22. Quindi ora state insieme, giusto?

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JIMIN

"Posso dire che questa situazione è incredibilmente triste?" disse Hobi all'improvviso da capotavola, facendo girare tutti noi altri sei verso di lui.
"Perchè?" gli domandò Jin in tono confuso, non riuscendo a capire.
"Perchè sono a cena fuori con tre coppie solo come un cane" gli rispose lui con aria ovvia, riprendendo, poi, a piluccare con calma il contenuto del suo piatto.

"Io te l'avevo detto di portarti dietro la tipa o il tipo, sinceramente non lo so e non lo voglio sapere, che hai momentaneamente. Sei tu che non hai voluto" gli rinfacciò Yoongi, alzando gli occhi al cielo ed iniziando a scuotere la testa con aria scocciata.
"Certo, Yoon. Grandissima mossa chiedere alla mia scopamica di venire fuori a cena con i miei sei amici che stanno insieme a coppie tra loro. Poi chissà quanti film mentali si faceva, conoscendola...".

"Ma allora non lamentarti ed inizia a trovare qualcuno di serio..." commentò, sempre con aria seccata, Yoongi, ottenendo come reazione solo il fatto che Nam chiedesse di smetterla con le perle sulla vita per quella sera.

Tutti ci mettemmo a ridere, decidendo di chiudere quella conversazione senza nessun'altra parola.

"Ma quindi state insieme ora, giusto?" sentii dire dopo qualche minuto da Jin, accorgendomi solo dopo più di qualche secondo che la domanda fosse per me e Jungkook.

Io guardai quest'ultimo con un sorriso di circostanza, sperando che iniziasse lui il filo del discorso.
Jungkook, dal canto suo, rispose semplicemente: "Sì", senza aggiungere mezzo dettaglio.

Nessuno disse nient'altro, io compreso, sperando che l'interrogatorio finisse con quella risposta.
Ma, sfortunatamente, non avevo messo in conto che ci fosse anche Hobi in quel tavolo ad ascoltare la conversazione.

"E le cose spinte come vanno?" chiese con leggerezza, facendo sbarrare gli occhi praticamente a chiunque.
"Basta, io mi trasferisco. Hobi, sei imbarazzante" gli rispose Yoongi prima ancora che Jungkook ed io avemmo l'opportunità di aprir bocca.
"E trasferisciti pure. Così posso fare feste ogni settimana senza sentirti lamentare".

Scoppiammo tutti a ridere, consapevoli che quelle litigate tra loro due avvenissero più o meno ogni giorno e che non portassero mai a niente di serio.

"Quindi non rispondete?" domandò Hobi dopo un po', fissandoci con un sopracciglio alzato e l'aria indagatrice.

Io rimasi in silenzio, dicendomi che non era affare di Hobi quello che facevamo, o non facevamo, a letto Jungkook ed io, ma, a quanto pare, quest'ultimo era di un altro parere.

"Non abbiamo ancora scopato, se è questo quello che ti interessa. E, comunque, fatti gli affari tuoi" gli disse infatti in tono ironico, riprendendo, poi, a mangiare.

Non penso di essere mai arrossito così tanto come dopo quelle parole.
Rimasi lì a guardarmi in giro, cercando di far sparire il più possibile il rossore dalle mie guance completamente in fiamme.

"Ehy, dormi da me oggi?" mi sentii sussurrare, improvvisamente, all'orecchio da Jungkook, notando anche molto bene il fatto che avesse fatto scivolare una mano fino ad afferrarmi la coscia.
"Sì" mormorai solamente, mettendo la mano sopra la sua e riprendendo, poi, a mangiare facendo assolutamente finta di niente.

Che dire? Con Jungkook era tutto diverso, dai semplici gesti come quelli ai sorrisi che spuntavano a me, involontariamente, sul viso.

*******

"Vuoi che andiamo un po' fuori sul terrazzo o hai già sonno?" mi chiese Jungkook con la solita aria dolce e premurosa che riservava solamente a me, arrivando in soggiorno e posandomi tra le mani una delle sue innumerevoli magliette nere che mi dava quando dormivo da lui.
"Come vuoi. In effetti, prendere un po' d'aria non sarebbe male" gli risposi io, infilandomi la sua maglia ed alzandomi dal divano per raggiungerlo sul terrazzo.

