Il giorno dopo arrivai a scuola, e mi guardai intorno.
In un angolo c'erano Nicola e Jessy abbracciati.
Rimasi come incantata a guardarli, mentre lei gli sorrideva così spontaneamente, e lui arrossiva felice e le dava un bacio.
Erano bellissimi insieme, e non potevo fare altro che invidiare Jessica, perchè Nicola mi aveva fatto capire che non mi voleva.
Appoggiati al muretto invece si stavano baciando Hanalhisa e il suo nuovo ragazzo, un mio compagno di classe.
Anche loro erano stupendi.
Poi c'era Alex, che teneva per mano Tamara, ma che guardava me e mi sorrideva.
Decisi comunque di ricambiare il sorriso, e me ne andai.
"Cazzo, sono riuscita a perdere anche l'unica persona che mi amava!"pensai.
Sentii qualcuno urlare:
-Jacky!-
Mi voltai di scatto, e vidi Alex.
-Oh, ciao...non mi aspettavo di vederti qui...come mai non sei con la tua ragazza?-
Arrossì.
-Per vedere te.-
"Beh almeno non mi detesta..."
-Che sollievo! Pensavo che mi odiassi!-esclamai.
-Come faccio ad essere arrabbiato con una come te? Sei speciale! Sono molto ferito, ma vabbè, tutte le cose belle sono impossibili, e tu sei una di quelle!-
Lo guardai confusa.
-Se mi ami veramente, perchè non hai continuato a lottare per avermi?-gli domandai con finta arrabbiatura.
-C'ho provato in tutti i modi possibili, e tu in tutti i modi possibili mi hai fatto capire che non ti piacevo! Alla fine ero anche stanco di fare il tuo giocattolino, mi volevi bene e mi cercavi solo quando non avevi nessuno...ma tu mi capisci se ti dico che in un certo senso ciò che ti fa soffrire è anche ciò che ti fa star bene, vero?-
Abbassai lo sguardo e annuii.
In quel momento una mano mi accarezzò una guancia.
Era Nicola.
-Ehy, il tuo amichetto ti corre ancora dietro? Non si è ancora rotto di una come te?-
Alex lo fulminò con lo sguardo.
-Lasciala in pace.-
-Jacky è una sfigata e va trattata come tale!-esclamò.
Era già un periodo brutto e in cui mi sentivo sola, se poi s'intrometteva anche Nicola con i suoi insulti...
Scoppiai in lacrime davanti ai due.
Alex mi venne vicino e mi abbracciò.
-Non è vero nulla di quello che ha detto. Tu sei perfetta, sei la persona più bella che si possa incontrare, non ascoltarlo.-
Ma non riuscii a smettere di piangere.
Cercavo di trattenermi il più possibile, ma niente.
-Nicola! Ma la smetti di fare il bulletto? Cosa ti ha fatto di male? Lasciala stare, e chiedile scusa!-lo riproverò Alex, ma io lo interruppi.
-Non è lui la causa della mia tristezza...sono io!-
E scappai via, seguita dal mio amico e (con mia enoooorme sorpresa) da Nicola, che mi fermò e sbuffò:
-Scusami...non volevo farti soffrire.-
Gli sorrisi.
-Non ti preoccupare...tu sei stato per anni il motivo per cui sorridevo...e lo sei tutt'ora.-
Feci un respiro profondo, e lui mi accarezzò una guancia.
-Io ti amo, Jacky.-disse schietto, sotto lo sguardo perplesso di Alex.
Sentivo il coro di angioletti cantare "Alleluia".
Per un attimo non sbattei le palpebre e non respirai.
Temevo di morire di felicità.
-ANCHE IO TI AMO!!-
E ci baciammo.
Ma c'era una cosa che non mi era chiara.
-Ma...Jessy?-gli chiesi.
-Non ti preoccupare amore.-
E se ne scappò via, lasciandomi senza parole.
In quel momento arrivò Tamara, che stava cercando il suo ragazzo.
Prima di andarsene, a lui scese una lacrima.
-Sono veramente felice per te, Jacky. Te lo giuro.-
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Questa storia è una storia #Wattys2016
أدب المراهقينÈ un racconto che parla di Jacky, una ragazzina delle medie un po'strana e timida ma molto simpatica,che narra la sua terza media soffermandosi sui problemi, dalla sua grande voglia di far amicizia con molte persone (ma la sua incapacità per la timi...