La mattina dopo arrivai a scuola, e (prima volta in tutto l'anno, anzi, in tutti e tre gli anni) mi diressi verso il gruppo delle mie compagne.
Non dovevo dirgli niente, volevo semplicemente passare più tempo con le mie adorate amiche e...
Okay, non è vero.
Andai da loro perchè ormai stava finendo aprile, e avevo solo un mese e poco più per "lasciare un mio bel ricordo"...
-Buongiorno ragazze!-mi limitai ad esclamare.
Mi guardarono schifate.
-Che vuoi Jackelin?-mi domandò scocciata Tamara, la bulletta della classe, un maschiaccio dai capelli biondi ricci e dagli occhi scuri.
Strinsi i pugni.
-Voglio migliorare i rapporti con tutti.-
Scoppiarono tutte in una risata.
-E lo fai adesso? Dovevi impegnarti prima, sfigata! Verrai ricordata da tutti come: "Jacky l'eremita".-disse Samantha, il "braccio destro" di Tamara.
Le fulminai.
-Ma che problemi avete contro di me? Mi avete sempre odiato e mi avete reso la vita impossibile con prese in giro...-
Poi mi rivolsi al "capetto".
-Tamara, tu mi detesti da sempre, ma vorrei sapere perchè hai iniziato a trattarmi male pesantemente solo in quest'ultimo periodo...me lo dici?-
Si guardarono tutte in faccia.
Tammy (sì, sono "Tammy e Sammy") mi prese per il colletto della maglietta e mi sbattè contro il muro.
Pensavo mi avrebbe picchiato, invece scoppiò in lacrime.
-Ho iniziato a odiarti di più perchè sono innamorata di un ragazzo che non mi vuole.-
"Mica sei l'unica che soffre..."pensai.
-SENTI, IO AMO NICOLA, CREDI CHE LUI MI VOGLIA? CERTO CHE NO, MA MICA ME LA PRENDO CON IL PRIMO CHE CAPITA!-urlai, non solo perchè ero arrabbiata, ma anche perchè speravo che si sentisse la parte: "Io amo Nicola".
-Ma tu non capisci, io mi son dichiarata mille volte a lui, eppure mi ha detto che: "Ama le cose difficili."-disse sbuffando.
"NO TAMARA, HAI RAGIONE, NON CAPISCO PROPRIO COME CI SI SENTE AD ESSERE RIFIUTATI."
Feci un bel respiro.
-Invece so cosa si prova a non essere amati. Comunque chi sarebbe questo ragazzo?-
Arrossì.
-Oh beh...è Alex.-
Digrignai i denti.
"Non poteva infastidire lui?"
Feci un finto sorriso.
-E dimmi...non potevi torturare Alex invece che me?-
-Ehm...scusa, è che mi davi fastidio. Ho visto i suoi quaderni, son tutti pasticciati con il tuo nome, con cuori e con "J+A"...era semplice gelosia la mia...ma lo lascio a te, voglio vederlo felice.-
"Si, brava vuoi l'Oscar per questo discorso? Falsa."
-Se lo vuoi...non ci son problemi. È un bravo ragazzo, molto dolce e simpatico...il tuo opposto insomma, ma dettagli. Trattalo bene, mi raccomando.-
E corsi via, tra i loro sguardi perplessi.
Suonò la campanella, ed entrammo.
Le prime ore furono noiosissime, e l'intervallo fu una specie di salvezza.
Vidi Alex venirmi incontro.
-Jacky...devo dirti una cosa:io...-
-Si lo so: tu mi ami, me lo dici sempre! L'ho capito!-
Sospirò.
-Certo, io ti amo, e non smetterò mai di farlo...ma non più come prima. Basta.-
Lo guardai perplessa.
-Questo cosa significa?-
Abbassò lo sguardo.
-Voglio essere amato anche io...mi sono fidanzato con Tamara. La colpa non è tua, ma mia...sono stato troppo possessivo con te, non avrei dovuto...ti ho allontanato da me.-
-Non ti preoccupare, sono felice per te, congratulazioni. Tanto a me ciò che fai non interessa, l'ho consigliato io a lei di non arrendersi, di provare a conquistarti. E comunque sì, è colpa tua, mi avevi esasperato. Ciao ciao.-dissi, e rientrai in classe.
Finirono quei dieci minuti, e dopo molto tempo anche la mattinata.
Arrivai a casa, mangiai, mi chiusi in camera, accesi il cellulare, e aprii WhatsApp.
Vidi lo stato di Alex, ovvero "Fidanzato."
Non riuscii a trattenermi e scoppiai in lacrime.
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Questa storia è una storia #Wattys2016
Teen FictionÈ un racconto che parla di Jacky, una ragazzina delle medie un po'strana e timida ma molto simpatica,che narra la sua terza media soffermandosi sui problemi, dalla sua grande voglia di far amicizia con molte persone (ma la sua incapacità per la timi...