"Ma...quando l'hai messo un lettino da mare qui?" gli chiesi in tono stranito non appena questo successe, osservandolo, seduto a gambe aperte, su questo fantomatico lettino.
"Stamattina. Dai, vieni qui e non fare domande" mi rispose lui con leggerezza, dando dei leggeri colpetti sulla mano sulla zona dove, a quanto pare, avrei dovuto sedermi.

Io scossi la testa ridendo, andandomi, poi, ad "accomodare" sul lettino, ritrovandomi pochi secondi dopo disteso sul suo petto e circondato dalle sue braccia.

Fu in quel momento che mi chiesi una cosa: era normale che lì, nel bel mezzo del nulla ed in quella posizione, mi sentissi così...protetto?

"Ecco: non stai comodo?" mi chiese Jungkook in tono divertito dopo qualche istante, risvegliandomi dai miei pensieri.
"Sì, Kook" gli risposi solamente, accoccolandomi ancora di più sul suo petto.

Lui iniziò ad accarezzarmi svariate ciocche di capelli, facendomi rilassare praticamente all'istante.
Era tutto così perfetto quando stavo con lui...sempre.

"Chissà che fine ha fatto Minkun..." mormorò Jungkook dopo qualche minuto, facendomi sbarrare gli occhi.
"Perchè sei tu quello che ci sta pensando? E soprattutto adesso?" gli domandai quasi con urgenza, alzandomi dal suo petto e girando la testa per guardarlo.
"Non lo so. Forse è perchè vorrei dargli un pugno?".

Io risi all'istante dopo quella risposta, avvicinandomi per far unire le nostre labbra nell'ennesimo dei baci che ci stavamo dando in quei giorni.
Baci che causavano reazioni piuttosto...evidenti in entrambi, ma, a quanto sembrava, Jungkook voleva fare le cose con calma e per bene.

Probabilmente perchè, da tutti i racconti sul suo inesistente contatto di alcun genere con qualcuno, non faceva niente con nessuno da anni...
Ed effettivamente, dopo tutto quello che aveva passato per suo fratello, non lo biasimavo nemmeno.

Jungkook ricambiò subito il bacio, facendo intrecciare le nostre lingue e spostandomi, autonomamente, in modo che mi trovassi a cavalcioni su di lui.
Le sue mani finirono a stringere i miei glutei, facendomi mugolare dal piacere, ed io feci presto a dirgli di alzarsi per spostarci in camera.

Camminammo un po' alla cieca sempre continuando a baciarci, fino a quando, arrivati al suo letto, mi tolsi la maglietta, rimanendo solamente in boxer, e feci lo stesso con lui, lasciandolo, però, con i jeans.

Jungkook spostò le sue labbra sul mio collo, dove iniziò a lasciare una scia di baci ogni volta sempre più in basso, fermandosi al petto, dove morse alcuni punti lasciandone il segno.
Fu qualche istante dopo che portai automaticamente le mani alla patta dei suoi pantaloni, iniziando a slacciare bottone per bottone aspettando una sua reazione.

Ma, visto che non cercò di fermarmi in nessun modo, continuai e gli dissi di alzarsi per sfilarglieli, gettandoli, subito dopo, alla rinfusa sul pavimento.
Poi ripresi a baciarlo, facendo sfiorare le nostre erezioni piuttosto evidenti da sotto il tessuto dell'intimo.

"Dove hai i preservativi?" gli chiesi qualche secondo più tardi, convinto del fatto che, ormai, saremmo andati fino in fondo vista la situazione in cui ci trovavamo.
"C-che?" quasi urlò lui, girandosi all'improvviso e cadendo, irrimediabilmente, giù dal suo letto.

Io iniziai a ridere all'impazzata, pensando che una cosa del genere non mi fosse mai successa in più di vent'anni di vita.
Ma, tranquilli, lo intendevo in senso positivo...

SPAZIO AUTRICE:

Okay, i capitoli carini e divertenti sono ufficialmente iniziati😂👀.

Detto questo, dalla prossima settimana il lunedì ed il venerdì la pubblicazione rimarrà sempre alle 10.30, visto che ho lezione ad allenamento rispettivamente al pomeriggio e sera. Il mercoledì, invece, la pubblicazione sarà spostata alle 16.30.

Buona giornata a tutti✌🏻❤️.

•To feel alive {Jikook}•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora