Chimica

2.6K 191 32
                                    

-Calmati, non sarà ancora arrivata.-si limitò a dire Hana.

Ma non riuscivo a tranquillizzarmi...avevo paura fosse per colpa mia.

-E se è arrabbiata con me? E se l'hanno investita? E se l'hanno rapita gli UFO?-

Scoppiò in una risata.

-Secondo me l'ultima. Comunque è già suonata la campanella, entriamo?-

Non capivo che voglia aveva di entrare a scuola.

-Io la aspetto, non si sa mai.-

Ma mi prese per un braccio, e mi trascinò a fatica su per le scale...dove vidi JESSICA PARLARE CON DANIELLE.

"Oh, me ne ero quasi dimenticata di quella stronzetta."

-Ehm Jacky...non per darti fastidio eh, ma non è che tu sia tanto meglio di lei.-affermò Hana convinta.

La fulminai con lo sguardo.

-Ti credi simpatica?-

-Sì, anche tanto.-

Non le risposi nemmeno, e mi nascosi dietro il muro più vicino alle due.

Non riuscii a sentire che si dicevano, ma da come gesticolava, ipotizzai che Jessy le stava spiegando qualcosa.

Cercai di leggere il loro labbiale, ma non fui in grado.

-Hana vieni qua!-bisbigliai, ma lei era già entrata in classe.

Intanto le persone salivano e mi guardavano male.

"Che avranno contro una povera ragazza che spia la sua acerimma nemica e la sua ex migliore amica?"pensai.

-Ti guardano perchè sei bella.-disse Alex.

-Beh grazie, ma io cred...COME HAI FATTO A LEGGERMI NEL PENSIERO?!?-urlai.

Jessica si avvicinò a me.

-Gliel'ho insegnato io!-

La fissai male.

-A quante cazzo di persone lo hai insegnato?-

Sorrise.

-Ad Hanalhisa e ad Alex! Ma lui lo sa fare solo da ieri.-

-E perchè a me non lo insegni?-domandai.

-Non voglio.-

Suonò la campanella, ed entrammo in classe, ma approfittando del fatto che la prof non era ancora arrivata, afferrai Jessy per un polso, e le chiesi:

-Cosa vi stavate dicendo tu e Danielle?-

-Niente di importante, mi ha chiesto aiuto.-

"Chissà per cosa..."

-Non posso dirtelo, scusami.-

-Sì che puoi.-confermai.

Sbuffò.

-Okay, NON VOGLIO DIRTELO. Non devi sempre sapere tutto di tutti. Pensa un po' per te. E adesso mollami.-

La lasciai andare, e mi sedetti al mio banco.

Arrivò anche la prof, che subito iniziò a parlare:

-Allora ragazzi, vi devo dare un avviso: visto che ci resta un mese e poco più di scuola, durante l'ora di scienze faremo esperimenti chimici con varie sostanze, ma serve l'autorizzazione dei genitori. Dovete riportarlo firmato entro domani.-

Ero felicissima, ma non capivo a che serviva l'autorizzazione dei genitori.

"Non possono farcelo fare e basta?"

Alzai la mano.

-Prof, ma se un genitore non autorizza il proprio figlio, quest'ultimo che fa mentre c'è scienze?-

-Sta lì a guardare gli altri!-

"Ho capito il concetto..."

La mattinata finì, e corsi a casa per mostrare il foglietto a mia madre, che mi sorrise.

-Dev'essere un progetto bellissimo, un'occasione irripetibile e...ASSOLUTAMENTE NO.-

-Grazie mille, sono contentissima di avere la tua autoriz...COME NO?!?-

-Scusa, ma da quando hai incendiato la tua bambola, non mi fido più di te.-

"Ma avevo solo cinque anni..."

Il giorno dopo a scuola ero l'unica cogliona della mia classe senza autorizzazione.

Questa storia è una storia #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora