Presi la valigia che, ormai da tempo, era stata riposata sotto il letto, non sentivo più nulla, la testa mi faceva un male assurdo e un continuo senso di vomito perforava il mio stomaco spezzandomi in due.
Tolsi la polvere ormai presente sulle superficie grigiastra della valigia, presi i numerosi vestiti ripiegati senza un senso nel grande armadio, non dando troppo peso a come fossero ridotti o a piegarli in maniera adatta, li buttai all'interno di essa.

"Vaffanculo", continuavo a ripetermi scosso da altri singhiozzi. Ero stanco, distrutto, avevo bisogno di qualcuno di vero e lui sicuramente non era quello che faceva al caso mio, mi aveva illuso, una volta, due, tre ma adesso basta.
Come avevo fatto a cascarci ancora? Perché non davo retta a Taehyung quando potevo?
"È inutile rimpiangere certe cose adesso", mi ripetei dando un piccolo pizzico alla mia guancia rossastra. Chiusi con una mossa svelta la grossa valigia e presi un bel respiro per calmarmi, "è tutto ok" mi morsi le labbra cercando di ragionare, avrei preso un taxi e successivamente raggiunto l'aereoporto.
"Dove vai?", piatta e fredda quella voce non mi comunicava più nulla se non tristezza, "non sono affari tuoi", neanche lo guardai, presi la valigia e feci qualche passo avvicinandomi alla porta. La sua mano gelida afferrò il mio braccio in un secondo, "lasciami!", strinsi i denti tremando, avevo paura, paura di soffrire nuovamente a causa di lui , "Jimin dove vai? Perché tremi?", altre lacrime, singhiozzi e tremolii. "LASCIAMI! BASTA YOONGI PERFAVORE", mi lasciai cadere a terra, le gambe cedettero davvero in un secondo lasciandomi cadere come un debole e indifeso ragazzino, "voglio andare a casa, basta ti prego finiamola".

Silenzio, non sentii assolutamente nulla, si allontanò come se tutto fosse normale per poi dire un semplice e piatto, "ok".
"ok..?", sussurrai voltando il mio sguardo su di lui, "ok, vattene cosa dovrei dirti".
Vuoto,mi sentii completamente svuotato da ogni singolo sentimento che rimaneva nel mio giovane corpo, "ok? OK? Ma fai sul serio Yoongi? Questo è quello che io significo per te? Mi hai sempre usato, sono stato un bel giocattolo vero? Tutte le sere in cui tornavi stressato c'ero io, che anche se stanco, mi facevo scopare da un cazzo di mostro come te, e pensare che ero così cieco da neanche notarlo", la rabbia scorreva violentemente nelle mie vene, arrivando al cervello fino a farmi perdere la ragione.

Mi rialzai afferrando di nuovo i miei bagagli, il suo volto impassibile si stampò nella mia memoria, era immobile davanti a tutto, osservava la mia figura con uno sguardo piatto da far paura, "non dici nulla?", sputai freddo , i suoi occhi erano cosi gelidi da causarmi un brivido per tutto il corpo.
Il campanello suonò bloccando la nostra discussione, lui non sembrò muoversi in un primo momento , "non aprire", sussurrò semplicemente cercando di fermarmi quando ero sul punto di andare io alla porta, "cosa..", mi zittì velocemente e mi guardò, "prendi e vattene d'accordo?" mi porse una lettera dalla carta semplice e bianca,la presi osservandolo un ultima volta.
Avevo uno strano presentimento ma infondo era solo una stupida lettera.

Mi sorpassò posando una mano sulla maniglia della porta, "grazie per tutto", mi rivolse un sorriso, ma non uno dei suoi, non esprimeva calore ma tanta tristezza.
Aprì la porta, due uomini piuttosto altri entrarono subito afferrandolo il mio oramai ex e sbattendolo violentemente al muro vicino. Scattai spaventato indietro osservando la scena. I due erano vestiti piuttosto "elegantemente", erano di alta statura e i loro volti presentavano i tipici lineamenti occidentali essendo inglesi, "sei riuscito ad aprire Yoongi? Ce ne hai messo, che c'è ti stavi pisciando addosso?", entrambi risero di gusto sbattendo nuovamente il maggiore al muro.

Mi ritrovai a tremare più di prima, odiavo Yoongi, lo odiavo con tutto me stesso, ma in quelle condizioni non riuscivo proprio a vederlo, "voi..l-lasciatelo! cosa volete?",dissi timidamente cercando di apparire meno patetico possibile anche se l'unica reazione che causai fu una risata da parte di entrambi.
"Jimin che cazzo fai vattene da qui te l'ho già detto", sussurrò Yoongi con la poca voce che aveva,lo osservai un paio di volte, "no,io voglio solo..", "se non ti stai zitto ammazzo anche a te, ci stai intralciando", parlò uno dei due con voce scocciata.
Anche me...? Mi zittii terrorizzato stringendomi al cappotto, "allora frocetto, quello immagino sia il ragazzino che tanto volevi proteggere",l'uomo mi squadrò un paio di volte per poi tornare sul ragazzo attaccato al muro, "è davvero un peccato sia finita così, devo dire tu sia stato un valido collega".
Proteggere, Yoongi mi voleva proteggere? ma che cazzo stavano farfugliando .

Accadde tutto così velocemente e mi sentii morire quando il più grosso tra i due puntò una pistola dritta alla fronte del corvino, "Y-Yoongi..?", sussurrai, stavo nuovamente perdendo il controllo, faceva male come mille pugnalate al cuore, il mio corpo si era pietrificato, non potevo fare nulla anzi non potei fare nulla se non guardarlo.
Le lacrime agli occhi erano scese violente su quelle guance che tanto amavo, era accasciato a terra con ancora lo sguardo puntato dritto al mio, un buco ormai aveva preso posto su quella fronte che tanto amavo riempire di candidi baci . Rosso come le sue labbra era il sangue che ormai lo ricopriva dalla testa ai piedi.

Quella sera non potei far altro che scappare il più lontano possibile mentre nella mia mente si ripeteva la stessa immagine del suo corpo privo di vita.
Di lui ormai morto.










Pregate non mi venga voglia di eliminare questa storia dato che mi sta facendo schifo.
Anywayy 1000 parole AOH.

𝐆𝐮𝐜𝐜𝐢 𝐛𝐨𝐮𝐭𝐢𝐪𝐮𝐞 ↬ YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora