Vacanze per tutti (o quasi)

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Le lezioni in 3^H fortunatamente non furono così terribili come pensavo, alla fine non c'era nulla di cui aver paura.

Anche perchè il mio terrore aveva lasciato spazio ad un'altra cosa: GLI ESAMI.

Giugno era arrivato, e mentre prime e seconde erano gioiose per la fine della scuola, noi di terza eravamo in ansia.

"Posso farcela, ce la posso fare, non devo farmi prendere dal panico dall'idea che...MI POSSONO BOCCIARE!"

Quei "giorni maledetti" li passai tremante, ma riuscii a superarli con dei bei voti.

Ci furono solo due bocciati, uno di 3^A e una ragazza di 3^C.

Ma prima di dire: "Basta scuola, finalmente vacanze!" c'era un'altra cosa: LA FESTA DI FINE MEDIE.

Una tradizione della nostra scuola è quella di fare una specie di ballo scolastico stile telefilm americani per quelli di terza.

Ci venne distribuito a tutti l'invito, che diceva:

"Sabato si terrà l'annuale ballo scolastico per i ragazzi che quest'anno lasciano le medie,dalle ore 19:00 fino alle 23:00. La ragazza e il ragazzo più carini e meglio vestiti saranno eletti come Re e reginetta della serata."

Per la serie: idee di merda poco copiate dai film della Disney.

"Non potevamo dirci solo buone vacanze..."

Gli anni scorsi non aspettavo altro che poter andare a quella festa, ma in quel periodo non ero più così eccitata, per vari motivi:

1-Non avevo un accompagnatore;

2-La reginetta della serata non sarei di certo stata io;

3-Non sapevo come vestirmi;

4-Sarebbero state quattro ore passate alla cazzo.

Arrivai a casa abbastanza disperata all'idea che quel sabato sera lo avrei trascorso a scuola, al freddo, sola e annoiata.

Volevo commiserarmi ancora un po', ma fui interrotta da un messaggio di Alex.

"Ehy, ti va di venire al ballo con me? Mi farebbe molto piacere♥"

Andai in "corto circuito".

"Che posso rispondere? Sì? No? Devo aspettare? E se poi non trovo nessun altro che viene con me? Ma se ne trovo uno più carino?"

Dopo queste riflessioni, risposi:

"No scusa, pensavo di andarci da sola...non prenderla male♥"

Visualizzò ma non rispose, quindi altro attacco d'agitazione.

"È arrabbiato con me? Da adesso in poi mi odierà?"

Sabato mattina mi svegliai alle 10:00 e mi guardai allo specchio.

Capelli spettinati, viso pallido e pigiama rosa con i cuoricini viola.

"Fanculo quelli che anche appena svegli sembrano dei modelli della collezione primaverile di Chanel."

Accesi il cellulare.

Mi erano arrivati quattordici messaggi di Nicola.

"Per fortuna vuole che lo ignoro..."

Li lessi.

Erano tutti screen di chat di ragazze che gli chiedevano di andare al ballo.

Il suo "Online" divenne "Sta scrivendo..."

"Allora Jacky, chi scelgo?"

Con tutta la calma del mondo, gli risposi:

"La terza."

Non controbattè, probabilmente non si aspettava una risposta simile, chi lo sa.

Okay, FORSE un po' di invidia la provavo, ma non potevo dimostrarglielo.

Mi preparai per uscire a fare un po' di shopping, non potevo andare alla festa in Jeans, T-shirt e Converse...

Feci un giro di tutte le vetrine del centro, dei negozi in periferia, delle gioiellerie e delle boutique, eppure ritornai a casa a mani vuote.

La giornata sfortunatamente passò veloce, e alle 18:10 dovetti prepararmi.

Indossai una camicia bianca, un paio di leggings neri borchiati e delle Vans nere, mi truccai leggermente, e mi lisciai i capelli.

Non ero bellissima, ma alla fine era inutile stressarsi troppo per una festicciola.

Alle 18:30 mi avviai da casa, per andare a quel orribile ballo.

Questa storia è una storia #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora