Erano le 20:00.
Avevo ancora trenta minuti per fare altro...la prima idea fu quella di andare a parlare con Alex.
Mi stavo dirigendo verso lui, (che abbassò lo sguardo e arrossì) quando sentii qualcuno gridare:
-No uffa...mi sono macchiato la maglietta...dovrò cambiarla...-.
Era Nicola, che aveva rovesciato il suo thè sulla sua canottiera.
Era ovviamente una cosa programmata (sennò non si sarebbe portato il ricambio) e se il suo scopo era quello di aver lui le attenzioni...beh, ci riuscì.
Rimasi (ancora) a guardarlo mentre si levava la maglia (le persone normali si sarebbero cambiate di nascosto, ma lui lo fece davanti a tutti...).
Poi si girò verso di me e mi fece l'occhiolino...ma (cosa sorprendente!) lo ignorai e andai da Alex.
-Jacky sei stata grande! Devi IGNORARLO chiaro?-
L'avevo capito, finalmente:era innamorato di me!
Non so che mi prese, ma andai dritta al punto:
-Toglimi una curiosità:mi ami?-
Lui sbiancò e alzò gli occhi al cielo.
-Certo che no! Come ti viene in mente una cosa simile?!? Il fatto che ti amo è falso come è falso che son bravo in matematica!-mi disse schietto.
"Era troppo bello per essere vero...non mi ama nessuno!".
Mi diressi verso il palco, perchè ormai erano le 20:25,le sedie degli spettatori si riempivano sempre più e io...non avevo ancora un discorso decente!
-Ciao Jackelin, buona fortuna! Scommetto che sarai bravissima!-esclamò Hanalhisa sorridente.
La mia prof si avvicinò a me, e felicissima, mi disse:
-Avanti Jackelin, vai sul palco!! Sei pronta? A fine spettacolo dovrai fare il tuo discorso...non vedo l'ora!!-
Finsi un sorriso, presi un microfono e terrorizzata andai incontro alla morte certa.
C'erano centinaia di persone che aspettavano ME.
Titubante, andai in "scena".
-B...buongiorno a tutti...ehm no...buonasera a tutti e buonanotte per dopo...cioè...no no quello che voglio dire è che...sì ecco...mmh...benvenuti al concerto delle terze!- e feci un sorriso a trentadue denti.
Nessuno rise, erano tutti confusi.
-Vi lascio la prima presentatrice, Danielle! Buona visione! Cioè no no, buon ascolto...ma visto che vedete è anche una visione quindi...-
Sentii la voce di Jessy dirmi "Vattene da lì!".
Io obbedii e tornai dietro il sipario.
-Ma che ti prende? Era uno spettacolo comico?-mi chiese perplessa la mia insegnante.
-Oh...certo...ovviamente era tutto programmato!-
Fece un sospiro di sollievo e se ne andò.
-Jacky sembravi a disagio!-gridò Jessica.
-Il problema è che io ERO A DISAGIO.-dissi agitata.
Lo spettacolo iniziò con l'esibizione della 3^A (si andava in ordine alfabetico):perfetti.
3^B:bravissimi.
3^C:grandiosi.
3^D:applauditissimi.
3^E...stupendi se non ci fossi stata IO.
Iniziammo con un brano che avevamo studiato qualche mese fa...partimmo in modo perfetto...ma poi al posto di fare un "Mi" feci un "Re"...fortunatamente non si notò molto, ma era comunque un errore.
Alla fine della nostra esibizione, tutti se ne andarono con facilità e stile...tranne MOI...inciampai sulla sedia della mia vicina e caddi per terra.
Scoppiarono tutti a ridere.
Ovviamente anche le altre classi fecero uno spettacolo perfetto.
Erano le 22:00 e lo spettacolo non era ancora finito...mancava il mio discorso.
Ritornai sul palco, e sentii dei ridolii...panico.
-Allora, questa sera vorrei farvi un discorso sulla giustizia e su...-
Mi interruppi.
Nicola mi stava guardando e rideva con aria di presa in giro.
Ripresi a parlare.
-Vorrei parlarvi della giustizia,dell' ingiustizia e della cattiveria umana: sarò brevissima.
L'ingiustizia è vedere certe persone popolari e amate comportarsi da stronze, e credere di potersi approfittare degli altri solo perchè c'è gente che le ama. Io al posto loro mi dedicherei di più a non vantarmi e ad essere più gentile ma son dettagli. La giustizia in questo caso non c'è, ma se tutti ci impegneremo ad ignorarli, allora ci sarà, e forse si comporteranno meglio...riguardo alla cattiveria beh...credo che usare le persone per i propri scopi, trattarle male e illuderle, sia abbastanza cattivo. Ho finito. Buon proseguimento di serata a tutti. Spero abbiate gradito lo spettacolo.
I miei amici mi applaudirono tutti...tranne Nicola, che mi sussurrò in un orecchio:
-Tanto cederai ancora...-
La mia prof intanto era in lacrime:
-Jackelin Coleen Adelaide Sonja sei stata indescrivibile, fantastica!! Ci avrai messo ore per preparare una cosa simile!-
-Certo! Mi ci è voluta tanta fatica...-
Alex si avvicinò a me e mi disse:
-Sei stata bravissima!! Mi hai commosso!!-
La nostra insegnante ci fece i complimenti e ci lasciò andare a casa.
Ero ancora nel cortile, quando sentii una mano toccarmi la spalla...
Era Alex.
-Comunque per tua informazione...io sono un genio in matematica!-
Mi sorrise e se ne andò.
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Questa storia è una storia #Wattys2016
Novela JuvenilÈ un racconto che parla di Jacky, una ragazzina delle medie un po'strana e timida ma molto simpatica,che narra la sua terza media soffermandosi sui problemi, dalla sua grande voglia di far amicizia con molte persone (ma la sua incapacità per la timi...