Riuscii a calmarmi, Taehyung era in sala operatoria da ore, ci avevano avvertito che era molto complicata come operazione ,dato il danneggiamento di alcuni organi vitali, e che per assicurare la massima riuscita di essa sarebbe stato necessario molto tempo. Le pareti bianche erano illuminate solo da alcune luci a led presenti sul soffitto, anche il pavimento era ricoperto da deprimenti piastrelle bianche e grigie alcune anche leggermente crepate, magari dal passaggio rapido delle barelle o anche per l'usura data dal tempo. Ogni tanto qualche medico passava per quel corridoio ma nel resto essendo quasi le tre di notte non vi era anima viva.

Mia madre e Jungkook, che ormai dormiva da circa mezz'ora , erano seduti sulle sedie d'attesa assieme ai genitori di Tae, arrivati subito dopo di noi. Io e Yoongi eravamo poco più distanti, ero in braccio a lui lasciando la testa appoggiata al suo petto e le sue braccia mi stringevano al suo corpo latteo. Strusciai il mio nasino sul suo collo cercando di attirare la sua attenzione che non tardò ad arrivare, "mh?", sussurrò solo posando il suo sguardo su di me, "andrà tutto bene vero..?", sospirai stringendo tra le mie mani il tessuto dei suoi abiti, "certo, Tae per il poco che l'ho conosciuto è sempre stato un ragazzo fortissimo e penso che mi abbia sempre odiato però vedrai, supererà anche questa", ridacchiò leggermente ricordando delle volte in cui il blu era quasi sul punto di stenderlo a cazzotti, risi anche io ricordando quei momenti, "mi manca tanto", strinsi i denti lasciando scendere una piccola lacrima bagnando la sua maglietta, "oi no no, non si piange ora", mi accarezzò lentamente i capelli facendomi rilassare. Socchiusi gli occhi sorridendo, era piacevole sentire il suo cuore battere, sentirlo vicino a me mentre era intento a coccolarmi con le sue mani decisamente enormi in confronto alle mie, ma soprattutto era meraviglioso sentire la sua presenza, il suo calore.

"Yoongi non sai quanto ti amo",mi strinsi maggiormente a lui sussurrando in maniera impercettibile cercando di tenere quel pensiero solo per me, "non sai quanto ti ami io Jiminnie", sentii il suo respiro caldo vicino al mio orecchio, mi aveva sussurrato quelle parole come se fosse un nostro segreto, qualcosa che solo noi potevamo sapere. Quindi mi amava, ci amavano, era un sentimento puro e semplicemente nostro, non attesi maggiormente e mi fiondai a baciarlo allacciando le braccia dietro al suo collo. Poco mi importava di chi avevo intorno, era un breve istante di felicità e nonostante sapessi sarebbe durato ben poco riuscii a godermelo al massimo. Ci staccammo sentendo subito la mancanza dell'altro, ritornai col la testa sul suo petto godendomi altri piccoli baci che il maggiore era occupato a darmi sulla testa.

Notai come mia madre ci stesse felicemente sorridendo, sorrisi anche io lasciando i miei occhi socchiudersi. La stanchezza era sempre più presente così mi lasciai cadere nel sonno tra le dolci parole sussurrate dal mio ormai quasi ragazzo e le continue carezze che mi stava dando.

"il paziente sta cedendo", ... , "presto dobbiamo rianimarlo".

"non ce la farà..."

𝐆𝐮𝐜𝐜𝐢 𝐛𝐨𝐮𝐭𝐢𝐪𝐮𝐞 ↬ YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora