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Lo spinsi indietro con forza, "non ho tempo da perdere con i poveri dementi", mi voltai correndo verso la porta e prima di uscire dalla stanza, "provate ad avvicinarvi o a me o a Tae e giuro sarà l'ultima cosa che farete", tirai fuori quelle parole con non so quale coraggio e corsi fuori, nelle altre stanze non c'era traccia del mio amico così uscii di casa.
Stavo per correre a cercarlo ma sentii dei passi e un fiatone molto pesante ,segno che aveva corso, "ti prego Jimin scusami", Jungkook, "scusa? dovresti scusarti con Taehyung ,non pensi?",lo guardai, "è quello che voglio fare ,insomma quel bacio è stato forzato io non lo volevo", cercò di dire quella frase il più velocemente possibile senza impicciarsi, "ma se per esempio te ne vai e ti fai una vita al posto di giocare con lui?", ringhiai, "non dire il contrario, in sei anni che ci conosciamo sei stato solo in grado di provarci anche con il cane dei vicini", sbuffai, "ma perché cazzo perdo tempo con te", mi allontanai prendendo il telefono e digitando il numero di Taehyung.

Uno squillo ...

Due...

Tre...

Nessuna risposta. Non avevo idea di dove potesse essere. Rimasi immobile osservando la strada davanti a me, l'asfalto era grigio e scuro mentre delle trasparenti gocce cadevano disperate infrangendosi su di esso distruggendosi. Lo avevo perso? Dov'era? Magari voleva solo stare solo.
Mi inginocchiai a terra lasciando toccare le mie mani. Ero sempre più stanco e privo di energie, le mie gambe non reggevano e le mie mani tremavano.

Perché sei entrato nella mia vita come un treno e mi hai travolto in pieno spezzandomi in due, cazzo faceva sempre più male.
"Fatti aiutare...", ancora lui, "Jungkook quante volte ancora-", "STAI ZITTO PORCA TROIA", silenzio. Nonostante fossi voltato potevo percepire il suo sguardo basso e i suoi pugni stretti che tremavano, "zitto Jimin fammi parlare", prese un bel respiro, "io lo amo ok? Questo è stato un incidente che non doveva accadere lui si è presentato a casa mia senza alcun preavviso e mi ha preso con forza...voleva ripagassi i debiti rimasti, se non fosse stato per voi ora starei ansimando su quel letto implorando pietà", sentivo il rancore nelle sue parole, mi alzai e lo guardai, "d'accordo, aiutami pure a cercarlo ma sicuramente dopo non tornerà subito da te sappilo", lui annuì silenziosamente, non potei fare altro che spostare lo sguardo verso la casa da cui ero uscito, Yoongi mi guardava con uno sguardo che non capivo, non capivo davvero quell'espressione ,mi contorceva il cuore,sentivo qualcosa di diverso, ti prego non guardarmi più così...
Lo vidi prendere un grande sospiro e uscire prendendo a camminare sotto la pioggia.
Volevo correre correre da lui e urlare fino a perdere la voce.

E lo feci.

Corsi. I miei passi schioccavano sulla strada bagnata mentre i miei capelli gocciolavano. Quando mi trovai a pochi metri da lui mi bloccai.

"MIN YOONGI."

𝐆𝐮𝐜𝐜𝐢 𝐛𝐨𝐮𝐭𝐢𝐪𝐮𝐞 ↬ YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora