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Continuavo a rimanere immobile, lo stesso anche per Yoongi, sentivo la sua cassa toracica alzarsi e abbassarsi a ogni suo respiro, e il suo cuore batteva irregolarmente, sicuramente perché non so...magari aveva corso, credo.

"Sono un coglione Park,lo so"

Mi sussurrò semplicemente, mi bruciava nel corpo la voglia di urlargli tutto quello che avevo passato, dei pianti fatti per lui ma cercai di godermi quel momento per mantenere quel ricordo unico e prezioso.
Mi staccai senza riuscire a riguardarlo negli occhi ,un velo di paura copriva il mio volto cupo, "senti...io devo trovare Tae...", balbettai cercando di non sembrare un povero demente, provai subito ad andarmene ma lui mi bloccò, "Jimin dopo possiamo parlare?", osservai la sua mano posata sulla mia e avvampai, cazzo stavo facendo la figura della ragazzina ormonata di brutto, "n-non penso abbiamo nulla da dirci", la buttai lì, non potevo farmi vedere debole, "sono serio, per favore", i suoi occhi di ghiaccio si erano sciolti e il suo sguardo appariva più docile. Sospirai e annuii arrendendomi, infondo chi volevo prendere in giro, ero pazzo per questo criminale.

Ripresi le ricerche fallendo nuovamente, Taehyung continuava a non rispondere ne a chiamate ne a messaggi e nei paraggi non vi era traccia, "cazzo TaeTae dove sei", strinsi i pugni cercando di non piangere di nuovo, non ero una ragazzina, assolutamente no.
Avevo solo un ultimo posto da vedere, l'enorme campo di girasoli in cui di recava da piccolo con la nonna, era l'unico posto rimasto e spesso si recava li per "riflettere" o almeno era quello che diceva.
Fortunatamente non era troppo lontano e dopo venti minuti potevo già intravedere un prato ricoperto da quegli enormi fiori gialli, Jungkook era al mio fianco spaventato, sapeva che Tae non lo avrebbe perdonato subito e questa cosa sembrava ferirlo leggermente data la sua espressione.

Non ci volle molto prima che la sagoma di Taehyung saltasse fuori tra gli alti fiori, era rannicchiato a terra in prossimità di un albero molto grande. Corsi da lui "TaeTae", la mia voce era rotta, avevo avuto così tanta paura di perderlo, "oddio stai bene per fortuna", lo strinsi a me, "si si Jimin...sto bene", poggiò una mano sul mio petto e mi allontanò, lui stava rifiutando un mio abbraccio? "Tae..?", lo guardai, "è ok, tranquillo ho solo bisogno di stare da solo", stavolta era tutto diverso, Taehyung era diverso lui si ne aveva vissute di tutti i colori in amore ma ogni volta sorrideva dicendo che sarebbe andato avanti, cosa diamine gli aveva fatto Jungkook?

"Tata ti prego scusami", una voce proveniente da dietro di me interruppe i miei numerosi pensieri, "non chiamarmi più così e per favore vai via ", sputò acido senza neanche guardarlo, "ti prego posso spiegare...", "cazzo ti ho detto di andartene perché sei ancora qui?".
Vi fu un silenzio davvero scomodo che fu colmato solo da dei piccoli versetti simili a un pianto, poi dei passi. Questa volta Jungkook aveva capito cosa fosse davvero un cuore spezzato. "Hai fatto bene", ritornai a guardare il mio amico che sembrava esser rimasto impassibile, "non voglio parlarne", si alzò guardandosi davanti, "andiamo a casa ti prego", annuii.

Il sole stava tramontando lasciando i nostri volti tinti da una luce aranciata, tutto sembrava finito quando in realtà stava solo per iniziare.


FA CAGARE STO CAPITOLO SORRATEMI DAVVERO, dopo ciò tutto dovrebbe migliorare e tranquilli la storia tornerà sulla Yoonmin ahahh

𝐆𝐮𝐜𝐜𝐢 𝐛𝐨𝐮𝐭𝐢𝐪𝐮𝐞 ↬ YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora