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"Ma sei impazzito?!", quasi urlò Taehyung mentre gli raccontavo l'accaduto, "no, butta quel foglietto tu con quel maniaco non ci esci chiaro?", ringhiò il mio amico. Era sempre stato iper protettivo con me e aveva sempre uno strano fiuto per i casini, "oh madonna è solo un ragazzo e comunque non ho intenzione di uscirci", guardai qualche altra volta il biglietto per poi ripiegarlo e metterlo dietro la mia cover, "menomale, per una volta mi ascolti", mi diede uno schiaffo dietro il collo ridacchiando.

Forse Tae aveva ragione ma c'era qualcosa che mi spingeva a scrivergli, mi bastava anche solo quello, non si trattava per nulla del suo aspetto per carità, esisteva di meglio tipo Bang Chan del quarto anno o anche... "La smetti di avere la testa tra le nuvole? Ascoltami daii", si lamentò Tae scuotendomi, "perdonami, stavo pensando ad altro", sospirai e portai l'attenzione sul mio amico.

"Voglio tingermi completamente di blu", disse semplicemente senza troppi giri di parole, "oddio si, ci staresti da dio", annuii più volte, Taehyung non si tingeva mai completamente ma devo ammettere che il blu gli donava e non poco, "bene allora lo farò il prima possibile".
Stavo per ribattere ma il telefono prese a suonare, "ma che rivuole ancora", sbuffai leggendo il contatto di mia madre per poi riposare il telefono, "ma dai rispondi magari è qualcosa di serio", ridacchiò il mio amico, "mmh...", mugugnai infastidito riprendendo il telefono.

"Mamma ,che vuoi?", attesi una risposta, "ehy, ti ricordi la mia amica? Quella che ha un figlio circa della tua età? Forse più piccolo?", oddio stava parlando davvero di quel dannato pervertito, "si..?", dissi terrorizzato dalla possibile risposta, "per le vacanze estive vengono qui da noi! Saranno qui tra poco, torna subito mi raccomando", dio no, tre mesi con quel dannato pezzo di merda, era uno stronzo con me nonostante non gli avessi fatto niente.
Attaccai buttando la testa indietro, "non posso crederci", ci fu una pausa, "NO PORCO DUE NON POSSO CREDERCI", mi dimenai come un coglione cercando di metabolizzare, "che c'è?", mi guardò perplesso Tae, "devo tornare abbiamo oSpItI", sbuffai sonoramente, "oh tranquillo, ci vediamo domani ok?", annuii e mi alzai abbandonando l'abitazione.

Camminai verso casa mia cercando di non pensare troppo anche se i ricordi dell'estate scorsa mi riaffioravano continuamente. Quel piccoletto mi dava un fastidio continuo, sua madre era davvero un ottima donna, mi chiedo come quel diavolo sia scappato fuori.

Neanche me ne accorsi di essere arrivato a casa mia, suonai al campanello pregando che non fossero gia qui ma alcune voci estranee giunsero al mio orecchio facendomi subito capire il contrario.
La porta si aprì mostrando un ragazzo alto dai capelli color cioccolato. Ghignò leggermente ,quando mi vide, mostrando quei denti sempre perfettamente bianchi.

"Da quanto tempo"

"Ciao Jungkook."

𝐆𝐮𝐜𝐜𝐢 𝐛𝐨𝐮𝐭𝐢𝐪𝐮𝐞 ↬ YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora