Svoltai l'angolo che portava alla piccola caffetteria della mia città, io e Taehyung ,quando eravamo più piccoli, andavamo sempre li per prenderci quei dannati dolcetti al miele che col tempo si rivelarono la rovina della mia linea. La mia partenza era sempre più vicina, la scuola era terminata da un paio di giorni e potevo respirare quella dolce aria di libertà mista a un senso di leggerezza. Io e il mio amico volevamo dedicarci una giornata di svago, senza pensare troppo ne a Kookie ne a Yoongie, come ai vecchi tempi. Il campanellino ,sopra la vecchia e consumata porta di legno chiaro, suonò annunciando la mia entrata. Mi guardai intorno fino a vedere una donna avvicinarsi a me, "Jimin, era da parecchio che non facevi visita assieme a Taehyung", sorrise l'anziana che ormai per scherzo chiamavamo entrambi "nonna" per quanto ci trattasse come dei nipoti, "già", risi arrossendo leggermente imbarazzato, "nonna vado da Tae tanto penso che te sappia a memoria il nostro ordine", scherzai sorridendo alla dolce signora che scosse la testa in segno positivo scacciando un po' di farina residua dal suo abito, "ah voi giovani, come siete pieni di forze", scherzò allontanandosi verso il bancone.

Raggiunsi il mio amico lasciandogli un bacio sulla tenera guanciotta, "TaeTaeeee mi sei mancato", presi posto di fronte a lui saltellando un paio di volte sulla sedia, "Jimin alleluia pensavo mi avessi abbandonato", fece il labbruccio il blu fingendosi offeso, effettivamente avevo tardato ma solo di un paio di minuti, "cooosa? ma io parto tra poco e pensi che piscio* le nostre uscite?", ridacchiai notando subito l'espressione del mio amico cambiare.
La nostra "nonna" ci raggiunse dopo poco portando con se un piccolo vassoio colmo di biscotti al miele ancora tiepidi, "oddio che buon profumo,grazie mille", batte le mani entusiasta Taehyung addentando subito uno dei dolci, "buonoooo", ridacchiò guardando la donna e porgendogli subito i soldi.
Mangiammo con calma tra normali chiacchiere sulla scuola, su idee per il futuro e tutto,nessuno dei due aveva ancora idea di cosa fare ma infondo un anno di scuola si presentava ancora davanti a noi e avevamo molto tempo per pensarci.

Mi era sempre interessata l'idea di diventare un insegnante delle elementari, con il tempo avevo sviluppato un amore per i bambini e il pensiero di passarci tante ore assieme mi faceva sorridere come non mai. Anime così pure inconsapevoli ancora del mondo terrificante che si sarebbe presentato davanti a loro non appena sbattuta la testa contro la dura realtà. Era sempre stato un mio sogno tornare bambino, non sapere cosa fossero i problemi e le sofferenze.
Tae d'altro canto odiava lavori troppo chiassosi come badare ai bambini e un domani pensava di entrare nel mondo del giornalismo e fotografia ma come seconda opzione gli sarebbe piaciuto anche il mondo della moda, e ammettiamolo come modello per marche super costose ce lo vedevo perfettamente.



* pisciare un uscita è un termine romano che detto in parole povere intende dare buca o saltare un appuntamento ecc...

SI REGA DOVEVO RIVENDICARE IL MIO ISTINTO ROMANO AO NON CAGATEME ER CAZZO :D

𝐆𝐮𝐜𝐜𝐢 𝐛𝐨𝐮𝐭𝐢𝐪𝐮𝐞 ↬ YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora