"Come non vieni a scuola?", la voce preoccupata di Tae, proveniente dal telefono, mi fece sobbalzare, "non sto tanto bene, tranquillo mi rimetterò", mentii, "dopo passo da te ok?", andai nel panico, era un disastro casa mia e non avevo le forze di pulire, "no no, non fa nulla preferisco stare da solo e non attaccarti nulla", inventai una scusa su due piedi, "non se ne parla proprio, dopo passo addio", attaccò senza farmi ribattere. Posai il cellulare e mi guardai intorno, non avevo chiuso occhio e questa cosa mi rendeva ancora più impresentabile in più se tae si metteva in testa una cosa la faceva.Diedi una pulita alla casa, principalmente al bagno poi mi feci una doccia, le ferite bruciavano ma comunque la sensazione dell'acqua sulla pelle mi rilassava come non mai. Finii e uscii dalla doccia notando il bagno invaso dal vapore, esageravo sempre con l'acqua calda. Passai la mano sullo specchio appannato mostrando la mia figura, non ero il massimo ma già meglio.
Mi sistemai del tutto e indossai una felpa lunga per coprire tutti i segni. Tae non sapeva e non doveva sapere.
Alla fine ricrollai esausto sul divano accoccolandomi come un bambino piccolo.Attesi le infinite sei ore quando finalmente il campanello suonò, aprii ritrovandomi il mio amico davanti, "Jimiiin!", sorrise entrando vivacemente, accennai un falso sorriso e mi strinsi nella felpa, "non hai caldo? Quella felpa sembra pensate e non fa molto freddo", mi guardò confuso, "è che mh.. ho un po' di febbre e sento freddo", annuii senza dare ulteriori informazioni, "ok..", il suo sguardo sospetto mi attraverso dall'alto in basso e poi lasciò perdere facendo riapparire il suo sorriso, "guarda che ti ho portatooo", mi porse una piccola scatolina di cartone color rosa pastello, inclinai la testa e tolsi il piccolo nastrino rosso presente su di essa, all'interno vi erano due piccoli dolcetti alla fragola, sorrisi, Taehyung mi trattava sempre così bene.
"Sono i tuoi preferiti vero?", mi chiese e io mi limitai ad annuire con la testa mentre richiudevo la scatola, "non li mangi..?",tirai un forte sospiro, "non ho fame...", "ancora? Jimin ti prego almeno mangia qualcosa...", sentii la sua voce rompersi verso la fine della frase, mi dispiaceva vederlo così preoccupato così mi sforzai a mangiare i due dolci portati dal corvino, "bravo bravo, vado un secondo in bagno".
Mentre Taehyung era in bagno terminai di mangiare e lo aspettai in silenzio godendomi quella tranquillità."Park Jimin.", una voce fin troppo seria mi chiamò, "che cazzo è questa", la voce del mio amico era irriconoscibile, era fredda,arrabbiata e delusa allo stesso tempo, tra le mani teneva la mia lametta ancora sporca di sangue mentre il suo sguardo mi faceva sentire piccolo.
Facevo sempre più schifo.
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𝐆𝐮𝐜𝐜𝐢 𝐛𝐨𝐮𝐭𝐢𝐪𝐮𝐞 ↬ Yoonmin
Fanfiction-#𝐆𝐮𝐜𝐜𝐢 𝐛𝐨𝐮𝐭𝐢𝐪𝐮𝐞⤷¨*:·.🎞 -윤민 -Dove Jimin, un semplice adolescente dai capelli dorati, si ritrova ad innamorarsi di un ragazzo senza sapere chi si nasconde realmente dietro a tutta quella perfezione. "l'amore è la più saggia delle folli...