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Corsi all'interno dell'enorme struttura, non mi guardai neanche intorno, volevo sbrigarmi e tornare a casa sul mio bellissimo letto con una dose di netflix e patatine.
Passai i negozi di abbigliamento vedendo di con la coda dell'occhio la famosa boutique dell'altro giorno, roteai gli occhi e passai oltre fino a raggiungere il supermercato.
La lista non era molto lunga, avrei preso quella dozzina di cose e me ne sarei andato.
Attraversai innumerevoli corsie, odiavo questo genere di posti soprattutto per la facilità nel perdersi, tutto sembrava seriamente uguale.
"Le uova le ho prese, lo zucchero anche...manca la farina", alzai lo sguardo pregando si trovasse nella mia stessa corsia ma OVVIAMENTE non era così.

Finalmente la trovai, mi allungai per prenderla ma niente da fare, era troppo in alto e diciamo che io non ero molto famoso per la mia altezza. Feci qualche saltello ma ancora niente, "avanti farina vieni qui", sbuffai innervosito, "non penso che se la chiami viene eh", sentii una mano gelida posarsi sul mio fianco, vidi un braccio allungarsi sopra di me e prendere il pacco che tanto desideravo. Mi voltai cercando di capire chi fosse e mi ritrovai lì, davanti ai miei occhi, l'unica persona che in quel momento stavo cercando di evitare, "cosa ancora te? Ma che diamine", mi tirai leggermente indietro lasciando aderire la mia schiena allo scaffale, "scusa piccoletto, ti ho visto passare prima quindi ti ho seguito, un saluto allo straccione non si evita mai", mi fece l'occhiolino porgendomi la farina, "ma la smetti di chiamarmi così? E poi scusa...perché tu sei riuscito a prendere il pacchetto? Sei poco più alto di me", lo guardai confuso, forse i centimetri che ci separavano erano uno massimo due, "non farti domande, piuttosto" posò un mano accanto alla mia testa bloccandomi, ma che diamine gli prendeva?
"Ti va di uscire? Magari domani sera"

Ok ok ok, questo non è normale.

"Scusa? Non ho capito", feci una smorfia schifata cercando di capire se dentro quella testa tenesse un sasso, "Ti va di uscire?", ripetè e io scoppiai a ridere, "uscire con te? Ma si certo dopo tutte le cazzate che hai sparato ieri guarda non vedo l'ora di uscire con questo meraviglioso modello di Gucci, ma fammi il piacere", lo spinsi indietro per liberarmi ma lui mi riprese, "eddai principessa, ieri in realtà il tuo carattere mi ha colpito molto e poi non ti sto chiedendo di sposarci, non sono un tipo da relazione, più che altro una botta e via", mi sussurrò all'orecchio cercando di farmi capire cosa volesse davvero, "mio dio ma per carità", quello aveva già intenzione di scoparmi a sangue in qualche suite di lusso. Che schifo.

"Va bene, ti lascio il mio numero, se cambi idea scrivimi", mi passò un bigliettino che presi dopo averlo fulminato un paio di volte.

"Ci si vede", mi lasciò un bacio sulla guancia e sparì.

Cosa diamine era appena successo?


Ho postato una oneshot :)
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𝐆𝐮𝐜𝐜𝐢 𝐛𝐨𝐮𝐭𝐢𝐪𝐮𝐞 ↬ YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora