Chiusi il diario. Bastarono quelle paginette per traumatizzarmi. "Hanalhisa timida? Voleva a tutti i costi diventare nostra amica? Hana che si descrive male? Ma allora chi è veramente? Se non è la vanitosetta tutta snob che sembra, come ha fatto a fingere per tutto questo tempo?"pensai. Poi ehm...ecco...in quei momenti di riflessione così "acuti" inizio a pensare...cretinate.
"Ma se il sole è bianco, perchè lo disegniamo giallo? Mi sta meglio il rosso o il viola? Dovrei farmi un ciuffo rosa o blu?"e così via.
Vi dirò: mia madre voleva mandarmi dallo psicologo per questo, quando avevo 5 anni, ma per fortuna non lo ha fatto!!
Ma torniamo al punto: ero sdraiata nel letto, con il diario vicino, ad aspettare il suono della sveglia.
Anzi, a sperare che non suonasse...
Sapevo che non era un reato grave, ma comunque avevo derubato una persona...
Purtroppo sentii il "drin drin" e dovetti alzarmi.
Prevedevo una giornata infernale, visto che avevo intenzione di restituirglielo (ero sicura che non avrebbe reagito bene).
Alle 7:38 ero davanti al portone scolastico.
Mi guardai attorno, cercando di scorgere Hana.
Ero ansiosa, praticamente mi si leggeva in faccia che avevo combinato un guaio.
Finalmente la vidi.
Era con Camilla e un altra ragazza a parlare.
Sembrava tranquilla, serena.
Ma diciamocelo, chi pianifica un omicidio ad alta voce?
Se mi fosse venuta incontro sbraitante, forse avrei avuto meno terrore di quanto ne avevo in quel momento.
COS'ERA TUTTA QUELLA CALMA?
Ricordo che desiderai di essere tipo Raven, così almeno avevo una visione e sapevo come mi avrebbe ucciso e umiliato, risparmiandomi un sacco di ansie.
Quando smisi di pensare e mi accorsi di essere l'unica nel cortile, poichè gli altri...erano entrati.
Guardai l'ora.
7:49?!?! AVEVO UN MINUTO PER ARRIVARE NELLA MIA CLASSE, AL TERZO PIANO (ovvero l'ultimo)!! COME FACEVO?
Così corsi come una matta con il peso di una cartella abominevole sulle spalle.
Arrivai appena in tempo, ma in classe era già arrivata la prof d'inglese.
-Scusi il ritardi prof-dissi ansimando-ma stamattina sono arrivata un po'tardi...dopo non mi sono accorta dell'ora...non sono...entrata subito...e...-dissi continuando a respirare faticosamente.
-Darling, Keep Calm!!-mi rispose.
-Ok..ay..-
E mi sedetti al mio posto.
"Keep calm un cazzo, quella mi ammazzerà" sussurrai tra me e me.
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Questa storia è una storia #Wattys2016
Teen FictionÈ un racconto che parla di Jacky, una ragazzina delle medie un po'strana e timida ma molto simpatica,che narra la sua terza media soffermandosi sui problemi, dalla sua grande voglia di far amicizia con molte persone (ma la sua incapacità per la timi...