Occhi puntati su una novità

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Il giorno dopo arrivai a scuola e vidi Alex corrermi incontro, seguito da un gruppetto numeroso di ragazzi e ragazze.

-JACKYYYYY!! VOGLIAMO TUTTI SAPERE COM'È!! ALLORA, È SIMPATICA? È COME LEI?- urlò il mio amico.

-C...cosa?-dissi confusa.

-Andiamo, non fare la finta tonta-mi disse una biondina-è ovvio che stiamo parlando della sorella di Hana!-

"Come si è diffusa la notizia? Io non ho detto niente a nessuno...e non credo che Sofy (perchè la chiamo così non so, mi ha influenzato la sorella, ihihihihihi) abbia divulgato ciò, considerando che se si sparge la voce di una nostra possibile amicizia, passa per la sfigata di turno...".

Non finii il mio pensiero, poichè arrivò Marco che mi spiegò:

-L'aula d'arte dell'altra scuola media della città è molto vecchia, perciò loro useranno la nostra finchè non la modernizzano. Una classe è già arrivata,e in quella c'è la sorella di Hana. Si è subito fatta notare, tanto da aver oscurato la popolarità della gemella...sono venuti a chiederlo a te perchè Karina ha ammesso di conoscere una Jackelin davvero simpatica, e gli è venuto il dubbio che parlava di te!-

-Ahhh capisco. Comunque non vi preoccupate, non è snob...è dolce!!-dissi.

Gli altri sospirarono sollevati e se ne andarono. Sentii gente sussurrare cose come:

"Hai sentito ha detto che non è antipatica! Meglio così, ma non mi ha fatto una buona impressione..."

"Un po'vanitosa lo è..."

Come mai parlavano male di quella povera ragazza?

Mi diressi verso il cancello della scuola e vidi un enorme gruppo di gente (anche professori...e li mi spaventai ehehehe) attorno a qualcosa. Poi capii che...erano attorno ad una limousine!!

Ma di chi era?

Poi capii.

"Perchè mi faccio queste domande non so, ormai sono presenti ovunque...allora mi correggo:perchè parlano male di quella ricca ragazza?"pensai.

Ovviamente era di Karina.

La vidi appoggiata alla macchina,che parlava e parlava, mentre gli altri erano attenti ad ascoltare... (magari i prof si aspettavano un prestito in cambio di bei voti, ma non voglio essere maligna...).

Però vidi una ragazza in disparte, che li guardava con sguardo arrabbiato.

E sinceramente non sapevo se essere stupita o meno da lei.

È da tanto che non la nomino: era JESSICA.

Poi la campanella suonò, e fummo costretti ad entrare.

Questa storia è una storia #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora