Passai diverse giornate con Taehyung, cercavo di farlo star bene e spesso si ritrovava a dormire con me tanto i miei erano sempre disponibili a tenerlo con noi.

Un sabato sera ci ritrovammo nuovamente in camera mia, io ero sdraiato sul letto lasciando la testa cadere da esso affiancandola a quella del mio amico seduto a terra con la schiena appoggiata sul materasso. Tirai un forte sospiro e girai di poco il mio sguardo per osservare il mio amico, ultimamente era strano con me ma si rifiutava di darmi spiegazioni, lo vedevo giu di morale con uno sguardo perso, probabilmente Jungkook era una ferita troppo profonda ancora, "Jimin-ah, scusami tanto ma stasera non me la sento di dormire qui, torno a casa ok?", mi guardò con i suoi occhi color miele, ci pensai un secondo e poi annuii, "ok ok, oggi non stai tanto bene?", domandai mentre mi tiravo su da quella posizione trovandomi a vedere tutto a puntini neri, la mia pressione non era mai giusta e spesso avevo questi giramenti di testa, "no tranquillo, voglio solo stare un po da solo nulla di che", annui premuroso e lo accompagnai alla porta.

"Tae va a casa?", mia madre si affacciò dalla cucina sorridendoci, "si,oggi torna", lei annuí dando una veloce occhiata a entrambi per poi tornare a cucinare. Guardai il mio amico, si stava torturando le mani mentre il suo sguardo era inquieto, "che strano", pensai passando una mano tra i capelli, "a domani ok?", fece balzare il suo sguardo dalle sue mani al mio corpo poi si avvicinò lentamente.

Pensai a un abbraccio.

Era troppo vicino.

Cazzo Tae non vorrai mica baciarmi?

Velocemente ruotai la testa affondandola nel suo collo, lasciai le braccia cingergli il corpo e lo strinsi a me in un abbraccio, lui tremò leggermente e la mia testa si riempì di sola confusione, "Taehyung...tu non hai bisogno di me e in me non troverai quello che cerchi, ti prego prova a riparlare con Kookie", sapevo non gli piacessi seriamente, il suo cervello stava "usando" la mia immagine come consolazione.

Tae sospirò annuendo silenziosamente, "scusa non so cosa mi è preso", sorrisi sentendo quel suo tono sincero, "non preoccuparti vai pure ora".

Dopo qualche altro saluto mi ritrovai da solo, mi faceva male la testa e sinceramente non ci stavo più capendo nulla, avevo bisogno di qualcosa, anzi qualcuno. Sapevo bene chi fosse ma non volevo accettarlo.

Yoongi~

j: possiamo rivederci..?

y: aspettavo solo questo messaggio






raga stanotte ho sognato Han Jisung SCLERO.
perfavore toglietemi quello scoiattolo dalla testa o potrei uscirne pazza.

𝐆𝐮𝐜𝐜𝐢 𝐛𝐨𝐮𝐭𝐢𝐪𝐮𝐞 ↬ YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora