino al ristorante.
Sono le 7 e stiamo tornando in hotel per poterci lavare e poi andare nella sala per cenare.
Esco dal bagno e ce alex che...

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