JIMIN
"Ma...se chiamiamo qui anche Nam e Jin? Così Jimin conosce tutti e non deve farsi i giri degli appartamenti..." disse Hobi dopo circa un'ora, alzandosi dal divano di casa sua sul quale si era seduto dal momento stesso in cui avevamo messo piede nel loro appartamento.
"Per me va bene" risposi solamente, rivolgendo un sorriso d'intesa al ragazzo raggiante e solare che avevo conosciuto solo poco tempo prima ma che mi aveva già fatto ridere mille volte."Hobi, per favore, bussa prima di entrare in casa loro con le chiavi che ci hanno dato per le emergenze. Che non vorrei che li trovassi a fare cose come l'ultima volta.
Penso che ti hanno odiato in quel momento" gli disse Yoongi poco dopo, rivolgendo un'occhiata piuttosto ambigua nella mia direzione."Lo accompagno io, così non gli lascio fare come fa di solito" aggiunse Jungkook praticamente all'istante, alzandosi anche lui e seguendo Hobi fuori dalla porta.
"Ti fa dannare, eh?" chiesi, nel momento stesso in cui la porta d'ingresso si chiuse, a Yoongi, riservandogli una piccola occhiata divertita.
"Sì, non lo nego. Siamo amici da praticamente tutta la vita, e quando mi ha proposto di prendere un appartamento insieme per risparmiare io credevo fosse una buona idea.
Solo dopo un po' mi sono reso conto che la sua musica a palla ad ogni ora del giorno e della notte, i suoi modi esuberanti ed il fatto che si diverta ad organizzare feste così su due piedi, avvisandomi cinque minuti prima che inizino, mi fanno un po' imbestialire.
Ma...gli voglio così bene che, effettivamente, dopo un po' mi dimentico di tutte queste cose e penso solamente al fatto che lui per me c'è sempre stato, nonostante tutto.
A differenza di parecchi altri..." mi rispose lui con sincerità, sobbalzando nel momento stesso in cui la porta si aprì di scatto, rivelando Hobi, Jungkook ed altri due ragazzi."Eccoli qua!" esclamò Hobi nel tono che, ormai, avevo capito essergli solito, indicando i due nuovi ragazzi accanto a sè.
Io posai lo sguardo su di loro, notandoli un po' imbarazzati e, soprattutto, molto affiatati solamente dallo sguardo che si sono rivolti."Io sono Nam" mi disse quello più alto dei due dopo un po', avvicinandosi a me e porgendomi la mano.
Io la strinsi, presentandomi a mia volta e, poi, facendo lo stesso anche con l'altro ragazzo, scoprendo, così, che si chiamasse Jin."Bene, fatte le presentazioni devo informare tutti che questo sabato do una festa qui. Ho invitato un po' di gente dell'università e, ovviamente, potete venire anche voi. Jimin, se conosci qualcuno e vuoi invitarlo nessun problema. E, per favore, convinci Kook a venire visto che non è mai stato nemmeno ad una delle mie feste meravigliose" disse Hobi all'improvviso, unendo le mani, quasi pregandomi, verso la fine delle sue parole.
"Ma...e chiedermi se sono d'accordo prima? Ti ricordo che sono il tuo coinquilino..." gli rispose Yoongi in aria scorbutica e scocciata, quasi fulminandolo con lo sguardo.
"Tanto tu mi dici sempre di sì quando ti chiedo se posso dare una festa".
"Ma se non me l'hai mai chiesto, Hobi" gli disse lui alzando le braccia al cielo e pregando non so quale dio per mantenere la calma."Bene. Allora: Yoongi, migliore amico della mia vita, posso dare una festa nel nostro appartamento questo sabato sera?" gli chiese Hobi subito dopo, non riuscendo ad evitare di scoppiare a ridere nel bel mezzo della domanda.
"Ma fai quello che ti pare" gli rispose il suo coinquilino in tono parecchio alterato, alzandosi subito dopo ed andando in cucina senza dire nemmeno una parola."Datemi un minuto, vado a risolvere" mormorò Hobi quasi in tono di scuse, seguendo rapidamente Yoongi.
"Io vado ad assistere alla scena perchè sarà memorabile" disse Jin ridendo, prendendo Jungkook per un braccio e portandoselo dietro.Così io rimasi lì con Nam, sentendomi avvolto da un silenzio quasi imbarazzante.
Ma, fortunatamente, fu lui a rompere il ghiaccio prima che trovassi il coraggio di farlo io."Come...vi siete conosciuti tu e Kook? Nel senso: vi siete incrociati per il corridoio?" mi chiese in tono cordiale, rivolgendomi, poi, un sorriso di circostanza.
"In realtà siamo compagni di corso. Ci siamo visti qui solo dopo esserci conosciuti a lezione" risposi semplicemente, alzando le spalle."E...sei riuscito a farlo parlare a lezione?" mi domandò lui con aria, allo stesso tempo, confusa e stupita.
"Sì, me lo state chiedendo un po' tutti. Non so come, ma ci sono riuscito" gli risposi con un po' di titubanza, abbassando lo sguardo per l'imbarazzo."Non fraintendermi, ma è che...all'università Kook non parla nemmeno con Yoon e Hobi. Non che ci parli molto nemmeno quando è qui...però quando è in pubblico è tutto dieci volte peggio.
Quasi come se fosse un'altra persona.
Sinceramente non so perchè sia così o se gli è successo qualcosa che l'ha fatto diventare così, ma...se è riuscito ad "aprirsi" con te in un luogo dove non c'eravate solo tu e lui fidati che devi ritenerti molto fortunato" si spiegò lui, facendomi seriamente riflettere sul fatto che, effettivamente, dovevo sentirmi in qualche modo speciale per quello che ero riuscito a fare.Fu proprio nell'esatto istante in cui aprii la bocca per rispondere a quelle parole che sentii le voci degli altri farsi sempre più vicine, fino a ritrovarli tutti, di nuovo, nella nostra stanza.
"Avete risolto?" chiese Nam con aria quasi guardinga.
"Sì...la festa si fa e Yoon non è arrabbiato per questo" disse Hobi con aria raggiante, dando un leggero buffetto sul braccio a Yoongi, che, dopo qualche inutile tentativo di rimanere serio, gliela diede vinta e si mise a ridere insieme al suo coinquilino.Iniziammo tutti a ridere senza una ragione ben precisa. Beh, tutti tranne Jungkook.
Non appena posai il mio sguardo su di lui lo notai quasi con i sensi di colpa. Ma, insomma, perchè si stava sentendo in colpa solamente perchè ci stavamo tutti divertendo?Lo guardai con un po' di preoccupazione fino a quando Hobi non mi fece una domanda, distraendomi dai miei pensieri.
"Jimin, giusto per sapere più o meno i numeri, alla festa hai intenzione di portare qualcuno?".
"Beh, mi sono appena trasferito quindi non è che conosca molta gente. Ma...posso chiedere di venire ad un ragazzo con il quale ho parlato un paio di volte.
Ah...e ovviamente mi porto dietro Jungkook" risposi io con leggerezza, guardando nella sua direzione per notare la sua reazione."Jimin, io non ci vengo. Le feste non sono il mio genere" mi disse lui in tono serio, quasi pregandomi con gli occhi di non fargli una cosa simile.
Ma io, dal canto mio, volevo capire cosa avesse questo ragazzo...
"Nemmeno il mio. Se vieni con me ci "adattiamo alla situazione" insieme" gli proposi con un sorriso sincero dipinto in faccia, cercando di convincerlo con lo sguardo in ogni modo possibile.
Rimasero tutti in attesa della sua risposta, quasi come se fosse una sentenza al tribunale vista l'ansia che si era creata.
"Okay. Va bene. Mi arrendo, ci vengo" borbottò lui dopo un po', facendo esultare praticamente tutti i presenti nella sala.
Solo nel momento in cui Hobi saltò addosso a Jungkook abbracciandolo io portai lo sguardo su Nam, che mi stava, a sua volta, fissando quasi con un'espressione fiera dipinta in volto.
Fu in quel momento che pensai ad una cosa: davvero stavo facendo "del bene" a Jungkook con i miei gesti?
Oppure stavo solamente rovinando la precaria situazione in cui era già finito?
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•To feel alive {Jikook}•
FanfictionCOMPLETATA Jeon Jungkook vive a Seoul da quando è nato, e, fin dal suo primo giorno di liceo, è sempre stato il ragazzo più affabile e desiderato dell'intero istituto. Un giorno, però, le cose cambiarono. Da quella notte e dal giorno di quella perdi...